La risorsa definitiva per un viaggio in Sri Lanka.
Messa in ombra dal vicino e ben più imponente subcontinente indiano, la “lacrima dell’India” è in realtà una destinazione che offre più di quel che si crede. Capace di condensare in un territorio contenuto una buona varietà di paesaggi, ricchi di natura e casa di alcuni dei più grandi mammiferi viventi.
Dalle spiagge tropicali lungo la costa alle colline e montagne dell’altopiano centrale, passando per foreste, siti archeologici e antiche rovine di indubbio valore per finire a zone ancora poco esplorate, lo Sri Lanka è un Paese che può accontentare un pò tutti.
Oltre ad essere facile da girare visto appunto le dimensioni ridotte, piuttosto economico e con un’atmosfera generale molto piacevole. Anche grazie ad uno dei popoli più accoglienti ed amichevoli che si possano trovare. Una meta quindi che si presta particolarmente bene anche per una prima esperienza di viaggio zaino in spalla.
Ho viaggiato il Paese per un mese e mezzo entrando dall’India. Pertanto in questa guida troverai un sacco di risorse e consigli utili per organizzare al meglio il tuo viaggio in Sri Lanka. Il tutto con un occhio di riguardo al budget. Ma sono certo che l’articolo ti tornerà sicuramente utile anche viaggiando con maggiori disponibiltà economiche.
Indice dei contenuti:
- Quando andare in Sri Lanka
- Documenti e vaccinazioni per lo Sri Lanka
- Moneta e telefonia in Sri Lanka
- Cosa vedere in Sri Lanka
- Itinerari consigliati in Sri Lanka
- Come muoversi in Sri Lanka
- Costi in Sri Lanka
- Sicurezza in Sri Lanka
Quando andare in Sri Lanka
Lo Sri Lanka presenta un clima tropicale, caldo ed umido tutto l’anno. Con due stagioni distinte: quella secca e quella delle piogge, le quali colpiscono il Paese in periodi differenti dell’anno in base alla specifica regione.
Per non ripetermi ogni volta, la stagione secca è ovviamente quella da preferire anche se, riguardo quella delle piogge, spesso parliamo di temporali di breve durata concentrati in genere in tarda mattinata/prime ore pomeridiane. Per cui non mi preoccuperei troppo in ogni caso. Con ottobre-dicembre come periodo più sfavorevole per tutte le regioni, in quanto piove molto su tutto il territorio:
- costa sud-ovest (da Negombo allo Yala National Park): stagione secca da gennaio a marzo, delle piogge da aprile a settembre;
- centro (hill country-triangolo culturale): stagione secca da gennaio a marzo, delle piogge da aprile a settembre. Anche nella stagione secca aspettati buone probabilità di trovare maltempo nella zona della “hill country”, in particolare ad Ella e Nuwara Eliya;
- costa est (da Arugam Bay a Trincomalee): stagione secca da fine febbraio/marzo a settembre, delle piogge da ottobre a gennaio;
- costa nord-ovest (Jaffna e Kalpitiya): idonea da gennaio a settembre.
In definitiva, il periodo migliore per un viaggio in Sri Lanka nella sua completezza và da febbraio a marzo, mentre quello da evitare coincide con ottobre-dicembre.
Personalmente sono stato in Sri Lanka da metà gennaio fino a fine febbraio, trovando in genere bel tempo, a parte qualche giorno di pioggia tra Unawatuna, Weligama ed Ella. Parlando di mare nello specifico devo dire che, in generale, ho trovato giornate più soleggiate lungo la costa est ed ovest rispetto a quella sud.
Documenti e vaccinazioni per lo Sri Lanka
Per entrare in Sri Lanka è sempre necessario un visto d’ingresso. I possessori di passaporto italiano con validità in corso superiore ai 6 mesi possono richiederlo online sul sito ufficiale, facendo la cosidetta “E-Visa”.
Ci sono due opzioni: 30 e 180 giorni. Per assurdo il prezzo è lo stesso, essendo per entrambi di 49 euro. Va da sè che, indipendentemente dalla durata del viaggio in Sri Lanka, conviene in ogni caso optare per la seconda soluzione.
L’intera procedura è piuttosto semplice e richiede pochi minuti. Una volta compilato ed inviato l’apposito modulo, si riceve la conferma entro poche ore. Quest’ultima và presentata all’ufficio immigrazione una volta giunti in aeroporto. Dopodichè verrà apposto il timbro d’ingresso sul passaporto, della durata scelta precedentemente.
Lo Sri Lanka non richiede alcuna vaccinazione obbligatoria. Epatite A e B sono comunque consigliate, specie se hai intenzione di visitare aree remote, giungla ecc.
Parti per lo Sri Lanka con la miglior assicurazione viaggio per rapporto qualità/prezzo presente sul mercato: Globelink.
Moneta e telefonia in Sri Lanka
La moneta ufficiale dello Sri Lanka è la rupia (LKR). Per il cambio attuale controlla qui.
Gli atm sono presenti un pò ovunque. Le banche locali applicano tutte una commissione sul prelievo, a parte People’s Bank . Per cui, se presente, utilizza questa banca ovviamente. A tal proposito ti suggerisco di leggere questo mio articolo, dove spiego in modo dettagliato come risparmiare sulle commissioni bancarie e con quali carte di pagamento viaggiare: come gestire i soldi in viaggio.
Come sempre ti suggerisco di farti una sim locale una volta giunto in loco. Le compagnie principali sono Dialog, Mobitel ed Airtel. Io ho usato quest’ultima e devo dire che in diversi casi ho avuto problemi di connessione. Addirittura a Nallathanniya (Adam’s Peak), la rete di questa compagnia non funzionava. Per cui credo che le prime due menzionate siano una soluzione migliore.
Cosa vedere in Sri Lanka
Come vedi dalla mappa, le principali destinazioni turistiche da visitare durante un viaggio in Sri Lanka si concentrano prevalentemente lungo la costa sud-ovest e al centro, che rientrano sostanzialmente in quello che può essere definito l’itinerario classico all’interno del Paese. Mentre nella costa est e nord-ovest troviamo alcune località fuori da questo circuito, decisamente meno battute.
Per una maggiore comprensione ho deciso quindi di dividere questa sezione dell’articolo proprio in base a queste regioni.
Sri Lanka costa sud-ovest
Questa regione, che indicativamente và da Negombo allo Yala National Park, è quella in assoluto più turistica e sviluppata del Paese. Con ogni genere di servizio. Anche se, cercando bene, si può trovare anche qui dell’autenticità.
Ovviamente parliamo di località prettamente balneari, dove vita da spiaggia e attività legate al mare sono il motivo dominante. Ne risulta che, alla lunga, tendono tutte un pò ad assomigliarsi, chi più chi meno. Anche per quel che riguarda le cose da fare.
Per questo motivo non necessariamente bisogna sostare in tutte, in particolare se non si ha molto tempo a disposizione. Anche perchè, essendo tutte vicine tra loro, in linea di massima si potrebbero visitarne alcune in giornata da dove ci si trova (alcuni esempi possono essere Hikkaduwa-Unawatuna, Weligama-Unawatuna o Dikwella-Tangalle e viceversa).
N.B: per non ripetermi ogni volta sappi che, a parte Colombo e Negombo, si trattano tutti di piccoli centri esplorabili per la maggiore anche a piedi.
Colombo – Negombo
La capitale o Negombo sono per chiunque l’inizio (e la fine) di un viaggio in Sri Lanka. Entrambe si trovano infatti a poca distanza dall’aeroporto internazionale, tanto da essere usate come tappe intermedie per raggiungere altre destinazioni all’interno del Paese.
Una volta atterrati, consiglio di preferire Negombo per il fatto di essere più accessibile (8 km dall’aeroporto contro i circa 30 di Colombo) e per essere decisamente più vivibile. Colombo infatti è la classica caotica città asiatica, tra l’altro davvero poco interessante.
Cosa vedere a Negombo
Molti si fermano soltanto una notte per poi lasciare la città. Tuttavia, avendo tempo, io consiglio di stare almeno un paio di giorni. Se non altro per incominciare a prendere confidenza con il Paese. Personalmente non mi è dispiaciuta affatto.
Si tratta sostanzialmente di un paese di pescatori con un centro animato e una parte costiera abbastanza turistica (Negombo Beach), dove tutti in pratica finiscono con l’alloggiare e spendere il proprio tempo. Spiagge e mare non sono di certo tra i migliori dello Sri Lanka (sebbene con tramonti incredibili!), ma ci sono almeno un paio di luoghi interessanti, autentici e dal fascino tipicamente locale che meritano di essere visti. Tra l’altro a breve distanza gli uni dagli altri.
Parlo del Negombo Fish Market, dove avere un contatto diretto con la comunità presente e tutta l’adiacente zona di Negombo Lagoon. Oltre alla Chiesa di Saint Sebastian. Per visitare queste attrazioni consiglio di noleggiare una bicicletta per 2-3 ore (1100 LKR trattando un pò) e appunto farsi un giro incominciando dalla laguna.
Come arrivare a Negombo
Uscendo dall’aeroporto basta dirigersi verso la strada principale e prendere un tuk tuk per il centro di Negombo (1000 LKR, non di più, 15 minuti circa). In alternativa, per risparmiare, cammina per 1,5 km (o fatti portare da un tuk tuk) verso l’Awariwatta clock tower dove, sul versante opposto, passano i bus diretti a Negombo centro.
Una volta qui, se hai intenzione di raggiungere la zona costiera, prendi un bus al terminal degli autobus per Negombo Beach (50 LKR).
Dove dormire a Negombo
Sea Sand Beach Hostel. Ottimo ostello direttamente sulla spiaggia, economico e piacevole.
Hikkaduwa
Per chi arriva da Negombo, Hikkaduwa sarà con ogni probabilità la prima destinazione di mare dirigendosi verso la costa sud dello Sri Lanka.
Una delle località balneari più popolari del Paese, frequentata sia da viaggiatori internazionali che locali. Un buon “mix” che rende il contesto generale tutto sommato gradevole, nonostante l’impronta per lo più a vocazione vacanziera. Con una buona vita notturna.
Cosa vedere e fare a Hikkaduwa
Il centro è in sostanza una via più o meno lunga dove trovare tutto quello di cui si necessita, affiancata dalla spiaggia.
Le attività che vanno per la maggiore sono snorkeling/diving e, in minor misura, surfing. Detto questo rimane comunque una località piacevole dove trascorrere qualche giorno anche se non si ha intenzione di cimentarsi nei suddetti sport acquatici.
Hikkaduwa Beach
La spiaggia principale. Oltre a rilassarsi ed ammirare meravigliosi tramonti, ci sono diversi centri/scuole che offrono tutto il necessario per cimentarsi nelle attività sopracitate (lezioni, uscite in barca, attrezzatura ecc.). Riguardo lo snorkeling un ottimo punto per farlo sembrerebbe essere Hikkaduwa Coral Reef. Nella parte più meridionale della spiaggia, chiamata Turtle Beach, come facile intuire si possono avvistare ed incontrare enormi esemplari di tartarughe marine.
Hikkaduwa Lake
Raggiungibile dal centro anche a piedi volendo o più comodamente in tuk tuk, è un lago davvero carino avvolto dalla giungla, in un contesto molto più locale fatto di piccoli villaggi. Addentrandoti all’interno, con ogni probabilità troverai qualche pescatore disposto a farti fare un giro in barca sul lago (ovviamente tratta il prezzo), attraccando di tanto per salire in qualche punto panoramico da cui si hanno magnifiche viste sul lago stesso. E magari invitandoti a casa sua a giro concluso per mangiare pesce fresco come è successo a me!
