Viaggio in Malesia fai da te

La risorsa definitiva per un viaggio in Malesia

C’è chi la considera “poco asiatica”, chi troppo moderna, chi ancora troppo costosa rispetto agli standard asiatici. O probabilmente il fatto di non possedere attrazioni così iconiche come i suoi più blasonati “vicini”. Fatto stà che la Malesia è spesso messa in secondo piano rispetto ad altre destinazioni del Sud Est Asiatico. Anche durante un viaggio più lungo all’interno della regione.

Al di là di questi luoghi comuni (in parte non del tutto infondati), rimane comunque un Paese da non sottovalutare a priori, dato che luoghi e situazioni interessanti non mancano di certo.

Dalla moderna capitale Kuala Lumpur ad affascinanti cittadine coloniali passando per antiche foreste ed isole paradisiache, la Malesia merita un viaggio. Fermo restando non si tratti del mio Paese preferito in assoluto di questa parte di mondo. Anche se sicuramente quello meglio tenuto a livello generale. Il fatto di essere relativamente poco visitato rispetto alla “concorrenza”, inoltre, è un punto a suo favore.

Ho viaggiato il Paese per un mese arrivando dallo Sri Lanka. Pertanto in questa guida troverai un sacco di risorse e consigli utili per organizzare al meglio il tuo viaggio in Malesia. Il tutto con un occhio di riguardo al budget. Ma sono certo che l’articolo ti tornerà sicuramente utile anche viaggiando con maggiori disponibiltà economiche.

N.B.: tale guida si riferisce esclusivamente alla Malesia Peninsulare, quindi esclude la parte malese del Borneo, in cui conto di andarci in un prossimo viaggio.

Indice dei contenuti:

Quando andare in Malesia

La Malesia ha un clima di tipo equatoriale, caldo ed umido tutto l’anno. Con due stagioni distinte: quella delle piogge e quella secca, le quali colpiscono il Paese in periodi differenti dell’anno in base alla specifica regione.

Per non ripetermi ogni volta, quella secca è ovviamente da preferire. Trattandosi però di una destinazione generalmente piovosa, aspettati di trovare fenomeni temporaleschi di breve durata anche durante tale stagione, i quali si manifestano in genere nelle prime ore pomeridiane. Parlando di quella delle piogge, cerca di evitare i picchi stagionali.

Di seguito una tabella riassuntiva che chiarisce il tutto:

  • Malacca, Kuala Lumpur: precipitazioni frequenti tutto l’anno, accentuate tra aprile-ottobre (stagione delle piogge);
  • Cameron Highlands: anche qui vale il discorso fatto appena sopra, ossia frequenti piogge durante tutto l’anno, con la stagione delle piogge da ottobre a febbraio (con il picco tra ottobre-novembre) e quella secca da aprile-settembre;
  • costa occidentale (Penang e Langkawi): stagione secca da novembre a marzo, delle piogge da aprile ad ottobre (con il picco tra settembre ed ottobre);
  • costa orientale (Perhentian e Tioman): stagione secca da marzo a settembre, delle piogge da novembre a febbraio (periodo da evitare in quanto le intense piogge possono interrompere le traversate in barca e molte attività, comprese le strutture d’alloggio, chiudono i battenti per poi riaprire appunto a marzo).

Riassumendo, il periodo migliore per un viaggio in Malesia nella sua completezza và indicativamente da dicembre a marzo. Anche le restanti parti dell’anno possono andar bene a patto, come detto, di evitare il periodo novembre-febbraio alle Perhentian/Tioman e in generale i picchi di pioggia stagionali nelle altre località.

Personalmente sono stato in Malesia dal 1 marzo fino alla fine dello stesso mese, trovando sempre belle giornate, a parte tempo instabile nei miei giorni a Kuala Lumpur (con un’intera giornata di pioggia nel giorno del mio arrivo in città).

Documenti e vaccini per un viaggio in Malesia

I possessori di passaporto italiano con validità in corso pari o superiore ai 6 mesi ricevono un visto turistico gratuito della durata di 90 giorni al momento dell’ingresso nel Paese.

Tale visto può essere esteso di ulteriori 30 giorni recandosi in qualche ufficio immigrazione presente nel territorio oppure uscendo dal Paese per poi rientrarci in seguito. In questo caso, onde evitare inutili problemi, è preferibile attendere un paio di giorni – meglio ancora una settimana – prima di entrare nuovamente nel Paese.

La Malesia non richiede alcuna vaccinazione obbligatoria. Epatite A e B sono comunque consigliate, specie se hai intenzione di visitare aree remote, giungla ecc.

Parti per la Malesia con la miglior assicurazione viaggio per rapporto qualità/prezzo presente sul mercato: GlobelinkSafetyWing.

Moneta e telefonia in Malesia

La moneta ufficiale della Malesia è il “ringgit malesiano” (MYR). Per il cambio attuale controlla qui.

Gli atm sono presenti un pò ovunque, a parte a Perhentian Kecil e Tahan Rata (Taman Negara), dove sono assenti. Mentre nell’isola di Tioman l’unico sportello disponibile si trova nel villaggio di Tekek. Nessuna delle banche locali fortunatamente applica una commissione sul prelievo, per cui una vale l’altra. A tal proposito ti suggerisco di leggere questo mio articolo, dove spiego in modo dettagliato come risparmiare sulle commissioni bancarie e con quali carte di pagamento viaggiare: come gestire i soldi in viaggio.

Come sempre ti suggerisco di farti una sim locale una volta giunto in loco. Le compagnie principali sono Umobile, Digi, Celcom e Maxis. Abbastanza simili per efficienza e costi. La connessione è buona nei principali centri abitati. Un pò meno uscendo da quest’ultimi e nelle zone rurali. Mentre alle Perhentian è spesso lacunosa, così come all’interno della foresta del Taman Negara.

Cosa vedere in Malesia

Come vedi dalla mappa, le principali destinazioni turistiche da visitare in un viaggio in Malesia si concentrano sul versante centro-occidentale, che rientrano in quello che può essere definito l’itinerario classico all’interno del Paese. Mentre in quello orientale troviamo alcune località fuori da questo circuito, in linea di massima meno battute.

cosa vedere in Malesia

Kuala Lumpur

Moderna, organizzata, pulita, fotogenica e decisamente più vivibile di altre metropoli asiatiche, la capitale è per molti l’inizio di un viaggio in Malesia.

Una città capace di unire progresso e tradizione, il tutto condito da una ricca multiculturalità frutto della convivenza tra popolazione malese, cinese ed indiana, con le rispettive culture intrecciatesi nel tempo.

Oltre a possedere un’anima “green” nascosta tra alti e lussuosi grattacieli.