Per finire, se sei in vena di fare un pò di serata, Vibration Music Bar e Funky De Bar sono i punti di riferimento in centro.
Come arrivare a Hikkaduwa
Da Negombo prendi un bus per Colombo (200 LKR, 1 ora circa), dove ci sono sia treni che bus diretti a Hikkaduwa.
Ci sono collegamenti frequenti in bus con Unawatuna via Galle (200 LKR, 1 ora scarsa).
Dove dormire a Hikkaduwa
Kind & Love Guesthouse and Hostel. Posto tranquillo a conduzione famigliare. Buone stanze, piccola cucina in comune e ottimo cibo. La struttura è in una via interna alla principale, quindi non sulla spiaggia. Comunque raggiungibile a piedi in pochi minuti.
Unawatuna
Con ogni probabilità la località più turistica lungo la costa sud dello Sri Lanka. Ma non per questo da scartare a priori. Se non altro per essere la miglior base da cui raggiungere Galle Fort, data l’estrema vicinanza con quest ultimo.
Cosa vedere a Unawatuna
La piccola città può essere divisa in tre zone: Unawatuna Beach e, appena più a sud, Dalawella Beach e il retrostante quartiere che si sviluppa lungo Thalpe Road.
Unawatuna Beach
Quello che può essere considerato il centro vero e proprio, nonchè la parte più turistica, è in sostanza un’unica via commerciale affiancata dalla spiaggia, ampia e molto adatta alla balneazione.
Da qui puoi raggiungere con una breve camminata di 20 minuti la Japanese Peace Pagoda, costruita dai monaci buddisti in cima ad una collina che domina la baia.
Proprio sotto la pagoda, si trova invece Jungle Beach, una piccola spiaggia nascosta nella giungla (ottima per lo snorkeling), comunque facile da trovare visto che il sentiero per arrivarci è segnalato. Frequentata dai locali specialmente nel week-end.
P.S.: volendo, potresti abbinare queste due attrazioni alla visita di Galle Fort nell’arco della stessa giornata noleggiando uno scooter. Specie se alloggi a Dalawella/Thalpe.
Dalawella Beach
Una spiaggia leggermente meno sviluppata rispetto ad Unawatuna Beach, anche se nemmeno qui mancano strutture più o meno lussuose al limitare, famosa per le instagrammabili “rope swing”. Da Unawatuna Beach (e viceversa) sono quasi 40 minuti a piedi, 7 circa in scooter/tuk tuk. Qui la posizione.
La spiaggia in sè non è affatto male, con alte palme, sabbia dorata e mare cristallino. A Turtle Beach, una piccola porzione di Dalawella Beach, puoi nuotare con le tartarughe. Quest ultimo tratto di spiaggia l’ho trovato però un pò troppo affollato.
Se cerchi una spiaggia più appartata e tranquilla, Mihiripenna Beach poco più a sud di Dalawella (10 minuti a piedi), è un buon posto per rilassarsi.
Thalpe Road
Questa è l’area in assoluto più autentica e tranquilla di Unawatuna, dove entrare maggiormente a contatto con la realtà locale. Si sviluppa dietro Dalawella Beach, nell’entroterra, immersa nella giungla e tra le risaie (posizione). Fatti un giro, esplorandola in scooter o bicicletta se ti trovi a Unawatuna Beach, o anche a piedi alloggiando da queste parti, cosa che consiglio vista la piacevolezza del posto.
Galle Fort
Uno dei principali siti storici del Paese. Si tratta di un grande complesso fortificato costruito dai portoghesi nel 1588 e ampliato in seguito dagli olandesi. Dichiarato Patrimonio Unesco.
Cammina lungo tutta la cinta muraria, dal faro (Galle Lighthouse) all’estremità opposta, con alcuni bellissimi punti panoramici sull’Oceano.
Finita la visita, consiglio di fare un giro per le vie dell’adiacente centro storico, in stile coloniale. Carino, nonostante anche qui il tutto è piuttosto commerciale.
Galle Fort si trova a 15 minuti da Unawatuna. Puoi arrivarci facilmente con uno dei frequenti bus oppure in scooter.
Come arrivare ad Unawatuna
Ci sono collegamenti diretti in bus da Hikkaduwa via Galle (200 LKR, 1 ora scarsa). Così come da Midigama/Mirissa/Weligama (120 LKR, 30 minuti).
Trovandoti invece a Dikwella o Tangalle, prendi un bus per Matara (130 LKR, 30 minuti) e da qui cambia per Unawatuna.
Dove dormire ad Unawatuna
Hostel Singha Lounge, a Thalpe. 20 minuti a piedi da Dalawella Beach. L’ostello è nuovo, spazioso e confortevole, immerso nella tranquillità della natura. Famiglia davvero simpatica (lei è ungherese) e gentile, con due bellissimi bambini. Cibo tipico davvero buono e super economico.
Midigama -Weligama – Mirissa
Le cito tutte e tre assieme in quanto davvero vicine tra loro. Parliamo di 10 minuti o anche meno. Tra l’altro molto simili, pur se con qualche lieve differenza. Per cui non ci sbatterei più di tanto la testa sulla scelta di una o l’altra. Anche perchè, data appunto la vicinanza, puoi fare base in una e visitare le escluse in giornata (cosa che consiglio) affittando magari uno scooter o più economicamente in bus.
In ogni caso qui sotto trovi tutte le informazioni necessarie per orientarti nella scelta.
Cosa vedere e fare a Midigama
Midigama (con l’adiacente Ahangama) è la prima località delle tre che si incontra arrivando da Unawatuna.
È quella meno battuta, scelta da chi cerca qualcosa di più appartato e rilassato rispetto alla comunità di backpackers di Weligama o dai bar di Mirissa. Frequentata in prevalenza da surfisti in cerca di onde che richiedono una certa esperienza in merito. Tra i principali “surf spot” in Midigama troviamo Coconuts, Plantation Point, Rams, Lazy Left e Lazy Right, tutti a breve distanza gli uni dagli altri.
Se vuoi invece semplicemente rilassarti in spiaggia, Midigama Beach è la soluzione ideale. Rispetto alle sue “concorrenti” è nettamente più piccola, per questo con un’atmosfera più intima.
Oltre a surfare/rilassarsi in realtà non c’è molto altro da fare, se non spendere qualche serata/nottata al Cheeky Monkey e al Lamana ahangama (quest ultimo con una pista da skate all’interno del locale, figo!), dove spesso organizzano eventi.
Cosa vedere e fare a Weligama
Weligama è un centro meno sviluppato rispetto a diverse delle maggiori località della medesima regione. Diciamo che è una destinazione più da viaggiatori zaino in spalla, dall’atmosfera un pò hipster.
È conosciuta per essere una delle mecche del surf in Sri Lanka, soprattutto per principianti, grazie al mare poco mosso e alle conseguenti onde poco impegnative. Lungo la spiaggia urbana di Weligama Beach difatti ci sono diverse scuole che mettono a disposizione attrezzatura ed istruttori. La spiaggia in sè non è davvero niente di che, anzi. Ma almeno non ci sono hotel e altre strutture al limitare, visto che si trovano al di là della strada che la fiancheggia.
Oltre al surf, “fare festa” è la parola d’ordine qui. In pratica quasi ogni sera c’è qualche evento a cui partecipare, in particolare al Doctor’s House nella vicina Madiha Beach (20 minuti d’autobus) e ai già citati Cheeky Monkey – Lamana ahangama nell’ancora più vicina Midigama/Ahangama (10 minuti in bus). Ogni ostello in città organizza le serate verso questi locali con gli ospiti presenti nelle rispettive strutture.
Cosa vedere e fare a Mirissa
Delle tre Mirissa è quella più “alla moda”. Con spiagge migliori rispetto a Weligama. È nota per essere una delle località dello Sri Lanka con la miglior vita marina, famosa in particolare per il “whale watching”. Con un pò di fortuna potresti persino avvistare una balenottera azzurra, l’animale più grande del Pianeta!
Mirissa Beach, la spiaggia principale, è ampia e con un bel mare. Oltre a rilassarsi, anche qui si può fare surf, nuotare con le tartarughe ecc. Camminando lungo la spiaggia si incontrano due punti iconici: Parrot Rock e, soprattutto, Coconut Tree Hill, uno degli spot più instagrammati dello Sri Lanka (con tutto quello che ne consegue, anche se la vista dall’alto sulla baia non è per niente male).
Secret Beach, come intuibile, è invece una spiaggia nascosta in mezzo alla giungla, anche se non propriamente “segreta”. Comunque decisamente meno frequentata rispetto a Mirissa Beach, essendo appunto più appartata. È davvero carina e con mare cristallino, oltre che un ottimo punto dove fare snorkeling. Accessibile dal centro con un piacevolissimo percorso a piedi di 30 minuti oppure più velocemente in tuk tuk.
Se ti interessa vedere le balene a Mirissa, sappi che il periodo per farlo và da novembre ad aprile. Le percentuali di avvistamento sono abbastanza elevate, seppur la cosa non sia scontata. Ci sono diverse compagnie che organizzano tour per l’osservazione di questi cetacei, molte delle quali offrono il tour gratuito il giorno seguente nel caso in cui in quello precedente le cose non fossero andate a buon fine ( a condizione che paghi la tassa governativa di 3000 e rotte rupie). Ovviamente scegline una eticamente corretta. In questo senso le migliori sembrerebbero essere Whale Watching Club e Raja & The Whales.
Come arrivare a Midigama, Weligama e Mirissa
Ci sono frequenti collegamenti in bus sia da Hikkaduwa (1 ora circa), che da Unawatuna (30 minuti). Arrivando da Dikwella o Tangalle prendi un bus per Matara e da qui cambia per una delle tre località. Stesso discorso arrivando da Ella.
Dove dormire a Midigama, Weligama e Mirissa
Personalmente ho scelto come base Weligama, dormendo al Wake Up Weligama. Ostello amichevole dove incontrare altri viaggiatori. Bell’atmosfera. A 300 metri dalla spiaggia.
Per ostelli a Mirissa controlla qui. Mentre per Midigama qui.
Dikwella
In assoluto la mia località preferita lunga la costa sud, tanto da essermi fermato più del previsto. Poco sviluppata e in generale più autentica della maggior parte delle altre destinazioni di questa parte del Paese. “Hotspot” per surfisti e nomadi digitali (in tal senso cerca il Verse Collective, primo spazio di co-working in Sri lanka).
Oltre ad essere la miglior base per un safari al Udawalawe National Park.
N.B.: quando parlo di Dikwella, mi riferisco in particolare a Hiriketiya Beach e all’adiacente area di Nilwella. Sostanzialmente dei prolungamenti di Dikwella, dove ti consiglio di spendere il tuo tempo.
Cosa vedere e fare a Dikwella
Hiriketiya Beach e Nilwella, come detto, sono due zone complementari. Per cui è facile spostarsi da una parte all’altra semplicemente a piedi (15-20 minuti).
Entrambe – Nilwella in particolare – hanno un aspetto più “da villaggio” rispetto gli altri centri costieri del sud. Molto tranquille ed intime. Oltre a fare vita da spiaggia e l’immancabile surf, ti consiglio semplicemente di goderti l’atmosfera rilassata e la semplicità del luogo. Oltre ad andare in esplorazione dei dintorni.