Cosa vedere a Kuala Lumpur

A dispetto della parola “metropoli”, Kuala Lumpur in realtà è un centro urbano a misura d’uomo. I principali quartieri/attrazioni sono infatti piuttosto concentrati, tanto da poter essere visitata in buona a parte anche a piedi. In ogni ogni caso la città possiede una metropolitana estremamente efficiente ed economica che permette di muoversi al suo interno in maniera rapida ed agevole.

Di seguito un itinerario di massima per sfruttare al meglio i tuoi giorni a “KL” tenendo come base il quartiere di Chinatown (o comunque le immediate vicinanze), dove ti consiglio di alloggiare per ottimizzare i tempi, data la sua posizione strategica in relazione al resto della città. Ma che puoi seguire tranquillamente anche alloggiando in altre zone.

Majid Jamek, Merdeka Square, National Mosque, Chinatown, Petronas Tower

Il primo giorno potresti partire con la visita alla Majid Jamek, moschea costruita in stile Moghul (tutti i giorni eccetto il venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16, ingresso gratuito).

A pochi passi da qui si trova Merdeka Square, la piazza principale, dove si affacciano molti degli edifici coloniali costruiti dagli inglesi e il caratteristico Palazzo del sultano Abdul Samad.

Prosegui il giro raggiungendo sempre a piedi la National Mosque, un’enorme moschea davvero avveniristica (gratuita).

Torna quindi sui tuoi passi per arrivare sino a Chinatown, con Petaling Street a rappresentarne il fulcro. Il quartiere non è niente di che, per cui non ci sprecherei molto tempo.

Da Chinatown prendi la metro per le Petronas Tower (la fermata è KLCC), simbolo indiscusso di Kuala Lumpur. Con il parco sottostante le torri gemelle come punto ottimale da dove ammirarle, oltre ad essere un polmone verde della città davvero piacevole, incastonato in un contesto scenografico. Ti consiglio di aspettare il calare del sole per vedere le torri tutte illuminate (magari dando un veloce sguardo al vicino villaggio di Kampong Baru nell’attesa), motivo per cui le ho lasciate come tappa finale del primo giorno. Volendo si può acquistare un ticket d’ingresso alle torri (meglio farlo online per evitare inutili code, questo il sito, dove puoi trovare orari e costi), che permette di attraversare il lungo ponte sospeso che le collega e di arrivare in cima all’86esimo piano, con una splendida vista su tutta la città.

Alla sera puoi farti un giro nel quartiere di Bukit Bintang, centro della movida con diversi bar, ristoranti e food-court. Il tutto è abbastanza commerciale e chiassoso.

cosa vedere a Kuala Lumpur
Merdeka Square
Batu Caves, Thean Hou Temple, Little India

Inizia la seconda giornata raggiungendo le Batu Caves, il sito più rinomato dei dintorni della città. Si tratta di alcune caverne racchiuse tra le montagne che custodiscono al loro interno alcuni dei templi indù più sacri al di fuori dell’India. Arrivarci è davvero semplice e rapido. Basta prendere la metro per KL Sentral e da qui un treno KTM Komuter (piattaforma 5, 8 MYR) che conduce direttamente alle grotte. L’intero complesso è totalmente gratuito, a parte le Sri Ramayana Cave (10 MYR) poste subito alla sinistra della statua di Hanuman, il dio scimmia. Essendo meta di pellegrinaggio cerca di evitare week-end o festività particolari, onde evitare di trovare il sito eccessivamente affollato.

Conclusa la visita delle grotte (2 ore scarse sono sufficienti) fai ritorno sempre in metro a KL Sentral (1,60 MYR) e da qui cambia per Bangsar (1,10 MYR), dove una camminata di 20 minuti conduce al Thean Hou Temple, un tempio cinese davvero meritevole, posto in cima ad una collina (ingresso gratuito, dalle 8 alle 22).

Scendi quindi dal tempio per raggiungere a piedi il quartiere di Little India (“Brickfields”), come intuibile un’area della città tipicamente indiana.

cosa vedere a Kuala Lumpur
Batu Caves
Altre cose da vedere a Kuala Lumpur

Avendo un giorno o più a disposizione o provando ad incastrarne alcune nell’arco dei due giorni precedenti (o magari preferendole) puoi considerare la visita di queste attrazioni.

KL Forest Ecopark è una vera e propria giungla all’interno della città, con alcuni semplici percorsi da svolgere ben segnalati, che portano ad attraversare anche alcuni ponti sospesi. Tutto sommato carino, anche se per quanto mi riguarda i 40 MYR del costo d’ingresso sono eccessivi. A pochi passi dall’ingresso del parco si trova la KL Tower (o Menara Tower), una torre da dove si hanno ottime viste sulle Petronas Tower (per orari e prezzi consulta il sito ufficiale). Entrambe le attrazioni possono essere raggiunte anche a piedi da Chinatown o più comodamente prendendo la metro scendendo a Dang Wangi, la fermata più vicina.

Putrajaya è invece un’interessante escursione da fare fuori Kuala Lumpur in giornata. Una città di fondazione dall’architettura alquanto bizzarra, nata allo scopo di combattere il problema del sovrapopolamento della capitale, divenuta nuovo centro amministrativo federale della Malesia. Essendo stata istituita da poco è ancora in fase di sviluppo, con un’estensione del tutto sproporzionata rispetto alla popolazione attuale. Tanto da sembrare una città fantasma durante il week-end, quando i pendolari di rientro a KL lasciano la città semideserta. Un’esperienza che sembrerebbe piuttosto straniante! Qui trovi un articolo approfondito su Putrajaya, compreso come arrivarci da Kuala Lumpur.

Come arrivare a Kuala Lumpur

Essendo l’hub principale della Malesia, la città è ben collegata via terra con tutte le principali destinazioni del Paese. Oltre ad essere connessa via aerea (con tariffe dei voli spesso davvero convenienti) con l’isola di Langkawi e Kotha Baru, la città più vicina a Kuala Besut, porta d’accesso alle Isole Perhentian.

Nel caso arrivassi dall’aeroporto internazionale, ecco le principali soluzioni per raggiungere il centro di Kuala Lumpur da quest ultimo:

  • treno (Livello 1 dell’aeroporto): il metodo più veloce (30 minuti circa), anche se più caro. Puoi scegliere tra il KLIA Ekspres o il KLIA Transit. Costano uguali (circa 55 MYR solo andata), con il primo leggermente più rapido visto che fà meno fermate. Per cui acquista il biglietto per il primo che passa, è indifferente. In ogni caso fermano entrambi a KL Sentral, dove puoi prendere la metro per spostarti verso il tuo quartiere di riferimento;
  • autobus (Ground Floor, Block C): è un’opzione decisamente più economica (15 MYR), ma più lenta (1 ora circa). La linea più utilizzata è quella di Airport Coach, che collega l’aeroporto a KL Sentral, dove poi salire in metro. Oppure, se sei diretto a Chinatown o negli immediati pressi come ti ho consigliato, Star Shuttle offre collegamenti diretti con questo quartiere (stesse tariffe e tempistiche).

Dove dormire a Kuala Lumpur

Step Inn Guest House and Hostel. Probabilmente l’ostello più economico in città, nelle immediate vicinanze di Chinatown. Posizione davvero ottima, a breve distanza da tutte le principali attrazioni e a pochi minuti dalla fermata della metro Majid Jamek. A dispetto di alcune recensioni, l’ostello è più che dignitoso, specie se rapportato al prezzo. In alternativa valuta Mingle Highstreet, però più caro.

cosa vedere in Malesia
Thean Hou Temple

Cameron Highlands

Le Cameron Highlands sono una delle destinazioni più popolari di un viaggio in Malesia. Una regione montagnosa/collinare famosa per le piantagioni di tè, posta sopra i 1000 metri sul livello del mare, perciò con un clima in media più fresco rispetto al resto del Paese. Con Tahan Rata e Brinchang a rappresentare i due insediamenti principali dove trovare il maggior numero di strutture d’alloggio.

Purtroppo turismo ed edilizia scellerati hanno reso gran parte del contesto generale piuttosto artificioso e “poco naturale”, con cemento oltre il dovuto.

In definitiva, se non hai mai visto questo tipo di paesaggi in altre parti del mondo prendila in considerazione, in caso contrario (come il sottoscritto) puoi tranquillamente saltarla. Un paio di persone incontrate durante il viaggio mi hanno confermato di non essermi perso niente di chè. A te la scelta ovviamente.

Cosa vedere e fare alle Cameron Highlands

Come prevedibile la visita alle cosidette “tea plantations” è l’attività principale della zona. Una delle più rinomate è BOH Tea Centre, dove vengono offeri tour guidati all’interno. In ogni caso potrai vedere questo tipo di ambienti semplicemente svolgendo alcuni dei trekking elencati a breve, in modo del tutto gratuito.

Oltre a ciò si possono visitare anche alcuni stabilimenti di fragole e rose, almeno un paio di cascate e, se cerchi storicità/culturalità, il tempio Sam Poh (il quarto più grande della Malesia) può fare al caso tuo.

Tornando a parlare di trekking (per quanto mi riguarda l’unico reale motivo per cui vale la pena spingersi sin qui) esistono diversi percorsi da svolgere, numerati da 1 a 14, nessuno realmente impegnativo e in linea di massima ben segnalati, tracciati inoltre su maps.me che consiglio di scaricare. Perciò fattibili in totale autonomia. Altra nota positiva il fatto che l’inizio di ognuno di essi può essere raggiunto a piedi, quindi senza l’ausilio di mezzi pubblici. O in autostop volendo, pratica comune da queste parti.

Il mio consiglio riguardo la scelta dei trails è quello di puntare sulla combo sentiero 10+6 (circa 4 ore totali), che porta ad attraversare piantagioni di tè per finire in cima al Gunung Jasar, con ottime viste dall’alto. In alternativa, se preferisci un’esperienza maggiormente a contatto con la foresta rispetto alle piantagioni, considera la combo sentiero 7+3+4 (circa 5 ore totali), che porta in cima al Gunung Berembun. La vista dall’alto di quest ultimo è però meno bella di quella del Gunung Jasar.

cosa vedere nelle Cameron Highlands
Paesaggi nelle Cameron Highlands

Come arrivare alle Cameron Highlands

Ci sono frequenti collegamenti diretti in bus da Kuala Lumpur (5 ore), i quali partono dal Terminal TBS della capitale.

Da Kuala Tahan (Taman Negara) ci sono collegamenti via Jerantut.

Arrivando da George Town hai due possibilità: al terminal della città bus 401 o 303 per Sungai Nibong (30 minuti, 52 MYR), da qui altro bus per Tahan Rata. Oppure prendi un traghetto per Butterworth (30 minuti) e da qui bus per Tahan Rata.

cosa vedere in Malesia
Trekking nelle Cameron Highlands

Ipoh

Ipoh è una meta fuori dai classici circuiti di un viaggio in Malesia. Può essere considerata una sorta di Georgetown meno famosa e turistica, avendo diversi tratti in comune con quest’ultima. Anche qui parliamo infatti di una cittadina coloniale con diversa street art e localini dai tratti per lo più hipster.

Può essere un’ottima tappa intermedia per spezzare il viaggio dalle Cameron Highlands a Penang (Georgetown) o viceversa.

Cosa vedere a Ipoh

La città è davvero compatta, tanto da poter essere esplorata tranquillamente a piedi. Se non si ha intenzione di fare qualche escursione nei dintorni, un giorno a Ipoh è più che sufficiente.

Inizia la visita perdendoti tra le stradine della parte vecchia. Qui, nel raggio di pochi metri, trovi il Kong Heng Flea Market, un piccolo ed estroso bazar di artigianato (aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17) e alcune caratteristiche vie dove trovare della street art, tra cui: Cuncubine Lane, Wife Lane e Market Lane.

Merita una visita anche l’area che si sviluppa al di là del ponte, in particolare Mural Art’s Lane dove, oltre ad altri murales, si trova anche una moschea.

Infine, fatti una passeggiata anche per il quartiere indiano di Little India.

Per una gita fuori porta, a 10 minuti di strada, considera il Sam Poh Tong Cave Temple, tempio buddista cinese costruito nella roccia calcarea e/o il vicino Mirror Lake (4 MYR). Per arrivare in entrambi paga una corsa a/r con Grab concordando il prezzo anche per farti aspettare.

cosa vedere a ipoh
Per le vie di Ipoh

Come arrivare ad Ipoh

Da Kuala Lumpur (TBS Terminal) ci sono diversi bus diretti (circa 2/3 ore), così come un paio dalle Cameron Highlands (Tahan Rata, 2 ore e mezza/3).

Arrivando da George Town hai due possibilità: al terminal della città bus 401 o 303 per Sungai Nibong (30 minuti, 52 MYR), da qui altro bus per Ipoh. Oppure prendi un traghetto per Butterworth (30 minuti) e da qui bus per Ipoh. Sono circa 2 ore di viaggio.

N.B.: da qualsiasi parte arriverai, i bus fermano alla stazione Ipoh Amanjaya, distante 20-30 minuti di macchina dal centro città. Per raggiungere quest ultimo serviti dei bus-navetta presenti o, nel caso arrivassi tardi, di Grab o taxi.

Dove dormire ad Ipoh

City Hostel Ipoh, stanze private a buon prezzo. Non una gran atmosfera, ma per una-due notti va più che bene.

cosa vedere in Malesia

Ipoh

Penang (Georgetown)

Georgetown è la capitale dello stato di Penang, situato a nord-ovest della Malesia. Una delle destinazioni del Paese favorite da viaggiatori zaino in spalla.