Hiriketiya Beach
Si tratta della parte un pò più turistica. Ma un “turistico” non eccessivo, anzi. Il tutto è ben amalgamato con la sobrietà del contesto generale.
La spiaggia è davvero carina, a forma di mezzaluna delimitata dalla giungla, quasi a formare una sorta di baia appartata. Con qualche semplice chioschetto e punti dove noleggiare la tavola da surf, visto che è una spiaggia diventata popolare negli ultimi anni tra surfisti. Anche se comunque adatta alla balneazione.
Per un pò di festa alla sera “Dots Bay House” è un pò il punto di ritrovo. O semplicemente beviti una birra fresca in uno dei chioschetti sulla spiaggia godendoti magari un bel tramonto.
Nilwella
Questa è la zona dove ho speso la maggior parte del mio tempo a Dikwella. Si trova sul versante opposto rispetto ad Hiriketiya Beach, raggiungibile in pochi minuti a piedi (posizione).
Qui tutto è davvero molto autentico e “local”, in un contesto tipicamente da villaggio di pescatori. Molto pacifico ed immerso in una natura selvaggia. Le strutture si contano davvero sulle dita di una mano, il resto è composto solamente da casette degli abitanti e da qualche spartana attività locale.
Blue Beach Island è una piccola spiaggia con un bel mare dalle diverse sfumature su fondo roccioso. Una sottile lingua di sabbia conduce ad un isolotto che vale la pena essere esplorato per scoprire deliziosi angoli nascosti, con delle stupende viste dall’alto sul paesaggio circostante.
A breve distanza si trova il modesto porto. Da qui ti consiglio di proseguire addentrandoti all’interno del villaggio in mezzo alla giungla, perdendoti tra le stradine strerrate, dove si trovano altre callette nascoste e avere un contatto diretto con la comunità locale.
Dondra, Talalla Beach, Wewurukannala Buduraja Maha Viharaja, Hummanaya Blow Hole
Nei dintorni di Dikwella ci sono diverse attrazioni da visitare. Tra l’altro con splendidi paesaggi lungo la strada fatti di piccoli villaggi, templi, palme e risaie.
Per cui ti consiglio di noleggiare uno scooter per l’intera giornata e fare quanto segue.
Guida fino a Dondra (25 minuti), il punto più meridionale dello Sri Lanka. Una volta qui visita il Uthpalawanna Sri Vishnu Maha Dewalaya, luogo di culto con un enorme statua del Buddha in piedi e poi l’iconico Dondra Lighthouse.
Torna quindi indietro direzione Dikwella e fermati a Talalla Beach (10 minuti), una bella spiaggia molto tranquilla.
Raggiungi quindi Dikwella (15 minuti) dove, poco fuori dal centro, si trova uno straordinario tempio che merita davvero, il Wewurukannala Buduraja Maha Viharaja. Oltre ad un impressionante statua del Buddha all’esterno, è presente un piccolo tempietto con all’interno un Buddha sdraiato e alcune divinità indù.
Infine dal tempio pui guidare fino al piacevole villaggio di Kudawella (15 minuti), dove si trova l’Hummanaya Blow Hole, il secondo sfiatatoio più grande del mondo, con spruzzi che possono raggiungere i 36 metri d’altezza quando l’acqua del mare s’ infrange sulle rocce. Sinceramente niente di che, tra l’altro a pagamento (250 LKR). Per cui valuta tu se vale la pena.
Udawalawe National Park
Il “vicino” meno famoso del Yala National Park, ad un’ora e mezza di strada da Dikwella. Per un incontro personale con gli elefanti, con ogni probabilità il miglior Parco in assoluto dello Sri Lanka. All’interno sono presenti infatti circa 500 esemplari, un numero davvero elevato soprattutto se relazionato alle modeste dimensioni di quest’area protetta. Con l’ulteriore vantaggio che l’intero territorio è in pratica una prateria aperta, quindi sgombra da alberi/cespugli. Di contro, oltre agli elefanti non si vedono molti altri animali, a parte varie specie di uccelli.
Il costo di un tour da Dikwella si aggira sui 35$ con jeep condivisa. Mentre per una privata aspettati di pagare sui 75$.
Come arrivare a Dikwella
Da Midigama/Weligama/Mirissa ci sono collegamenti in bus via Matara (1 ora circa).
Ci sono collegamenti in bus anche con Tissamaharama più a est e la vicina Tangalle.
Arrivando da Ella prendi un bus per Wellawaya (1 ora, 170 LKR), da qui cambia per Dikwella (3 ore, 600 LKR).
N.B.: una volta al terminal di Dikwella prendi un tuk-tuk per Hiriketiya Beach/Nilwella.
Dove dormire a Dikwella
Muru’s Place. Guesthouse a conduzione famigliare davvero ottima. Persone squisite. Così come il cibo. In posizione strategica tra Hiriketiya Beach e Nilwella.
Tangalle
Non ci sono stato personalmente (solo passato in bus) in quanto di località di mare sulla costa sud ne avevo già visitate a sufficienza.
Detto ciò, mi è stata descritta come una “beach resort” molto tranquilla dove fare vita da spiaggia nel senso più stretto del termine. La spiaggia principale, Tangalle Beach, è considerata tra l’altro una delle più belle della regione. Ottima anche per lo snorkeling e scuba diving.
Altre spiagge carine raggiungibili nei dintorni sono Goyambokka Beach e Rekawa Beach, dove puoi avvistare diverse specie di tartarughe.
Come arrivare a Tangalle
Da Dikwella sono 20 minuti di bus, da Ella prendi un bus per Wellawaya e da qui cambia per Tangalle. Ci sono collegamenti in bus anche con Tissamaharama più a est.
Tissamaharama (Yala National Park)
Tissamaharama non è nient altro che la porta d’accesso allo Yala National Park, il parco naturale più famoso dello Sri Lanka. La città infatti si trova nelle immediate vicinanze di quest ultimo.
Sebbene il Parco possa essere visitato anche in giornata partendo dalla maggior parte delle località del sud così come da Ella a nord tramite tour guidati, Tissamaharama, grazie alla sua posizione, è senza dubbio la soluzione migliore per vivere questa esperienza, soprattutto se hai intenzione di farlo in maniera autonoma, come spiegato in seguito.
Yala National Park
Con un estensione di ben 980 km quadrati, si tratta della riserva naturale più popolare e “trafficata” – oltre che costosa – tra le tante presenti nello Sri Lanka.
L’unicità di questo parco è data dal fatto che, oltre ad animali come elefanti asiatici, cervi maculati, coccodrilli, bufali e varie specie di uccelli, ospita la più numerosa comunità di leopardi al mondo. Quindi uno dei migliori “spot” per vedere da vicino queste splendide creature. Anche se, trattandosi di animali molto schivi, la certezza di avvistarli non è garantita.
In città molte strutture d’alloggio ed agenzie offrono tour guidati all’interno del Parco. Oppure puoi prenotarlo attraverso il sito ufficile. Purtroppo il tutto non è affatto economico. I costi dei tour – due al giorno, il primo alle 6 e il secondo alle 14 – oscillano dai 45$ ai 100$, in base a diversi fattori come durata, settore del Parco, jeep condivisa o privata. Non sempre con biglietto d’ingresso incluso nel prezzo che, nel caso, si deve pagare a parte.
Yala National Park fai da tè
Come anticipato esiste la possibilità di visitare una porzione del Yala National Park in maniera indipendente e gratuita. Vedendo in sostanza gli stessi animali che si incontrerebbero prendendo parte ad un tour guidato, escluso i leopardi (che comunque nemmeno un tour può assicurarti).
Basta affittare uno scooter in centro o pagare un tuk tuk (soluzione più cara ma in ogni caso nettamente più economica di un tour privato) e guidare per circa 1 ora fino a Situlpawwa (vedi percorso su googlemaps). Lungo il tragitto è facile avvistare numerosi animali, elefanti compresi. Alla fine della strada troverai anche un monastero buddista in cima ad una roccia, da cui si hanno ottime viste sulla riserva dall’alto. In alternativa mi era stato consigliato il Lunugamwehera Elephant view Point (30 minuti di guida), in cui vive una famiglia di elefanti.
Consiglio lo svolgimento verso l’alba o il tramonto, quando gli animali sono più attivi. Di giorno si vede poco o niente. Considera inoltre che per arrivare al monastero bisogna passare una specie di posto di blocco aperto dalle 6 alle 18. Per cui agisci di conseguenza.
Come arrivare a Tissamaharama
Da Midigama/Weligama/Mirissa prendi un bus per Matara, da cui ci sono collegamenti con Tissamaharama (3-5 ore).
Ci sono collegamenti in bus anche con Dikwella e Tangalle (2 ore circa).
Arrivando da Ella prendi un bus per Wellawaya e da qui cambia per Tissamaharama (4 ore).
Da Arugam Bay bus per Buttala, da Buttala altro bus per Kataragama e da qui cambia per Tissamaharama.
Sri Lanka centro
Quello che è il centro-nord del Paese, ma che per praticità chiamerò solamente centro, incorpora la zona degli altipiani/“hill country” (diciamo da Ella fino a Kandy), per ovvi motivi una regione prevalentemente collinare/montuosa e il cosidetto “triangolo culturale” (Sigiriya, Anuradhapura, Polonnaruwa), dove sono presenti i siti storici più imponenti ed importanti del Paese.
N.B.: per quanto riguarda Anuradhapura e Polonnaruwa non necessariamente vanno viste entrambe. L’esperienza infatti è del tutto simile. Per cui potresti vederne solo una a discapito dell’altra. Specie se hai poco tempo o un budget limitato, visto il costo non propriamente economico.
Ella
La località per eccellenza all’interno della “hill country”, è una delle tappe più popolari di un viaggio in Sri Lanka, incastonata tra splendidi paesaggi ricchi di verde. Nonostante la sua vocazione fin troppa improntata al turismo possa lasciare un pò perplessi.
N.B: se cerchi un’alternativa meno battuta rispetto ad Ella con paesaggi del tutto simili, potresti valutare la vicina Haputale.
Cosa vedere ad Ella
Il piccolo centro è davvero compatto. Girabile in pochi minuti a piedi. Quanto di più turistico ci si possa immaginare.
Nelle immediate vicinanze si possono svolgere varie attività legate alla natura: visita delle “tea plantations”, cascate, brevi passeggiate, trekking o semplicemente rilassarsi.
Per maggior autenticità consiglio vivamente di allontanarsi da qui, andando in esplorazione dei dintorni di Ella, dove il contesto è nettamente più locale e dove i paesaggi si sprecano.
Little Adam’s Peak e Nine Arch Bridge
Queste due attrazioni si possono visitare facilmente nell’arco della stessa giornata, essendo vicine tra loro.
La salita in cima al Little Adam’s Peak è davvero semplice. Sono circa 15-20 minuti, in aggiunta ai 30 minuti per raggiungere l’inizio del sentiero dal centro. Una volta in alto si hanno splendide viste sulla vallata sottostante e gli altri picchi di fronte.
Una volta sceso cammina quindi verso il Nine Arch Bridge (20 minuti), con ogni probabilità lo “spot” più instagrammato dello Sri Lanka. Un lungo ponte ferroviario alto ben 25 metri decisamente scenografico immerso nella giungla. In alcune ore del giorno potrai vedere anche il treno passare.
Ella Rock
Questo è un altro dei trekking più popolari di Ella. Anche in questo caso abbastanza semplice e alla portata di tutti. Raggiungere la cima partendo dal centro impiega 1 ora e mezza /2 in base al passo. Con la prima parte del trail che si svolge lungo le rotaie del treno, in uno scenario decisamente scenografico!
L’inizio del trekking parte esattamente dalla stazione dei treni. Il percorso è segnato su maps.me (che consiglio di scaricare), per cui non dovresti aver nessun tipo di problema a seguirlo. In ogni caso lungo il tragitto trovi i locali che possono aiutarti. Qui invece trovi un articolo dettagliato su come procedere.
Consiglio di partire la mattina presto in modo da essere in alto per le 9/10, al fine di aver maggiori possibilità di trovare cielo sereno.
Ravana Falls
Delle cascate su tre livelli facilmente accessibili da Ella, trovandosi a soli 6 km dal centro. Si possono vedere direttamente dalla strada, con la possibilità anche di salire sino al primo livello (l’unico consentito) dove si può fare il bagno.
Per arrivare prendi un tuk tuk oppure un qualsiasi bus diretto a sud, scendendo appunto alle cascate.
Diyaluma Falls
Questa è un’altra cascata visitabile ad Ella, ma ad un’ora di distanza dal centro. Un buon modo per scoprire i meravigliosi dintorni della città di cui parlavo nell’introduzione.
È formata da vari salti/livelli di cui l’ultimo, con i suoi 220 metri, è il secondo per altezza dell’intero Paese.
Il sito merita non tanto per le cascate in sè, piuttosto per i bellissimi paesaggi che si incontrano lungo la strada per arrivarci, fatti di distese di piantagioni di tè, villaggi spersi tra le montagne e incredibili viste panoramiche.
Per arrivarci affitta uno scooter e guida in direzione del villaggio di Poonagala, seguendo esattamente le indicazioni per questo punto, nient altro che l’inizio del sentiero che in circa 15-20 minuti di camminata conduce alla sommità delle cascate. Da cui poi ridiscenderle per trovarsi di fronte al salto finale.
P.S.: il percorso a piedi verso le cascate può essere fatto benissimo in autonomia e in tutta sicurezza, sebbene nel piccolo parcheggio poco prima dell’inizio del sentiero qualche locale ti sconsiglierà di avventurarti da solo per la presenza, a detta loro, di elefanti selvatici. Proponendosi di fatto come guida (a pagamento). Non dargli retta e vai tranquillo, in quanto è un’informazione del tutto infondata e non veritiera.
Come arrivare ad Ella
Da Dikwella ci sono collegamenti in bus via Wellawaya (4 ore), stesso discorso arrivando da Tissamaharama.
Da Midigama/Weligama/Mirissa bus per Matara e da qui cambia per Ella.
Da Kandy ci sono collegamenti diretti tramite il famoso treno panoramico (ne parlo nel dettaglio appena qui sotto). In alternativa prendi un bus per Hatton, da qui un altro per Nuwara Eliya, da cui partono i bus per Welimada. Da Welimada cambia per Bandarawela e da qui bus per Ella. Da Kandy dovrebbero esserci anche bus diretti a Badulla, in cui poi cambiare per Ella.
Dove dormire ad Ella
Rock View Hostel, buon ostello economico a due passi dal centro.
Treno panoramico Ella – Kandy
Quello che viene considerato uno dei tragitti su rotaia più spettacolari al mondo è un “must” da vivere in Sri Lanka (anche se personalmente non l’ho trovato proprio così imperdibile). Senza i dovuti accorgimenti, però, potrebbe rivelarsi tutt altro che piacevole, visto che il treno in questione risulta spesso e volentieri sovrafollato di gente, essendo la tratta una delle più turistiche dell’intero Paese.
Il viaggio in treno Ella – Kandy (o viceversa), impiega circa 7/8 ore. Con due tappe intermedie: Nuwara Eliya (Nanu Oya per la precisione, circa 3 ore) e Hatton (in cui dovrai scendere se intendi raggiungere Nallathanniya, ossia l’Adam’s Peak, circa 5 ore). Con la tratta Ella – Nuwara Eliya considerata la più scenografica in assoluto. Oltre che quella in linea di massima “più vivibile”.
Come percorrere in treno la tratta Ella – Kandy
Il biglietto del treno può essere acquistato su siti come 12GoAsia oppure direttamente in stazione. Diviso per classi, dalla più costosa alla meno cara (con prezzi più che abbordabili per la prima ed irrisori per le altre due):
- prima classe: solo posti numerati e aria condizionata. Il contro è che i finestrini non sono apribili;
- seconda classe: in sostanza una prima classe senza A/C, ma con finestrini apribili. Dispone di due soluzioni, ovvero posti assegnati o posti liberi; scegli la prima (leggermente più costosa) se vuoi essere sicuro di non dovertela fare in piedi;
- terza classe: generalmente quella scelta dai locali, per questo sempre molto affollata. Le probabilità di farsela in piedi in spazi molto ridotti sono alquanto elevate. E, a quel punto, vedere il paesaggio sarà l’ultimo dei tuoi pensieri. Per questo vale lo stesso discorso fatto per la seconda classe, ossia prenotare un posto assegnato.
In conclusione:
La soluzione migliore per il treno Ella – Kandy è quella di viaggiare in seconda classe (in particolare) o terza prenotando il posto a sedere con un pò di anticipo, preferibilmente lato finestrino, in modo da goderti il paesaggio scorrere davanti. In ogni caso potrai comunque alzarti e ammirarlo dalle porte presenti nei vagoni, sempre che il treno non sia intasato di gente.
Potresti considerare l’idea di fartela in piedi solo per le tratte brevi Ella – Nuwara Eliya, Nuwara Eliya – Hatton o Hatton – Kandy. Sempre e comunque se si è fortunati di non trovare il treno sovrafollato. In caso contrario, quella che poteva essere una bella esperienza può trasformarsi in un’agonia.
Alla luce di quanto detto, qualora non si riuscisse a prenotare in anticipo, il mio consiglio è quello di farsi la sola tratta Ella – Nuwara Eliya in treno e da qui continuare per Kandy o Nallathanniya in autobus.
Nuwara Eliya
Chiamata “Little England” per via dei numerosi edifici in stile coloniale presenti, Nuwara Eliya è un’altra classica “hill station” del Paese, usata in passato dagli inglesi come località vacanziera.
È posta a 1889 metri sul livello del mare, lungo la strada che collega Ella a Kandy. Per questo usata spesso come tappa intermedia per spezzare il viaggio tra queste due località. Oltre ad essere la base ideale per esplorare il vicino Horton Plains National Park.
N.B: il tempo qui è costantemente freddo e piovoso, anche nei mesi di febbraio e marzo, considerati in teoria i migliori. Per cui valuta se conviene andarci monitorando il meteo. Ho conosciuto più di qualcuno durante il mio viaggio in Sri Lanka che se ne è dovuto andare da Nuwara Eliya proprio per il maltempo.
Cosa vedere a Nuwara Eliya
Come detto, ci sono un sacco di edifici coloniali visitabili girando semplicemene a piedi.
Altra attività popolare è la visita a qualche “tea plantations”, dove in genere vengono offerti tour gratuiti al loro interno, con spiegato il processo di lavorazione e degustazione finale. Le più note sono Pedro Tea Factory, Damro Labookellie Tea Centre e Bluefield Tea Factory. Oltre ad alcune fattorie di fragole come Ramya.
Gregory Lake è invece un grande lago con prati ben curati nel cuore della città, anche se non parrebbe essere niente di speciale. 200 LKR per entrare.
Mentre Victoria Park è il parco cittadino. 30 minuti scarsi a piedi dal lago. Anche questo a pagamento (300 LKR).
Infine, tra le varie cascate, Ramboda Falls è quella più impressionante. Trovandosi ad 1 ora di strada dal centro conviene noleggiare uno scooter.
Horton Plains National Park
Dichiarato Patrimonio Unesco, questo Parco Nazionale è per molti il reale motivo di una sosta a Nuwara Eliya. Un’area naturale ricca di biodiversità, con scenari che spaziano da umide steppe a foreste tropicali. Le quali ospitano 750 specie di piante, 24 di mammiferi, più altre di rettili ed anfibi.
All’interno è possibile svolgere un semplice trekking a “loop” di 9 km totali della durata di 3 ore che porta in cima al “World’s End”, un punto panoramico con splendide viste dall’alto sul territorio circostante (in una giornata limpida si può vedere addirittura l’Oceano in lontananza). Oltre alle Baker Falls lungo il percorso.
Purtroppo il tutto non è per niente economico. Il Parco si trova infatti a 30 km dalla città e, visto che non ci sono bus che lo raggiungono, bisogna arrangiarsi pagando un tuk tuk o un taxi condiviso (aspettati di pagare sui 5000 LKR, compreso il ritorno). In aggiunta alla quota di ammissione per l’ingresso, che dovrebbe aggirarsi oltre le 3000 rupie.
È altamente consigliato arrivare alla sommità del punto finale entro le 9/10 della mattina, quando ci sono maggiori possibilità di trovare cielo sereno. Dopo tende ad annuvolarsi tutto. Per cui, visto che da Nuwara Eliya ci si impiega circa 1 ora e mezza a raggiungere il Parco, bisogna inevitabilmente partire verso l’alba.
Ora. Sicuramente si tratta di una bella esperienza con paesaggi degni di nota ma, considerando la breve durata del trekking e il fatto che in tutto lo Sri Lanka si possono fare escursioni altrettanto valide in modo totalmente gratuito, visto il costo non so quanto ne valga la pena. Soprattutto viaggiando con un budget limitato.
Come arrivare a Nuwara Eliya
Come detto, Nuwara Eliya si trova lungo il rinomato tratto ferroviario Ella – Kandy, che comprende anche la località di Hatton. Da quest’ultima in treno sono circa 2 ore, mentre da Ella circa 3. Da Kandy invece metti in conto 4 ore.
Ci sono anche autobus che collegano tra loro queste località, leggermente più rapidi dei treni. Anche se dovrai fare qualche cambio. Da Kandy il cambio bisogna farlo ad Hatton, dove ci sono collegamenti diretti con Nuwara Eliya. Mentre da Ella prendi un bus per Bandarawela (30 minuti, 100 LKR), da qui cambia per Welimada (1 ora, 160 LKR). Da Welimada altro bus per Nuwara Eliya (1 ora, 180 LKR).
Nallathanniya (Adam’s Peak)
Nallathanniya è una meta obbligata durante un viaggio in Sri Lanka per chiunque voglia scalare l’Adam’s Peak. La cittadina si trova infatti ai piedi del monte sacro.
Essendo meta di pellegrinaggio, il turismo presente è in prevalenza locale.
Cosa vedere a Nallathanniya
Ovviamente l’Adam’s Peak è l’attrazione numero uno. Molti salgono al monte e, una volta ridiscesi, prendono il primo bus diretto verso la prossima destinazione. Esiste però un altro luogo di assoluta bellezza per cui vale la pena sostare a Nallathanniya almeno un giorno in più.
Adam’s Peak
Chiamato anche Sri Pada, questa montagna alta 2243 metri è meta di pellegrinaggio per buddisti, induisti, musulmani e cristiani. Sulla cima si trova infatti un monastero in cui è presente un’ impronta di piede, associata a diverse figure religiose in base al credo di appartenenza.