Una località dalle forti influenze non solo malesi, ma anche cinesi ed indiane, in un “melting pot” culturale decisamente interessante. Il tutto racchiuso in un centro coloniale dichiarato Patrimonio Unesco, retaggio della dominazione portoghese, olandese e britannica, che si susseguirono nell’amministrazione della città prima della sua indipendenza.

Cosa vedere a Georgetown

Anche in questo caso parliamo di una realtà esplorabile tranquillamente a piedi.

La migliore cosa da fare è perdersi tra le stradine del centro strorico, ammirando il suo aspetto coloniale, angoli pittoreschi e andando alla ricerca dell’arte urbana presente, compresi i numerosi graffiti. In tal senso cerca le vie Muntri Street, Weld Quay, Jalang Penang, Armenian Street e Leith Street. In quest’ultima si trova anche uno degli edifici coloniali più rappresentativi, il Cheong Fatt Tze Mansion (o Blue Mansion), abitazione signorile visitabile anche all’interno (chiude alle 16).

Alla fine di Chulia Street’s trovi invece il “Clan Jetties“, in pratica uno dei diversi pontili controllati in passato da un determinato clan, da cui il nome. Chulia Street’s è anche una delle zone più popolari per gli amanti dello street food. Per quanto riguarda la vita notturna Love Lane è la zona più movimentata.

In ultima, fai un salto al Antarabangsa Enterprise, posticino super “local” e alla buona dove bere un paio di fresche birre a basso costo. Caratteristico! Per un locale più ricercato in un ambiente giovanile consiglio invece il Good Friends Club. Ottimi cocktails.

cosa vedere a Gerogetown
Street art a Georgetown
Tempio Kek Lok Si

Quello che è il più grande tempio buddista della Malesia si trova poco fuori città, per la precisione ad Ayer Hitam e vale sicuramente una visita. Raggiungibile in mezz’ora scarsa dal centro prendendo il bus 201 o 203 (2 MYR).

Il sito, totalmente gratuito, è formato da varie strutture, tra cui la più alta pagoda presente in Malesia (l’unica a pagamento, 2 MYR), da cui si hanno viste spettacolari sull’intero complesso e la città dall’alto dei suoi 7 livelli. Alle spalle del tempio, facilmente raggiugibile con una breve camminata che conduce al punto più alto della collina, si trova invece un’ enorme statua raffigurante la divinità buddista “Kuan Yin” (visitabile dalle 8.30 alle 17.30). Il tutto ti porterà via un paio d’ore.

cosa vedere a Georgetown
Kek Lok Si Temple
Penang Hill

Questa collina che domina la città può essere raggiunta dal centro con il bus numero 204. Una volta qui si può salire sulla cima con un breve percorso di trekking che inizia in questo punto o più comodamente con una funivia in soli 5 minuti (30 MYR a/r). Con delle ottime viste su Georgetown dall’alto.

Trovandosi vicino al Kek Lok Si Temple menzionato sopra (circa 25 minuti a piedi), potresti pensare di abbinare queste due attrazioni nella stessa giornata volendo. Qualora fossi già stato al tempio, non sò però quanto effettivamente valga la pena salire sino a Penang Hill, in quanto la vista dall’alto è sostanzialmente simile.

Come arrivare a Georgetown

Da qualunque parte della Malesia arriverai, verosimilmente Kuala Lumpur, Ipoh, Cameron Highlands o Kuala Besut (porta d’accesso alle Isole Perhentian) avrai due possibilità: raggiungere Butterworth e da qui prendere un traghetto per la città (30 minuti, 1,20 MYR, con l’ultimo che salpa alle 20.30) o, in alternativa, arrivare sino a Sungai Nibong e da qui prendere un bus per Georgetown (30 minuti, 2 MYR).

Dove dormire a Georgetown

Dou Houz Georgetown, ottimo ostello tranquillo e confortevole. Tra l’altro a due passi dalla fermata da cui puoi prendere il bus per il Kek Lok Si Temple.

cosa vedere a Georgetown
Vista sulla città dal Kek Lok Si Temple

Langkawi

Langkawi è un arcipelago di 99 isole a poche ore di traghetto da Penang nel mare andamano, vicino al confine con la Thailandia, tanto da condividere alcuni tratti in comune con quest’ultima.

Si tratta indubbiamente di una delle destinazioni più popolari della Malesia, nonchè l’isola più sviluppata e turistica del Paese, con tutte le comodità del caso.

Famosa, oltre per le sue belle spiagge dal mare cristallino, per i numerosi negozi duty free presenti.

Cosa vedere e fare a Langkawi

Nonostante le modeste dimensioni, il modo migliore per scoprire l’isola è in sella ad uno scooter, anche perchè il trasporto pubblico non è certamente dei migliori.

Il centro nevralgico è la città di Kuah, che ospita il porto che collega Langkawi alla terraferma. Qui puoi visitare la Masjid Al-Hana, una moschea dalle cupole dorate, il parco naturale CHOGM e prendere una barca verso Dayang Bunting, una delle 4 isole abitate dell’arcipelago, con il suo caratteristico lago dalle verdi acque. È inoltre possibile organizzare un’escursione per il Parco Marino di Pulau Payar, ottimo per immersioni e snorkeling.

Tra le spiagge Pantai Cenang è la principale. Niente di così eclatante, in più molto affollata e movimentata. Per spiagge migliori e più appartate cerca a nord Tanjiung Rhu, Pasir Tengkorak e la spiaggia nera di Pantai Pasir Hitam. Mentre a sud Pantai Tengah.

Una delle attività più popolari è la salita al Gunung Mat Cincang, la vetta più alta dell’isola, dove si trova il scenografico Sky Bridge, un lungo ponte sospeso posto a 660 metri sul livello del mare che offre viste spettacolari sul paesaggio circostante. Per raggiungerlo basta prendere la funivia che porta ad una stazione intermedia e da qui proseguire con un ulteriore ascensore o camminare per altri dieci minuti circa. Il tutto però non è esattamente economico, aspettati di pagare più di 50 MYR.

Telaga Tujih (Seven Wells) è invece una cascata raggiungibile tramite un breve sentiero (dieci minuti a piedi) che passa attraverso la foresta. Il parcheggio da dove ha inizio l’escursione si trova a meno di 1km da quello della funivia che porta allo Sky Bridge, perciò le due attrazioni sono facilmente abbinabili assieme.

cosa vedere a Langkawi
Spiagge a Langkawi

Come arrivare a Langkawi

Da Penang (Georgetown) ci sono diversi traghetti giornalieri (circa 3 ore). L’isola è inoltre servita da un aeroporto internazionale con collegamenti da e verso Kuala Lumpur (con tariffe spesso vantaggiose), oltre che con Singapore ed altre destinazioni turistiche della Thailandia.

Sempre dalla Thailandia ci sono collegamenti in traghetto con l’isola di Koh Lipe e Satun (consulta questo sito per orari e tariffe).

cosa vedere in Malesia
Langkawi Sky Bridge

Isole Perhentian

Le Isole Perhentian sono un altro arcipelago di isole paradisiache della Malesia sempre vicine al confine thailandese, però sul versante opposto rispetto le Langkawi, quindi lungo la costa nord-est. Al contrario di quest’ultime sono ancora poco sviluppate e non intaccate dal turismo di massa. Per cui più selvagge e spartane. Dall’atmosfera rilassata. Rinomate per essere tra i migliori siti al mondo per diving e snorkeling.

Le due isole principali sono la più grande Pulau Perhentian Besar e la più piccola Pulau Pehrentian Kecil. La prima è più per famiglie, mentre la seconda più per viaggiatori.

Avendo scelto Kecil, in questa guida mi limiterò a parlare esclusivamente di quest’ultima.

N.B.: sull’isola la connessione wi-fi non è certo tra le migliori. Inoltre buona parte delle strutture, specie quelle più economiche, non offrono questo servizio. Con mancanza di corrente in alcune ore del giorno. Se sono due servizi di cui non puoi/vuoi fare a meno, dovrai per forza di cose spendere qualcosa in più. Ricorda inoltre che non ci sono atm, per cui procurati il contante prima di arrivare!

Cosa vedere e fare a Pulau Perhentian Kecil

Viste le dimensioni, l’isola può essere esplorata sostanzialmente a piedi avendo voglia di camminare un pò. In ogni caso ci sono diversi “taxi boat” che raggiungono i punti che a breve andrò ad elencare. I prezzi per questo servizio variano ovviamente in base alla distanza da coprire, per un minimo di due persone. Se sei da solo, quindi, dovrai pagare il doppio.

Come detto, snorkeling e diving sono le attività che vanno per la maggiore. Riguardo quest ultimo punto sappi che l’isola è uno dei luoghi più economici al mondo, assieme a Thailandia e Bay Islands in Honduras, non solo per conseguire il certificato per le immersioni, ma per quest’ultime in generale qualora ne fossi già in possesso. Con diversi “dive centre” presenti.

Qualora non fossi interessato ad esplorare i fondali marini/conseguire l’attestato, ci sono comunque altre situazioni che possono tenerti impegnato su più giorni, compresi alcuni trekking. Oltre ovviamente al semplice rilassarsi.

Le spiagge

Coral Bay e Long Beach sono le due spiagge principali, dove sono dislocati la maggior parte degli alloggi. Oltre a qualche ristorante/bar. Il tutto in linea con il contesto generale, ossia semplice e basilare. Con un paio di strutture più “di livello”. Sono collegate tra loro attraverso un breve sentiero all’interno della foresta, percorribile in 10 minuti di camminata. Per cui è facile spostarsi da una all’altra. Sono piuttosto simili, Long Beach è un pò più selvaggia e con un mare più mosso.

A nord dell’isola troviamo Landing Beach/Adam & Eve Beach (una bella spiaggia isolata in cui probabilmente non troverai anima viva), Romantic Beach, D’Lagoon e Turtle Beach. Tali spiagge si raggiungono passando per il belvedere descritto qui sotto (Windmill Scenic Spot), a parte Romantic Beach raggiungibile solo in barca.

cosa vedere a Perhentian Kecil
Coral Bay
Windmill Scenic Spot

Si tratta di un punto panoramico in cima ad una collina da cui si ha una vista spettacolare sulla baia. Raggiungibile con un poco impegnativo trekking di 15-20 minuti. Il sentiero parte da Long Beach, esattamente dietro al ristorante Panorama Kitchen. Come accennato prima, questo belvedere è il crocevia per raggiungere alcune delle spiagge poste a nord dell’isola.

cosa vedere a Perhentian Kecil
Windmill Scenic Spot
Fisherman Village

Un altro percorso di trekking porta a visitare questo villaggio di pescatori. Decisamente autentico e con un’atmosfera molto intima. Alla fine del villaggio è presente anche una moderna e scenografica moschea posta sopra l’acqua.

Il sentiero parte alla fine di Coral Beach, per poi attraversare la foresta. È davvero piacevole e semplice (tutto in piano, circa 40-45 minuti), nonostante non sempre ben tenuto. Lungo il percorso si incontrano anche alcune spiagge nascoste come Rainforest Beach, Mira Beach e Petani Beach. Ognuna dotata di qualche struttura in cui alloggiare, per cui prendile in considerazione qualora cercassi qualche spiaggia più appartata rispetto alle due principali.

cosa vedere alle Perhentian
Fisherman village moschea

Per concludere, vengono organizzati tour nell’isola che portano alla scoperta di tre ottimi punti in cui fare snorkeling al costo di circa 30 MYR: Turtle Point, Shark Point e Coral Point, in cui avvistare tartarughe, squali e ammirare la barriera corallina. Punti che in ogni caso puoi raggiungere in autonomia attraverso uno dei numerosi “taxi boat”, noleggiandoti l’attrezzatura per conto tuo.

Come arrivare alle Isole Perhentian

Il crocevia per le isole è la città di Kuala Besut, dal cui molo partono le imbarcazioni dirette appunto alle Perhentian (ricordo che c’è da pagare una tassa di 30 MYR per la conservazione del parco marino direttamente al porto).

Da Kuala Lumpur ci sono bus diretti sia diurni che notturni, circa 9 ore.

Idem da Penang (Georgetown), sempre 9 ore circa, ma con partenza da Sungai Nibong. Per arrivare a Sungai Nibong da Georgetown prendi il bus 401 o 303 al terminal della città (30 minuti, 2 MYR).

Dalle Cameron Highlands ci sono minibus che coprono la tratta in circa 5 ore. Per quanto riguarda gli autobus sembrerebbe non essercene, almeno online. Per cui ti consiglio di informarti meglio una volta sul posto, dove probabilmente ne troverai.

N.B.: sappi che il primo ferry per le isole salpa alle 8, mentre l’ultimo alle 17. Arrivando da Kuala Lumpur o Penang (Georgetown) quasi certamente non farai in tempo, anche prendendo il primo bus in partenza da queste due città (9.30 e 9). In sostanza, se vuoi essere certo di prendere il ferry in giornata da KL o Georgetown dovrai inevitabilmente optare per un bus notturno per Kuala Besut. Se per qualsiasi motivo devi passare la notte a Kuala Besut ti consiglio questa struttura: IZ Budget, a due passi dalla stazione dei bus e a breve distanza dal molo, con stanze private economiche; altro “plus” il fatto di poter comprare il biglietto a/r per le isole direttamente da loro allo stesso prezzo che pagheresti al porto (70 MYR), con data di ritorno aperta.