L’inizio del sentiero è facilmente raggiungibile a piedi dal centro. La scalata alla sommità del monte non è di certo una passeggiata dato che bisogna salire oltre 5000 gradini. Ma fattibile per chiunque in discreta forma. La durata stimata è di 3/4 ore, poco più di 2 avendo buon passo. Tra salire, scattare due foto, passare del tempo sul monastero e scendere, ti occuperà dalle 4 alle 6 ore totali.
Diversi viaggiatori decidono di salire in notturna per vedere l’alba in cima al monastero. In questo caso cerca di calibrare bene i tempi in base al passo, in modo da non essere sù con troppo anticipo rispetto al sorgere del sole. Una volta in alto può fare piuttosto freddo. Considerando che l’alba sorge attorno alle 6.30, un buon orario di partenza può essere intorno alle 3/3.30.
N.B.: se possibile cerca di evitare week-end e festività particolari per l’ascesa al monte. Essendo meta di pellegrinaggio, specialmente in questi giorni il percorso potrebbe essere parecchio trafficato.
Maussakelle Reservoir
Questo lago nelle immediate vicinanze del centro, stranamente poco publicizzato, personalmente parlando è uno dei luoghi più belli che ho visto durante il mio viaggio in Sri Lanka. Circondato da splendide colline ammantate di piantagioni di tè con un paio di spettacolari cascate che si gettano nelle sue acque.
Prendi un tuk tuk chiedendo di farti lasciare nei pressi di questo punto panoramico del lago, quindi sali a piedi nel suddetto punto (20 minuti circa) e goditi le ottime viste sul lago stesso. Una volta sceso, dirigiti verso le sponde del lago, quindi cammina lungo il perimetro del bacino d’acqua in direzione delle Moray Falls, delle cascate abbastanza nascoste ma davvero meritevoli, in cui è possibile farsi il bagno. In ogni caso quasi certamente troverai qualche locale disposto ad accompagnarti in cambio di una piccola somma. Anche se puoi arrivarci abbastanza facilmente anche da solo/a.
Per finire, attorno al lago ci sono diverse “tea estate” visitabili gratuitamente.
Come arrivare a Nallathanniya
Da qualsiasi località dello Sri Lanka (verosimilmente Colombo, Kandy, Nuwara Eliya, Ella) bisogna raggiungere dapprima Hatton, da cui partono diversi bus giornalieri (anche serali) diretti a Nallathanniya (poco più di un’ora, 240 LKR).
Visto le strade prettamente di montagna e la guida dei conducenti degli autobus, consiglio di evitare di fare tale tratta con il buio.
Dove dormire a Nallathanniya
Per le ragazze, Mango Tree Hill, unico ostello presente. Il dormitorio è infatti solo al femminile. Io ho dormito al Siumi Rest, struttura dignitosa con stanze private economiche.
Kandy
Dall’aspetto tipicamente coloniale e racchiusa tra le montagne, si tratta della seconda città per estensione del Paese. Rappresentandone il crocevia principale grazie alla sua posizione centrale. Per cui in un viaggio in Sri Lanka ci si finisce col transitarci quasi inevitabilmente. Porta d’accesso alla “hill country” per chi si stà dirigendo verso sud e al “triangolo culturale” per chi invece è diretto a nord.
Onestamente parlando la città non mi ha fatto una grande impressione, avendola trovata anche molto caotica ed inquinata. Oltretutto con poco da vedere di interessante. Per cui, se non si ha intenzione di fare qualche escursione nei dintorni, un giorno per Kandy basta e avanza.
Cosa vedere a Kandy
Le attrazioni storico/culturali presenti possono essere visitate in poche ore, tutte raggiungibili anche a piedi volendo.
Il sito principale è indubbiamente il Sri Dalada Maligawa, o “Tempio del Dente”. Un tempio buddista nel cuore della città che custodisce al suo interno la reliquia del dente di Buddha. L’ingresso costa 2000 LKR. Sinceramente non credo ne valga la pena, visto che la reliquia è chiusa dentro una scatola dorata visibile neanche molto da vicino. Per questo consiglio di limitarsi alla sola visita del tempio dall’esterno, totalmente gratuita. Compreso l’intero giardino e gli altri templi minori.
Una volta uscito puoi farti una piacevole passeggiata nell’adiacente Kandy Lake, un lago carino anche se niente di sensazionale. Questo è un ottimo punto panoramico nei pressi del lago con vista sul bacino d’acqua.
Per finire, dal lago raggiungi in poco più di 30 minuti a piedi o più comodamente in tuk tuk la Sri Maha Bodhi Maha Viharaya, la più grande statua del Buddha presente in Sri Lanka, la quale domina la città dall’alto.
Loop dei tre templi
Questa è una piacevolissima escursione da fare nei dintorni della città. Per quanto mi riguarda l’unica ragione per cui vale davvero la pena sostare a Kandy.
Si tratta di una camminata di circa 4 ore totali che porta a visitare tre templi, passando tra splendidi paesaggi fatti di risaie e piccoli villaggi. Il tutto prevalentemente in piano, con qualche lieve salita ogni tanto. L’intero percorso è piuttosto facile da seguire, per cui non dovresti aver nessun tipo di problema. In caso chiedi agli abitanti dei villaggi che si incontrano di tanto in tanto.
Per svolgerlo prendi un bus in questo punto diretto a Vatadeniya, chiedendo all’autista di lasciarti ad Embecca (1 ora scarsa), precisamente all’Embekka Devalaya, il primo dei tre templi. Nel punto in cui verrai scaricato ad Embecca, cammina per pochi metri fino a che sulla destra vedrai un cartello nero con la direzione per il tempio. Cammina quindi per 1 km e lo raggiungerai (500 LKR il costo d’ingresso). Da qui al secondo tempio – Lankatilake Temple – quello dei tre più affascinante (500 LKR per l’entrata al tempio, altrimenti gratuito dall’esterno) è circa 1 ora. Dal secondo al terzo tempio – Gadaladeniya Temple (500 LKR) – sono altri 4 km. In alternativa potresti arrivare fino al secondo tempio a piedi e da lì tornare lungo la strada principale da cui sei arrivato per poi completare gli ultimi km che ti separano dal terzo tempio in tuk tuk o autostop come ho fatto io.
Quindi prendi un bus di ritorno per Kandy lungo la strada che si affaccia al terzo tempio.
Altre cose da vedere nei dintorni di Kandy
Paradeniya Botanic Gardens, situati nell’omonima cittadina (da Kandy ci sono bus diretti). Un giardino botanico in stile inglese ricco di piante e alberi da frutto (quest ultimi dimora delle volpi volanti), con all’interno anche un paio di musei.
Infine, se interessato circa la produzione del tè in Sri Lanka con degustazione finale, questa fabbrica/museo a pochi km dal centro può fare al caso tuo.
Come arrivare a Kandy
Da Colombo ci sono sia treni che bus diretti (circa 4 ore in entrambi i casi). Da Negombo in bus sono circa 3 ore.
Da Sigiriya prendi un bus per Dambulla (30 minuti) e da qui cambia per Kandy (2 ore e mezza, 310 LKR).
Più a sud ci sono collegamenti diretti in treno con Ella, Nuwara Eliya e Hatton. In alternativa da Ella prendi un bus per Bandarawela (30 minuti), da qui altro bus per Welimada (1 ora, 160 LKR), da Welimada cambia per Nuwara Eliya (1 ora, 180 LKR), da cui ci sono minibus per Hatton (1 ora, 300 LKR). Da Hatton bus per Kandy (circa 2 ore).
Dove dormire a Kandy
The Drop Inn Kandy, buona struttura vicina alle principali attrazioni della città.
Sigiriya, Polonnaruwa, Anuradhapura
Queste tre località a nord di Kandy fanno parte del già citato “triangolo culturale”, un’area del Paese ricca di storia e cultura, con diversi siti archeologici ben preservati.
Essendo a poca distanza le une dalle altre, volendo potresti pensare di fare base in una e visitare le restanti in giornate differenti (con conseguente ritorno alla “località base”), piuttosto che usarle come tappe vere e proprie dove passarci la notte. In tal senso, la scelta più intelligente è Sigiriya, trovandosi tra Polonnaruwa ed Anuradhapura.
N.B.: se dopo Sigiriya hai intenzione di raggiungere Pasikuda lungo la costa est (ne parlo più sotto), allora conviene invece fermarsi almeno una notte a Polonnaruwa, dato che si trova più vicina a Pasikuda rispetto Sigiriya. Stesso discorso per Anuradhapura se dopo Sigiriya sei diretto a Kalpitiya.
Cosa vedere a Sigiriya
Sigiriya è un piccolo centro che in sè non ha molto da dire, ma circondato da uno splendido scenario costituito sostanzialmente dalla fitta foresta. Oltre che da alcuni laghi. Per cui potresti pensare semplicemente di andare all’esplorazione del territorio magari affittando una bici o uno scooter.
Detto questo, la quasi totalità dei viaggiatori (me compreso) viene qui al solo scopo di scalare l’iconica Lion Rock o la vicina e meno famosa Pidurangala Rock. O entrambe.
Lion Rock e Pidurangala Rock
Le due rocce che dominano lo scenario. Volendo è possibile scalarle tutte e due nell’arco della stessa giornata. Salendo in una alla mattina (in genere per ammirare l’alba) e l’altra nel pomeriggio (per il tramonto). La salita, per entrambe, non è niente di così impegnativo. Metti in conto un 30 minuti a testa. Con viste mozzafiato a 360 gradi sul paesaggio circostante.
L’ingresso alla Lion Rock viene a costare la bellezza di 30$, a mio parere un’esagerazione. Per questo motivo in molti, compreso il sottoscritto, optano per la sola Pidurangala Rock, decisamente più economica (1000 LKR, circa 2,50$). Tra l’altro con una vista dall’alto che non ha niente da invidiare alla Lion Rock, essendo sostanzialmente la stessa. Per cui la consiglio maggiormente se viaggi con un budget limitato o comunque vuoi salire in una sola delle due.
Entrambe possono essere raggiunte dal centro anche a piedi. O, specie per la Pidurangala Rock, un pò più distante (2,5 km), la bici è una buona soluzione. In questo caso, se intendi fermarti in cima per il tramonto, mi raccomando di portarti dietro una fonte di luce per il ritorno qualora la bici non sia dotata di luci funzionanti. La strada per la Pidurangala Rock passa infatti in mezzo alla foresta ed è priva di illuminazione. In alternativa, andandoci a piedi, usa un tuk tuk per il ritorno.
Dambulla
A soli 30 minuti da Sigiriya, Dambulla è conosciuta per ospitare il Cave Temple, un tempio scavato nella roccia composto da 5 grotte con all’interno varie statue del Buddha e di alcune divinità indù, oltre che affreschi. Il complesso si erge in cima ad una collina, da cui si hanno buone viste dall’alto.
L’ingresso al sito costa 2000 LKR. Visitabile in un’ora scarsa. Da Sigiriya ci sono bus che fanno spola tra le due località con una certa frequenza. Una volta a Dambulla basta prendere un tuk tuk per le grotte.
Accanto al Cave Temple è possibile visitare (gratuitamente) il Golden Temple, costituito da una pagoda e una grande statua dorata del Buddha.
N.B.: trovandosi Dambulla lungo la strada che collega Kandy a Sigiriya (e viceversa), per risparmiare tempo potresti visitare il sito mentre ti sposti tra queste due città, lasciando il tuo zaino all’entrata del sito stesso.