Dove dormire a Pulau Perhentian Kecil

La scelta in cui alloggiare è più ampia di quanto mostrato dai vari siti di prenotazione, comprese alcune strutture economiche e campeggi totalmente assenti in quest ultimi. Per cui potresti semplicemente farti un giro una volta sul posto e scegliere quella che fà al caso tuo.

Panorama Chalet (Long Beach) è una di quelle più a basso costo, con anche letti in dormitorio (35 MYR trattando un pò). È abbastanza spartana e basica, ma per il prezzo tutto sommato ci stà. Non dispone di connessione wi-fi e la corrente non sempre funziona.

Se cerchi qualcosa di più confortevole con corrente/connessione 24 su 24, Tropicana Inn o Tivoli Hostel (stessa gestione) sono una buona soluzione come qualità/prezzo.

cosa vedere in Malesia
Landing Beach

Taman Negara

Il più grande Parco Nazionale della Malesia Peninsulare (con una superficie di oltre 4000 km quadrati) è una delle foreste pluviali più antiche del mondo, con un’età stimata attorno ai 130 milioni di anni. Ricca di flora e fauna.

Con il villaggio di Kuala Tahan, posto letteralmente alle porte del Parco, a rappresentare la base per andarne alla scoperta.

Cosa vedere e fare al Taman Negara

Kuala Tahan è un abitato davvero minuscolo, con alcuni ristorantini alla buona, un paio di minimarket e agenzie, oltre ad un ufficio informazioni. Non sono presenti sportelli atm, per cui procurati il contante in anticipo!

Dal villaggio si possono organizzare diverse escursioni (sia in autonomia che guidate) all’interno della foresta, adatte ad ogni tipo di esigenza/forma fisica. Da semplici camminate fino a percorsi di svariate ore per finire a trekking di più giorni. Oltre a delle escursioni in barca che portano a visitare alcuni punti salienti.

I sentieri partono tutti dal centro visitatori, raggiungibile in pochi secondi dal villaggio attraversando il fiume con le barche che fanno frequentemente spola tra i due, ad un costo davvero irrisorio (2 MYR). L’ingresso al Parco costa invece 1 MYR, con un supplemento di 5 MYR nel caso si voglia entrare con la macchina fotografica. Si paga una volta sola ed è valido quindi per i restanti giorni (conserva il biglietto).

Taman Negara Trekking

Con la premessa che i sentieri sono segnalati ottimamente e quindi la possibilità di perdersi è da escludersi, bisogna chiarire alcuni punti.

Come vedi dalla mappa qui sotto, gli unici trekking fattibili in autonomia sono quelli segnati in verde (diciamo meno di 4 ore). Per tutti gli altri, quindi arancione (dalle 4 ore in sù) e rosso (su più giorni) è richiesta una guida.

A titolo informativo: non voglio assumermi nessun tipo di responsabilità, ma almeno quelli segnati in arancione credo che in realtà si possano fare anche da soli. Io infatti sono arrivato in prossimità del punto 18 (Lata Berkoh), senza nessun tipo di problema o pericolo, nonostante sia fuori dall’area circoscritta segnata in verde. Detto questo, ricorda che si tratta comunque di una foresta remota abitata da animali selvatici, anche se onestamente non ho visto nessun tipo di animale potenzialmente pericoloso, anzi.

cosa vedere in Malesia
Mappa Taman Negara

Alla luce di quanto detto, senza sbattersi tanto e pagare guide per niente, consiglio di fare quanto segue: limitarsi ai soli percorsi 2 (Lobok Simpon, 15 minuti), 3 (Bumbun Tahan, 15 minuti), 4 (Canopy Walkway, un lungo ponte sospeso, 5 MYR per attraversarlo, chiuso il venerdì e dalle 15 di ogni giorno) e 5 (Bukit Teresek, un punto panoramico dove ammirare la maestosità della foresta, 45 minuti circa). Potresti abbinare il tutto nell’arco della stessa giornata volendo, seguendo questa successione (o al contrario): Bukit Teresek, Canopy Walkway, Bumbun Tahan e infine Lobok Simpon.

Per un tour guidato, invece, consiglio quello di 7 ore che porta alla scoperta di alcuni punti di interesse all’interno della foresta, ad un prezzo tutto sommato onesto (150 MYR). Informati a riguardo una volta giunto in loco.

Per un’esperienza su più giorni in cui addentrarsi veramente nel cuore della foresta, Gunung Tahan (27), Four Step Waterfall (28), Keniam Trail e Tenor Trail sono i principali.

Per altre attività da svolgere nel Taman Negara puoi consultare questo articolo (in inglese).

Come arrivare al Taman Negara

Il crocevia per il Taman Negara è la città di Jerantut, dalla cui stazione partono i bus per Kuala Tahan (1 ora circa). L’ultimo dovrebbe essere alle 15. Nel caso lo perdessi ci sono comunque minivan per il villaggio (30 MYR).

Da Kuala Lumpur ci sono bus diretti a Jerantut in partenza sia dal terminal TBS che da quello di Pekeliling.

Dalle Cameron Highlands c’è un minivan diretto della compagnia “Unititi Express” con partenza alle 8 di mattina (meglio prenotare in anticipo).

Da Penang, precisamente Butterworth Station, “Kuala Tahan Express” offre un collegamento diretto alle 23 (10 ore). In alternativa torna a Kuala Lumpur e da lì cambia per Jerantut.

Da Kuala Besut (Isole Perhentian) c’è un minivan diretto della compagnia “NKS Travel” con partenza alle 9 da Kuala Besut Jetty (prenota in anticipo). Va da sè che, arrivando dalle isole, dovrai prendere il ferry delle 8 per arrivare in tempo. In alternativa, dal terminal degli autobus della città, prendi un minivan per Jerteh (30 minuti, 4 MYR) e da qui un bus per Kuala Terengganu (2 ore e mezza, 11 MYR) o Kuantan (4 ore). Da una delle due, in cui con ogni probabilità dovrai passare la notte, altro bus per Jerantut.

Dove dormire nel Taman Negara

Mahseer Hostel, sia stanze private che letti in dormitorio. Proprio in parte al fiume. In alternativa Agosto Taman Negara Hostel.

cosa vedere in Malesia
Lobok Simpon

Malacca (Melaka)

Trovandosi a metà strada tra Kuala Lumpur e Singapore, questa cittadina portuale è usata spesso com tappa intermedia per spezzare il viaggio tra le due località appena menzionate. Con un centro storico dichiarato Patrimonio Unesco.

Al contrario di molti altri, personalmente Malacca non mi ha detto granchè, anche se l’amtosfera generale resta comunque gradevole.

Data la vicinanza e le dimensioni ridotte, potrebbe essere visitata anche in giornata da KL (specie se hai poco tempo a disposizione o non prosegui il tuo viaggio verso Singapore), nonostante un paio di giorni siano preferibili dato che, come vedrai a breve, oltre al centro ci sono almeno un paio di attrazioni da vedere nelle immediate vicinanze di quest ultimo (comunque niente di imperdibile).