Minerriya e Kaudulla National Park
Se ti interessa un safari tra gli elefanti, Sigiriya è la base ideale per organizzare un tour in questi due Parchi Nazionali, meno frequentati (soprattutto il secondo) rispetto ad altri dello Sri Lanka.
Minerriya è famoso per la presenza al suo interno di un lago dove i pachidermi e varie specie di uccelli tendono a radunarsi. Di contro, difficilmente vedrai altri animali oltre a quelli appena citati. A parte due specie di scimmie (langur e macaco). Un tour viene a costare attorno ai 40-60$.
Kaudulla è ottimo proprio perchè, essendo poco battuto, permette di vivere un’esperienza più tranquilla con poche jeep a girare per il parco. Oltre a grandi branchi di elefanti, in rari casi sono stati avvistati anche leopardi. Anche qui il costo si aggira sui 40-60$.
Come arrivare a Sigiriya
Da Anuradhapura pendi un bus per Habarana, da qui cambia per Inamaluwa (30 minuti, 109 LKR), da cui partono i bus per Sigiriya (20 minuti, 70 LKR). Da Polonnaruwa segui lo stesso procedimento, così come arrivando da Trincomalee.
Da Kandy, invece, prendi un bus per Dambulla (2 ore e mezza, 310 LKR), da cui ci sono collegamenti frequenti con Sigiriya (circa 25 minuti).
Dove dormire a Sigiriya
AnotherWorld Hostel, buon ostello dove socializzare con colazione (ottima) inclusa. Offre anche il noleggio biciclette.
Cosa vedere a Polonnaruwa
Polonnaruwa fu in passato l’antica capitale dello Sri Lanka dopo la caduta di Anuradhapura. Presidio della dinastia Chola, che la portò ai suoi fasti migliori attorno al XII secolo.
Ad oggi è rimasto un’importante centro culturale e religioso, ospitando uno dei siti archeologici meglio conservati dell’intero Paese, dichiarato Patrimonio Unesco. Nonchè unico motivo per arrivare sin qui.
Parco Storico di Polonnaruwa
Quello che corrisponde alla città antica di Polonnaruwa può essere esplorato tranquillamente in bicicletta, essendo non così grande ed il percorso che conduce ai vari templi pressochè lineare. La visita all’intero complesso richiede circa 3 ore ed è consigliata alla mattina presto oppure dopo le 3 pomeridiane, visto che nelle ore centrali della giornata può fare molto caldo. Ricordo che il sito chiude alle 18, con il biglietto d’ingresso (25$) che và fatto nel piccolo museo posto poco prima dell’entrata al Parco.
Una volta entrati si arriva subito ad un bivio. La prima cosa da fare è prendere la destra di quest ultimo, la quale porta a visitare le rovine del Palazzo Reale e la Piscina.
Lasciandosi questa prima sezione alle spalle, quindi, basta seguire l’unica strada nella direzione opposta che conduce al Gal-Vihara, punto finale del percorso, nonchè il tempio più importante, meta di pellegrinaggio. Con una serie di altri templi/strutture a precederlo, distribuite sempre lungo la medesima strada. Questa la successione dei templi (consiglio di fermarsi in tutti):
- quadrilatero sacro (Vatadage) – Pabalu Vehera/Shiva Devale n.2 – Rankot Vehera – Kiri Vehera – Gal Vihara.
Visitando il parco nel pomeriggio, sulla strada di ritorno per il centro consiglio di fermarsi sulle sponde del lago posto sulla destra per ammirare un bellissimo tramonto.
Come arrivare a Polonnaruwa
Da Sigiriya bus per Inamaluwa (20 minuti, 70 LKR), da qui altro bus per Habarana (30 minuti, 109 LKR). Da Habarana cambia per Polonnaruwa (1 ora, 160 LKR).
Da Pasikuda prendi un tuk tuk per Valaichchena, da qui bus per Polonnaruwa (1 ora, 270 LKR).
Dove dormire a Polonnaruwa
Manel Guest House. Buona struttura davvero vicina al Parco Storico. Biciclette a noleggio a disposizione.
Cosa vedere ad Anuradhapura
Anuradhapura fu la prima vera capitale del Paese, dal IV all’XI sec. A.C. Ad oggi si divide in due parti tra loro adiacenti: la città nuova, del tutto trascurabile se non per alloggiarci e la città vecchia, dichiarata Patrimonio Unesco per la presenza di antiche rovine e templi. Quella che in sostanza ci interessa da vicino.
Non manca inoltre un altro sito archeologico davvero interessante nelle immediate vicinanze. Oltre ad essere la base ideale per visitare il Willpatu National Park.
Anuradhapura Old City
La città vecchia si estende all’interno di un parco di oltre 40 km quadrati, disseminato di reperti archeologici circondati da verde, campi di riso e laghi. Il contesto generale quindi è davvero carino.
Viste le dimensioni, per esplorarlo in buona parte ci vorrebbero almeno due giorni. Credo che comunque limitarsi ad una visita parziale sia più che sufficiente. In tal senso sappi che l’entrata ai 5 templi principali costa la bellezza di 25$. A mio parere non ne vale la pena, soprattutto se hai già visitato Polonnaruwa e considerando il fatto che i restanti sparsi nel Parco, di eguale valore, sono totalmente gratuiti.
Optando per i soli templi gratuiti, soluzione che consiglio, puoi seguire questa esatta successione, noleggiando una bici o pagando un tuk tuk per accorciare i tempi. Comunque si trovano abbastanza vicini gli uni agli altri. Metti in conto 2-3 ore per la visita:
- Isurumuniya Vihara: l’unico a pagamento ( 500 LKR), in ogni caso si può vedere benissimo anche dall’esterno senza pagare. Dietro al tempio c’è un bellissimo lago che consiglio di non perdere;
- Sarananda Maha Pirivena: una statua bianca del Buddha in un’area meditativa;
- Sandahiru Seya: un enorme stupa bianco;
- Jaya Sri Maha Bodhi e Ruvanvelisaya: si trovano nelle immediate vicinanze. Il primo è un albero sacro di oltre 2000 anni, il secondo un altro stupa bianco;
- Mirisawetiya: l’ennesimo stupa.
Mihintale
Mihinthale è un altro complesso di templi a soli 15 km da Anuradhapura. Raggiungibile facilmente in bus da quest’ultima. Per quanto mi riguarda un sito più meritevole rispetto alla città vecchia di Anuradhapura.
Si trova in cima ad una collina (la salita non è niente di impegnativo), da cui si hanno viste incredibili sul paesaggio circostante, che da sole meritano il prezzo dell’ingresso (1000 LKR). Consiglio la visita ad orario tramonto.
Willpatu National Park
Assieme allo Yala, il primo parco nazionale creato nel Paese. Ma, al contrario di quest ultimo, relativamente sconosciuto. Quindi molto più tranquillo e superiore in termini di bellezza. È ricco di fauna selvatica tra cui elefanti, leopardi e i particolari “sloth bear”. Probabilmente il miglior parco dello Sri Lanka in assoluto.
Un tour viene a costare sui 30/40$ per mezza giornata, mentre sugli 80/100$ per una intera.
Come arrivare ad Anuradhapura
Da Sigiriya bus per Inamaluwa (20 minuti, 70 LKR), da qui altro bus per Habarana (30 minuti, 109 LKR). Da Habarana cambia per Anuradhapura (circa 1 ora).
Da Trincomalee c’è un bus diretto alle 9.45 (3 ore, 480 LKR). Mentre, arrivando da Kalpitiya, prendi un bus per Puttalam (1 ora, 220 LKR) e da qui cambia per Arunadhapura (2 ore, 500 LKR).
Dove dormire ad Anuradhapura
City Capital Hostel, tra le strutture più economiche ma assolutamente dignitoso. Nella parte nuova della città, a due passi dalla stazione degli autobus in posizione tranquilla.
Sri Lanka costa est
Questa regione, che si estende da Arugam Bay fino a Trincomalee, rispetto alla controparte a sud è decisamente meno turistica e sviluppata. Quindi con meno servizi e un contesto generale più autentico e selvaggio. Con spiagge e mare che non hanno niente da invidiare alla costa meridionale.
Insomma, consigliata per chi vuole prendersi la briga di uscire dai classici circuiti del Paese. Personalmente l’ho preferita, trascorrendo alcuni dei migliori giorni del mio viaggio in Sri Lanka.
N.B.: io ci sono stato nel periodo di bassa stagione (metà-fine febbraio), trovando un contesto davvero tranquillo e rilassato. Credo che comunque anche in alta stagione (diciamo da aprile ad agosto), la situazione non cambi poi molto. A parte probabilmente ad Arugam Bay tra giugno ed agosto.
Arugam Bay
Arugam Bay si trova sulla punta sud della costa est rappresentandone indubbiamente la località più turistica, data anche la relativa vicinanza con Ella e lo Yala National Park. Una piccola baia paradiso per surfisti, l’attività principale. Con un’atmosfera tipica di questo tipo di località e con un’ottima vita notturna (solo in alta stagione).
Detto questo, puoi prenderla in considerazione anche se non sei un “fan” del surf, dato che si tratta di una località comunque piacevole da vivere. Circondata da una selvaggia natura ricca di fauna selvatica in cui scoprire piccole gemme nascoste.
Non ci sono personalmente stato, ma in questo articolo puoi trovare molte informazioni su cosa vedere e fare ad Arugam Bay.
Batticaloa e Pasikuda
Queste due località si trovano invece a nord della costa est. A 40 minuti di distanza l’una dall’altra. Per cui potresti pensare anche di visitare l’esclusa in giornata da quella scelta.
Batticaloa è più una città con il mare, mentre Pasikuda è in tutto e per tutto un piccolo villaggio tipicamente locale, molto spartano e rurale. Una destinazione davvero poco battuta nella seppur già poco turistica costa nord-est.
Personalmente ho scelto Pasikuda e non posso fare altro che consigliarla. Se cerchi atmosfera assolutamente pacifica (quasi commovente), natura rigogliosa, uno dei migliori mari del Paese ed autenticità, non guardare oltre.
Cosa vedere e fare a Pasikuda
In realtà non c’è molto da fare. È l’atmosfera in sè la vera “attrazione” del luogo. In cui godersi il lento ritmo delle giornate e vivere a contatto con la comunità locale. Oltre a rilassarsi lungo Pasikuda Beach ovviamente.
L’unica parte leggermente più sviluppata della spiaggia è quella centrale, mentre dirigendoti a nord di quest’ultima, indicativamente da Elephant Rock Beach a Pasikuda Elephant Stones, si trovano tratti di spiaggia semideserti avvolti dalla natura, con stradine interne sterrate in cui ti consiglio vivamente di perderti per godere appieno dello spettacolare scenario in cui sono immerse.
Quanto appena descritto può essere esplorato semplicemente noleggiando una bicicletta. Mentre, una volta ad Elephant Rock Beach puoi coprire il tratto fino a Pasikuda Elephant Stones con una piacevole passeggiata sulla sabbia.
Come arrivare a Pasikuda
Da Trincomalee bus per Valaichchena (2 ore e mezza, 520 LKR). Da qui prendi un tuk tuk per Pasikuda. Idem arrivando da Polonnaruwa (poco più di 1 ora, 270 LKR) o da Arugam Bay più a sud.
Dove dormire a Pasikuda
Aiden Homestay. Bellissimo posto con giardino esterno a conduzione famigliare, tra l’altro persone squisite. Si trova tra le stradine sterrate interne al villaggio, dove avere uno spaccato di vita locale.