Cosa vedere a Malacca

La città non è particolarmente ricca di attrazioni ed è piuttosto compatta. Tanto da poter essere esplorata facilmente a piedi.

Il fulcro cittadino ruota attorno a Red Square (Dutch Square), dove si affacciano alcuni degli edifici più emblematici come la Chiesa di Cristo, lo Stadthuys, la Torre dell’Orologio e, posta in cima al colle sovrastante la piazza, la Chiesa di San Paolo. Dall’altro lato del colle si trova invece la Porta de Santiago (A Famosa), uno dei resti della fortezza portoghese costruita nel XVI sec.

Adiacente la piazza, si sviluppa la zona del lungofiume, dove trovare vari esempi di street art e localini davvero carini che si affacciano sul corso d’acqua e nelle immediate vie interne, come ad esempio lungo Jalan Kampung Pantai. L’intera area è particolarmente suggestiva alla sera, quando è illuminata da luci soffuse.

Altri luoghi di interesse sono il Cheng Hoon Teng (il tempio cinese più antico della Malesia), il tempio indù Sry Poyatha Vinayagar e la moschea Kampung Kling, tutti situati lungo la medesima via e ad ingresso gratuito. Se ti interessa qualche museo, Sultanate Palace può fare al caso tuo.

Infine a Jonker Street, una delle arterie principali, dal venerdì alla domenica (18-24 l’orario) si tiene il mercato notturno che anima la città, con bancarelle d’artigianato, antiquariato e street food.

Tra i siti d’interesse appena fuori dal centro di cui accennavo all’inizio (comunque raggiungibili a piedi e abbinabili tra loro), troviamo il cimitero cinese (con alcune tombe risalenti alla dinastia Ming) e Villa Sentosa (ingresso gratuito, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30), un esempio di casa tradizionale malese all’interno di Kampung Morten, minuscolo quartiere della città dove il tempo sembra essersi fermato.

Mentre Masjid Selat Melaka è una moschea galleggiante costruita su un’isola artificiale, molto scenografica alla sera quando è tutta illuminata e cambia colore. Consiglio di raggiungerla quindi in questa fascia oraria (comunque prima delle 20, orario di chiusura). Trovandosi ad un’ora di distanza a piedi dal centro, conviene pagare una corsa con Grab contrattando il prezzo a/r più attesa con l’autista (personalmente ho pagato 22 MYR).

cosa vedere a Malacca
Malacca centro storico

Come arrivare a Malacca

Da Kuala Lumpur, terminal TBS, ci sono frequenti bus diretti (3 ore circa). Mentre da Mersing (Tioman Island) ci sono solo un paio di corse al giorno, in genere una di prima mattina e una nel primo o tardo pomeriggio (circa 4 ore e mezza). In alternativa, da Mersing prendi un bus per Kluang o Batu Pahat, con cambio per Malacca in una delle due.

Da Singapore la soluzione più pratica ed economica è in autobus. A questa pagina trovi tutto il processo spiegato nel dettaglio (in inglese).

Dove dormire a Malacca

Ola Lavanderia Hostel, ottimo ostello a due passi dalle principali attrazioni.

cosa vedere in Malesia
Masjid Selat Melaka

Isola di Tioman

Quella che con ogni probabilità è stata la mia destinazione preferita in Malesia, si trova a largo della costa sud-est del Paese, all’interno del Mersing Marine Park, non molto distante dal confine con Singapore. Per questo usata come località vacanziera o comunque per brevi soggiorni dagli abitanti della città-stato. Il resto del turismo è in prevalenza locale.

Si tratta di un’isola paradisiaca ancora poco battuta e sviluppata, decisamente selvaggia essendo circondata in buona parte da una foresta davvero fitta e rigogliosa nonchè, al pari delle Perhentian, tra i migliori siti al mondo per immersioni e snorkeling.

Formata da 7 villaggi principali: Mukut, Genting, Paya, Tekek, Juara, AirBatang, Salang, tutti caratterizzati da un contesto per lo più semplice al pari delle strutture d’alloggio (anche se non manca qualche struttura più “di livello”), atmosfera rilassata in ambienti circoscritti girabili facilmente a piedi.

N.B.: la connessione wi-fi è nettamente migliore rispetto alle Perhentian. L’unico sportello ATM presente si trova a Tekek. In ogni caso io mi procurerei il contante in anticipo prima di arrivare sull’isola.

Cosa vedere e fare a Tioman

L’isola non è esattamente piccola, anzi. Inoltre buona parte dei villaggi sono separati dalla foresta. Per cui muoversi all’interno non è proprio così agevole. In pratica l’unica strada pavimentata percorribile con qualche mezzo è quella che unisce i villaggi di Air Batang, Tekek e Juara. Il raggio d’azione per muoversi in bici/scooter/pick up taxi resta quindi limitato a quest’area. Il resto dell’atollo è raggiungibile solo a piedi (con distanze non sempre brevi) o tramite “taxi boat”, non proprio economici. I prezzi per questo servizio variano ovviamente in base alla distanza da coprire, per un minimo di due persone. Se sei da solo, quindi, dovrai pagare il doppio.

Sintetizzando: scegli Air Batang/Tekek per posizione/logistica e se viaggi a basso costo. Da qui potrai esplorare almeno una parte dell’isola anche solamente a piedi volendo, senza necessariamente utilizzare mezzi di trasporto. Mukut, Juara e Salang, essendo villagi più isolati, sono consigliati per chi è a Tioman principalmente per rilassarsi o comunque non ha grosso interesse nel girare l’isola. Genting, diciamo, è una via di mezzo e può essere una buona soluzione specie per chi desidera visitare il villaggio di Mukut. Ultima alternativa quella di sostare un paio di notti in qualche villaggio più appartato per poi spostarsi in uno di più centrale.

Qui sotto trovi una breve descrizione dei villaggi principali con le cose da vedere e fare in ognuno di essi. Per non ripetermi ogni volta, snorkeling e diving sono le attività che vanno per la maggiore in tutti i villaggi, con la possibilità di conseguire il brevetto per le immersioni a prezzi davvero vantaggiosi. Seguite dal trekking e dalla classica “vita da spiaggia”. Oltre alle soluzioni che ti indicherò, come detto nulla ti vieta di spostarti tra i vari villaggi con i “taxi boat” (budget permettendo).

Tekek e Air Batang (ABC)

Situati lungo la costa ovest, sono due villaggi adiacenti, trovandosi a soli 30 minuti di distanza a piedi l’uno dall’altro (in ogni caso potrai muoverti in bici o scooter). Tekek è il centro principale dell’isola, relativamente più sviluppato, mentre Air Batang è un tipico villaggio locale scelto, in linea di massima, da viaggiatori zaino in spalla in quanto gli alloggi qui sono tra i più economici.