Trincomalee
Trincomalee è una piccola cittadina a nord di Pasikuda, anche in questo caso dal fascino genuino ed autentico, sebbene non sia una località del tutto sconosciuta alla maggior parte dei viaggiatori come la seconda. Con spiagge e mare davvero meritevoli.
Oltre ad essere uno dei centri più importanti della cultura di lingua Tamil del Paese. Tanto che in alcuni casi sembra un pò di stare in India.
N.B.: Trincomalee città, sebbene di dimensioni contenute, è abbastanza caotica e davvero niente di che. Per questo ti consiglio di stare a Uppuveli Beach, molto più tranquilla e vivibile. Oltre a trovarsi in posizione ottimale, tra Trincomalee centro e Nilaveli Beach.
Cosa vedere e fare a Trincomalee
Oltre a visitare alcune spiagge, ci sono anche alcuni siti di interesse storico/culturale, compresi almeno un paio di templi.
L’area di Uppuveli Beach è una sorta di villaggio con poche vie interne e qualche semplice locale. L’atmosfera generale è davvero piacevole. Con l’omonima spiaggia che non ha molto da invidiare alla più acclamata Nilaveli Beach.
Quest’ultima la si può raggiungere facilmente in scooter (20 minuti) ed è considerata una delle più belle in assoluto del Paese. Da qui, con un’uscita in barca di 10 minuti (mare permettendo), si può raggiungere Pigeon Island, isola dalla sabbia bianca e mare cristallino dove fare dell’ottimo snorkeling. I tour per l’isola però non sono proprio economici.
Sempre in scooter (15 minuti), ma nella direzione opposta, puoi visitare il Koneswaram Temple (ingresso gratuito), un tempio indù sulla sommità di una collina con delle belle viste sull’intera baia. Lungo la strada che porta al tempio puoi fermarti a dare una veloce occhiata a Fort Frederik. Infine di ritorno ad Uppaveli Beach sosta al Shri Badrakali Amman, tempio in stile dravidico a Trincomalee centro. Il tutto potresti abbinarlo con la visita di Nilaveli Beach nella stessa giornata volendo.
Trincomalee, al pari di Mirissa, è famosa per il whale watching. Per cui, se ancora non l’hai fatto, prendi quest’attività in considerazione. La stagione di avvistamento balene a Trincomalee và da marzo ad agosto.
Come arrivare a Trincomalee
Ci sono collegamenti diretti a sud con Arugam Bay e Batticaloa, così come da Anuradaphura ad ovest (3 ore). Arrivando invece da Pasikuda prendi un tuk tuk per Valaichchena e da qui bus per Trincomalee (2 ore e mezza, 520 KLR).
Dove dormire a Trincomalee
Akki’s Hostel ad Uppuveli Beach. A due passi dalla spiaggia. Ostello basilare ma si stà ottimamente.
Sri Lanka nord-ovest
Anche qui ci allontaniamo dai “radar” del turismo in Sri Lanka, con alcune località assolutamente da considerare specie se il tempo è dalla tua, in quanto maggiormente defilate rispetto ai circuiti più classici del Paese. O, al pari della costa est, da preferire per chi cerca qualcosa che vada oltre le solite mete che fanno un pò tutti.
Jaffna
Jaffna si trova nell’estremo nord del Paese, un’area che ha aperto al turismo solamente dal 2009. Perciò ancora molto autentica.
Una città dalle forti influenze indiane, tanto che due viaggiatori che conosco me l’hanno descritta come una sorta di Tamil Nadu singalese. Molto simile appunto a questa regione del sud-est dell’India. Grazie anche all’estrema vicinanza con quest’ultima.
Io ho deciso di saltarla solamente perchè provenivo proprio dal Tamil Nadu in India, per cui avrei finito col fare esperienze simili. In caso contrario, potrebbe essere alquanto interessante da visitare, se non altro per scoprire una realtà differente da tutto il resto del Paese.
Qui puoi leggere un articolo completo su Jaffna.
Kalpitiya
Senza tanti giri di parole, probabilmente la mia località preferita in Sri Lanka. Dall’atmosfera assolutamente pacifica e rilassata, circondata da una meravigliosa natura selvaggia e dove trovare quello che è, a mio parere, il miglior mare del Paese.
Nota per essere una delle migliori destinazioni al mondo per praticare kitesurf.
N.B.: le informazioni che trovi di seguito fanno riferimento tenendo come base Kudawa Beach, dove ti consiglio di alloggiare.
Cosa vedere e fare a Kalpitiya
Anche in questo caso parliamo di un villaggio tipico, poco sviluppato e con pochi servizi/infrastrutture ecc. Esplorabile anche a piedi.
Come detto, l’attività principale qui è il kitesurfing, specialmente tra aprile-settembre e novembre-febbraio. O puoi semplicemente goderti la spiaggia e la bellissima atmosfera presente.
Kudawa Beach è una stupenda spiaggia dalla bella sabbia e mare cristallino, molto selvaggia. Dirigendosi verso nord in direzione di Kalpitiya Beach, la spiaggia passa in mezzo alla laguna da un lato (Kalpitiya Lagoon) e l’Oceano dall’altro, in un contesto davvero affascinante che merita davvero. Per quanto mi riguarda il più bel tratto di costa del Paese! Mentre andando nella direzione opposta verso Turtle Watching Point, il mare è intervallato da un sistema di lagune, luogo prediletto da kitesurfers o aspiranti tali. Con dei tramonti che hanno del poetico!
Ti consiglio di passare del tempo anche a girare per le vie interne del villaggio dove, semplicemente camminando, puoi imbatterti in altre piccole lagune e paesaggi mozzafiato. A contatto con la comunità locale.
Noleggiando uno scooter o una bicicletta, potresti raggiungere il Dutch Fort, un forte con all’interno anche uno scheletro di balena (portati dietro il passaporto nel caso, in quanto è richiesto per entrare).
Infine, anche Kalpitiya è uno dei migliori luoghi in Sri Lanka per avvistare le balene, da novembre a maggio.
Come arrivare a Kalpitiya
Arrivando verosimilmente da Anuradhapura (2 ore, 500 LKR), Kandy o Negombo (3 ore, 550 LKR) bisogna raggiungere prima Puttalam e da qui prendere un altro bus per Kalpitiya (1 ora, 220 LKR). Da Negombo credo ci sia anche qualche sporadico collegamento diretto.
Dove dormire a Kalpitiya
Windy Waves, struttura semplice in linea con il contesto generale, a due passi da Kudawa Beach. Hanno anche un piccolo chioschetto direttamente sulla spiaggia, un pò il luogo di ritrovo della zona specie alla sera.
Sri Lanka itinerari consigliati
Qui di seguito elenco alcuni itinerari di diversa durata per un viaggio in Sri Lanka con tutte le tappe da seguire in ordine di successione (numerate).
Ovviamente potrai seguirli in toto o andare a modificarli leggermente in base al tuo budget/interessi, consultando la precedente sezione “cosa vedere in Sri Lanka” per approfondire il tutto. Dove ti ricordo esserci anche scritto nel dettaglio come raggiungere le varie località dalle altre all’interno del Paese.
Aiutati inoltre con le apposite mappe.
N.B.: tali itinerari sono pensati con partenza da Negombo con conseguente spostamento verso sud, per poi iniziare a risalire il Paese. In ogni caso potrai benissimo seguirli al contrario, in base al periodo.
Itinerario due settimane in Sri Lanka
Nonostante le piccole dimensioni del Paese, due settimane in Sri Lanka non sono poi molte. E dovrai per forza di cose velocizzare il tutto. In questo caso mi concentrerei su un itinerario classico con l’aggiunta di qualche giorno di mare a sud. O, se cerchi qualcosa di più autentico, lungo la costa est. Oppure fare meno giorni di mare andandoli a sostituire ad esempio con la visita di un Parco Nazionale.
Dando per scontato il partire presto la mattina durante i giorni di trasferimento, in modo da ottimizzare i tempi.
1-Negombo (1 notte)
Giorno 1: arrivo a Negombo. Se riesci visita la laguna e il Negombo Fish Market.
2- Hikkaduwa o Unawatuna (2 notti)
Giorno 2: trasferimento in una di queste due località. Rilassati in spiaggia.
Giorno 3: Galle Fort (da entrambe) + Japanese Pagoda e Jungle Beach se scegli Unawatuna.
3-Midigama/Weligama/Mirissa o Dikwella (2 notti)
Giorno 4-5: trasferimento in una di queste località. Spiaggia, altre attività, esplora i dintorni.
4-Ella (2 notti)
Giorno 6: trasferimento ad Ella. Al pomeriggio combina Little Adam’s Peak e Nine Arch Bridge.
Giorno 7: Ella Rock o raggiungi in scooter le Diyaluma Falls.
5-Nallathanniya (1 notte)
Giorno 8: treno panoramico Ella – Hatton. Da qui bus per Nallathanniya. Scala l’Adam’s Peak in notturna.
Giorno 9: una volta sceso, bus per Kandy.
6-Kandy (2 notti)
Giorno 9: arrivo a Kandy. Nel pomeriggio, se hai energie, Tempio del Dente, lago e Sri Maha Bodhi Maha Viharaya.
Giorno 10: loop dei tre templi o visita i siti di interesse in città se non l’hai fatto il nono giorno (alzandoti presto potresti combinare il tutto).
7-Sigiriya (1 notte)
Giorno 11: trasferimento a Sigiriya con sosta alle grotte di Dambulla lungo la strada. Al pomeriggio sali la Lion Rock o Pidurangala Rock per il tramonto.
A questo punto dell’itinerario hai due scelte: il dodicesimo giorno visitare Polonnaruwa in giornata da Sigiriya con conseguente ritorno nella stessa passandoci una notte in più. Andando poi a Negombo il giorno dopo (13). Oppure procedere come di seguito.
8-Anuradhapura (1 notte)
Giorno 12: trasferimento ad Anuradhapura. Sali a Mihintale nel tardo pomeriggio per il tramonto.
Giorno 13: alzati di buon’ora e dedica 2-3 ore alla città vecchia. Quindi prendi un bus per Negombo.
9-Negombo (1 notte)
Giorno 13: arrivo a Negombo.
Giorno 14: volo di rientro.
Itinerario 3 settimane in Sri Lanka
Con tre settimane a disposizione potresti pensare di implementare all’itinerario di due settimane anche qualche giorno lungo la costa est. O semplicemente seguire l’tinerario di due settimane passando più tempo nelle varie località proposte aggiungendoci qualche attività extra descritte nell’apposito paragrafo.
1-Negombo (1 notte)
Giorno 1: arrivo a Negombo. Se riesci visita la laguna e il Negombo Fish Market.
2-Hikkaduwa o Unawatuna (2 notti)
Giorno 2: trasferimento in una di queste due località. Spiaggia.
Giorno 3: Galle Fort (da entrambe) + Japanese Pagoda e Jungle Beach se scegli Unawatuna.
3-Midigama/Weligama/Mirissa o Dikwella (3 notti)
Giorni 4-5-6: trasferimento in una di queste località. Spiaggia, altre attività, esplora i dintorni.
4-Ella (3 notti)
Giorno 7: trasferimento ad Ella. Al pomeriggio combina Little Adam’s Peak e Nine Arch Bridge.
Giorno 8: Ella Rock
Giorno 9: Diyaluma Falls.
5-Nallathanniya (2 notti)
Giorno 11: treno panoramico Ella – Hatton. Da qui bus per Nallathanniya. Scala l’Adam’s Peak in notturna.
Giorno 12: Maussakelle Reservoir.
6-Kandy (2 notti)
Giorno 13: trasferimento a Kandy. Nel pomeriggio Tempio del Dente, lago e Sri Maha Bodhi Maha Viharaya.
Giorno 14: loop dei tre templi.
7-Sigiriya (2 notti)
Giorno 15: trasferimento a Sigiriya con sosta alle grotte di Dambulla lungo la strada. Al pomeriggio sali la Lion Rock o Pidurangala Rock per il tramonto.
Giorno 16: Polonnaruwa in giornata.
8-Trincomalee (2 notti)
Giorno 17: trasferimento a Trincomalee. Rilassati ad Uppuveli Beach.
Giorno 18: noleggia uno scooter e visita in giornata Sri Thirukoneswaram Kovil, Fort Frederick e Nilaveli Beach.
9-Anuradhapura (1 notte)
Giorno 19: trasferimento ad Anuradhapura. Sali a Mihintale nel tardo pomeriggio per il tramonto.
Giorno 20: alzati di buon’ora e dedica 2-3 ore alla città vecchia. Quindi prendi un bus per Negombo.
10-Negombo (1 notte)
Giorno 20: arrivo a Negombo.
Giorno 21: volo di rientro.
Itinerario 1 mese in Sri Lanka
Un mese in Sri Lanka è un buon lasso di tempo per vedere buona parte del Paese facendo le cose con relativa calma. Nel complesso seguirei l’itinerario di tre settimane sostando qualche giorno in più nelle varie località, con l’aggiunta di Jaffna a nord o Kalpitiya lungo la costa ovest.
1-Negombo: giorni 1-2
2-Hikkaduwa o Unawatuna: giorni 3-4
3-Midigama/Mirissa/Weligama: giorni 5-6-7
4-Dikwella: giorni 8-9-10
5-Ella: giorni 11-12-13
6-Nallathanniya: giorni 14-15
7-Kandy: giorni 16-17
8-Sigiriya: giorno 18
9-Polonnaruwa: giorno 19
10-Pasikuda: giorni 20-21
11-Trincomalee: giorni 22-23-24
12-Anuradhapura: giorni 25-26 (il 26esimo giorno visita un paio d’ore la città vecchia la mattina quindi prendi un bus per Kalpitiya)
13-Kalpitiya: giorni 26-27-28
14-Negombo: giorno 29
Giorno 30: volo di rientro
Come muoversi in Sri Lanka
Muoversi in Sri Lanka è piuttosto semplice, grazie ad un efficiente rete trasporti che copre in sostanza tutto il Paese. Oltre alle dimensioni ridotte dello stesso che rende gli spostamenti mai troppo lunghi od impegnativi, nonostante la lentezza del trasporto via terra.
Le strade sono generalmente in buono stato, meno quelle lontane dai centri principali o nelle zone rurali, dove spesso non sono asfaltate.
Autobus
Il mezzo più comune e pratico per muoversi nel Paese. Coprendone ogni angolo. Oltre ad essere estremamente economici.
Coprono le medio-corte distanze. Per distanze più lunghe non aspettarti collegamenti diretti. In questo caso dovrai inevitabilmente fare uno o più cambi per raggiungere la destinazione successiva. A parte qualche sporadico caso tra le maggiori località.
Si dividono in bus locali (in genere di color rosso) ed “express”. Con il biglietto che si fà direttamente una volta saliti in entrambi i casi. I primi sono un pò più lenti, fanno più fermate e sono spesso e volentieri sovrafollati di gente (per cui aspettati di fare qualche tratta o una parte di essa in piedi). I secondi sono un pò più veloci e leggermente più “cari”. Nella pratica, comunque, la differenza tra queste due tipologie di bus è davvero minima.
In ogni caso la guida dei conducenti è piuttosto spericolata ed estrosa, rendendo i bus non esattamente il mezzo più sicuro per muoversi in Sri Lanka.
Treni
La rete ferroviaria è abbastanza sviluppata, con alcune tratte considerate tra le più spettacolari al mondo (vedi Ella-Kandy).
Al pari degli autobus sono molto economici ma, rispetto a quest ultimi, impiegano mediamente di più per coprire il medesimo percorso. In compenso sono un mezzo decisamente più sicuro.
Anche i treni sono spesso sovrafollati di gente, specie nelle tratte più turistiche e trafficate. Per cui, in questo caso soprattutto, considera l’idea di prenotare il posto a sedere con un pò di anticipo se non vuoi rischiare di fartela in piedi, in particolare se devi affrontare uno spostamento di svariate ore. Recandoti direttamente al terminal delle stazioni od online in siti come 12go.asia (pagando un piccolo sovrapprezzo per il servizio).
Tuk Tuk
Si trovano praticamente ovunque. Dalle città ai piccoli villaggi. Sono un ottimo modo per coprire le brevi distanze. Per quelle più lunghe è sempre preferibile usare gli autobus, nettamente più economici.
Essendo sprovvisti di tassametro, concorda sempre il prezzo con l’autista prima di salire, onde evitare inutili discussioni.
Taxi e Uber
I taxi non sono esattamente economici, ma comunque con prezzi più abbordabili rispetto agli standard europei. Detto questo, visto il ventaglio di opzioni per spostarsi nel Paese, non credo valgano la pena. A meno che non viaggi in gruppo andando così a dividere la spesa del mezzo.
Esistono anche i cosidetti “share taxi” (taxi condivisi), dei van privati sicuramente più comodi e veloci dei bus, ma molto più cari.
Uber stà crescendo di popolarità nel Paese negli ultimi anni ed è un’opzione più economica rispetto ai taxi.
Scooter e bicicletta
Un’ ottima soluzione per muoversi in totale libertà. Utili specialmente per esplorare i dintorni di una determinata località. Possono essere noleggiati un pò ovunque e, in linea di massima, ogni struttura ne ha in dotazione. Comprese guesthouse/homestay nei piccoli villaggi.
C’è anche chi decide di affittare lo scooter per l’intera durata del proprio viaggio in Sri Lanka, esplorando il Paese interamente su due ruote. In questo caso viene applicato uno sconto giornaliero sul prezzo, in base alla durata complessiva.
Quando sei alla guida dello scooter mi raccomando di prestare molta attenzione (specie agli autobus) e di procedere con cautela, soprattutto quando le strade non sono in condizioni ottimali. Considera che la guida in Sri Lanka non è di certo tra le migliori, con sorpassi spesso azzardati. Fotografa sempre il mezzo prima di partire, in modo da dimostrare che eventuali danni erano già presenti. In ultima, in teoria è richiesta la patente internazionale per guidare nel Paese. Nella pratica ho guidato ovunque pur non avendola, senza nessun tipo di problema.
Autostop
Non è una pratica considerata comune. Personalmente l’ho utilizzata poche volte per spostarmi all’interno di zone rurali/villaggi, venendo caricato comunque abbastanza facilmente. Detto questo, visto il costo irrisorio del trasporto non credo ne valga la pena, a meno che come mè non ti trovi in situazioni particolari dove saresti “costretto” a spendere qualcosa per un tuk tuk.
Viaggio in Sri Lanka costi
Quanto costa un viaggio in Sri Lanka?
Ovviamente se hai intenzione di fare qualche safari con gli elefanti, whale watching ecc. il prezzo complessivo salirà.
Detto questo, lo Sri Lanka è decisamente un Paese economico, adatto per un viaggio low cost. Dove tra l’altro vale sempre la pena provare a contrattare!
Trasporto
Una delle voci in assoluto più basse. Bus e treni vengono a costare meno di 1$ per ora di viaggio. Per quanto riguarda i tuk tuk, indicativamente tieni come riferimento dai 100 ai 200 LKR per km. Un noleggio scooter viene dai 1500 ai 2500 LKR per un uso di 24 ore, dai 500 ai 700 per una bici.
Cibo
Per un pasto nei locali tipici/street food aspettati di pagare tra i 400 e i 1300 LKR. Nei locali più turistici il prezzo sale verso i 2000.
Alloggio
Un letto in dormitorio oscilla tra i 1200 e i 2000 LKR, circa il doppio per una singola. Spesso guesthouse/homestay a conduzione famigliare sono più economiche degli ostelli, con stanze private che costano meno o quanto un letto in camera condivisa.
Attività/attrazioni
Safari, whale watching, tour privati ecc. vengono a costare dai 30 ai 100$ in base a diversi fattori. Trekking ed escursioni in genere sono gratuiti, a parte l’Horton Plains National Park abbastanza caro.
Nota un pò dolente le principali attrazioni storiche, che si fanno pagare. Dai 25 ai 30$. Mentre quelle minori sono sostanzialmente gratuite o hanno un costo basso.
Riassumendo: in 45 giorni di viaggio in Sri Lanka (viaggiando low cost, facendo tutto in autonomia e senza fare attività come safari/whale watching ecc.) ho speso 657 euro. Una media di 14 euro al giorno.
Viaggio in Sri Lanka sicurezza
Lo Sri Lanka è un Paese sicuro? Viaggiare in Sri Lanka è sicuro?
Assolutamente sì. Mai avuto problemi o sentori di pericolo, nemmeno girando col buio. La sicurezza è paragonabile ad esempio a quella del sud est asiatico. Per cui nulla che riguardi l’incolumità fisica, piuttosto qualche piccola truffa ai danni del turista, assolutamente evitabile. Come prezzi gonfiati (contratta sempre offrendo meno di quel che chiedono!) o autisti dei tuk tuk che dannno informazioni fasulle per farsi pagare, come ad esempio mancanza di bus ecc. (non darli ascolto e vai dritto per la tua strada!). In generale, comunque, il popolo singalese è molto accogliente ed ospitale, sempre pronto ad aiutarti.
Cerca di evitare di bere acqua dal rubinetto e quando sei sugli autobus/treni tieni sempre d’occhio i tuoi bagagli/zaino. Specie quando sono sovrafollati.
Detto ciò, come per qualsiasi altro Paese usa buon senso e fatti vedere sicuro. In questo modo non avrai nessun tipo di problema.
In ogni caso stipula un’assicurazione viaggio prima di partire per lo Sri Lanka. Quelle che uso personalmente e consiglio sono Globelink e SafetyWing, le migliori sul mercato. Qualora avessi trovato l’articolo d’aiuto ed ispirazione considera l’idea di acquistarle cliccando negli appositi link (supporterai il mio lavoro senza alcun costo aggiuntivo a tuo carico. Grazie in anticipo).
In questa guida ti ho fornito tutte le risorse necessarie per organizzare al meglio un viaggio in Sri Lanka. Non mi resta che augurarti buon viaggio e una felice permanenza nel Paese!
Lascia un commento sotto l’articolo, anche qualora avessi bisogno di ulteriori chiarimenti/consigli. Sarò felice di risponderti ed aiutarti!
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ho provato a simulare sul sito delle ferrovie nazionali dei viaggi da una città a un’altra ma non mi dà nessun treno nonostante sulla cartina ferroviaria si vede il tracciato della linea e le località che tocca. In alternativa ci sono sempre autobus?
Come nostro primo tour vorremmo fare il nord partendo da Colombo toccando Anuradhapura poi Kalpitya , dpo Jaffna e infine riscendere verso il centro e come ultimo periodo l’est. Abbiamo a disposizione ca un mese. Ma visti gli orari e la durata dei viaggi si riesce?
Grazie dell’articolo!! Veramente dettagliato!