La camminata tra i due villaggi è davvero piacevole, con diversi punti dove fare snorkeling (puoi noleggiare l’attrezzatura per soli 10 MYR se vuoi farlo in autonomia), in particolare appena sotto la passerella in cemento che li collega (acqua incredibilmente cristallina) o davanti alla statua a forma di delfino.

Da Air Batang, esattamente in questo punto, parte un trekking all’interno della foresta che porta a visitare in sequenza: Panuba (15 minuti), Monkey Beach (45 minuti), Monkey Bay (1 ora) e infine il villaggio di Salang (3 ore). L’intero percorso non sempre è ben tenuto e agevole, oltre che relativamente segnalato. In ogni caso è abbastanza facile da seguire. Nel caso ti perdessi, basta orientarsi seguendo i tubi dell’elettricità presenti. Non perdertelo, arrivando almeno sino a Monkey Bay. Le spiagge sono piuttosto carine e, escluso Salang, quasi sicuramente non troverai anima viva.

Da Air Batang/Tekek puoi raggiungere sempre a piedi i villaggi di Juara e Genting, come descritto appena più sotto.

Infine, per immersioni/attestato, B&J Diving Centre ad Air Batang è un’ottima scelta. Ma ci sono almeno un paio di diving centre anche a Tekek, sicuramente altrettanto validi.

cosa vedere a Tioman
Air Batang
Salang

Parliamo di uno dei villaggi più appartati, posto sempre nella parte settentrionale dell’isola, poco più a nord di Air Batang, anche in questo caso tra i preferiti dai viaggiatori, grazie anche alla presenza di una delle migliori spiagge dell’isola.

Da Salang puoi compiere il medesimo trekking descritto sopra per Air Batang, ovviamente al contrario, visitando in sequenza: Monkey Bay, Monkey Beach, Panuba e la stessa Air Batang/Tekek.

cosa vedere a Tioman
Salang
Juara

Juara è l’unico villaggio a trovarsi sul lato est dell’isola. È davvero carino ed intimo, grazie anche alla sua posizione isolata. Con una bella spiaggia, tra i migliori spot per surfare.

Il villaggio è raggiungibile esclusivamente da Tekek attraverso un trekking di circa 7 km che inizia in questo punto, tutto su strada asfaltata (quella citata all’inizio), la quale passa per la foresta, completabile in circa 3 ore (solo andata), con alcune salite non proprio leggere. Ma fattibile da chiunque in discreta forma. In alternativa, nel caso non volessi camminare, puoi arrivarci da Tekek noleggiando uno scooter (70 MYR) o pagando uno dei pick up taxi che trovi in loco (70 MYR solo andata trattando un pò). Ultima soluzione, iniziare ad incamminarti per poi provare a fare autostop. Quello che ho finito col fare io. Stai pur certo che i pochi mezzi diretti in quella direzione vanno di sicuro a Juara e difficilmente ti negheranno un passaggio.

Ovviamente quanto scritto è valido anche facendo il percorso al contrario, ossia Juara-Tekek.

cosa vedere a Tioman
Juara
Genting

Situato a sud dell’isola, si tratta di uno dei villaggi “più grandi” assieme a Tekek. Mare e spiaggia non sono certo tra i migliori, anche se il villaggio ha comunque un suo fascino visto che la vita qui è ancora molto simile a quella di diversi anni fa, prima dell’arrivo del turismo a Tioman. Vale a dire tipicamente da pescatori.

Da Genting è possibile raggiungere a piedi il villaggio di Nipah (2 km a sud), con l’omonima spiaggia considerata una delle più belle in assoluto. Altri due trekking conducono rispettivamente al villaggio di Paya e, come detto, a Tekek.

Infine, Genting è il crocevia per il villaggio di Mukut, sia tramite taxi boat che con un percorso di trekking all’interno della giungla (circa 1 ora).

cosa vedere a Tioman
Genting
Mukut

Uno dei villaggi più remoti presenti a Tioman (sud dell’isola) per questo poco cambiato nel corso del tempo. Incastonato in uno scenario davvero suggestivo, dominato dai picchi gemelli del Gunung Semukut, conosciuto anche come “Dragon Horns”, che rendono il villaggio uno dei più spettacolari in assoluto dell’isola.

Proprio l’ascesa al monte è una delle attività più avventurose da svolgere partendo da Mukut. Il trekking porta in 2-3 ore ad un punto panoramico intermedio (media difficoltà), da cui è possibile salire ulteriormente sino alla cima tramite arrampicata su roccia. Va da sè che per quest ultimo tratto è necessaria una certa esperienza, oltre ovviamente all’attrezzatura adatta. Non sono nemmeno certo possa essere svolta senza una guida, perciò informati una volta sul posto nel caso.

Asah Waterfall, invece, sembrerebbe essere la cascata più impressionante dell’isola, raggiungibile da Mukut con un trekking di un paio d’ore in mezzo alla giungla.

N.B.: oltre che da Genting, ora è possibile arrivare a Mukut direttamente da Mersing grazie al nuovo servizio messo a disposizione da Cataferry. Per cui prendi in considerazione questa possibilità se interessato.

cosa vedere a Tioman
Mukut

Per concludere questa sessione, sappi che da qualsiasi villaggio vengono offerti tour che portano alla scoperta di altre isole minori del Mersing National Park, tra cui Coral Island, ottima per lo snorkeling.

Come arrivare a Tioman

Da qualsiasi parte ti troverai in Malesia, verosimilmente Kuala Lumpur, Malacca o Kuala Tahan (Taman Negara) dovrai raggiungere Mersing, crocevia per l’isola.

Da Kuala Lumpur ci sono diversi bus giornalieri diretti che partono dalla stazione TBS (circa 6 ore). Da Malacca invece ci sono solo un paio di collegamenti diretti alla mattina, uno verso le 6.30 e uno verso le 12.45. In alternativa da Malacca prendi un bus per Batu Pahat o Kluang e da una di queste due cambia per Mersing. Infine da Kuala Tahan (Taman Negara) l’unica soluzione è raggiungere Jerantut e da qui cambiare per Kuantan da cui ci sono partenze frequenti verso Mersing. Oppure, sempre via Jerantut, andare a Kuala Lumpur con cambio per Mersing.

Una volta al terminal di Mersing, il porto (e rispettivo ufficio dove comprare il biglietto), si trova poco distante (circa 15 minuti a piedi). Due le compagnie che coprono la tratta Mersing-Tioman: Bluewater e Cataferry (consiglio la prima). Per conoscere orari e tariffe (e nel caso prenotare il biglietto online qualora non volessi farlo direttamente sul posto) clicca nelle apposite voci linkate.

Il viaggio via nave dura circa 1 ora e mezza/2 in base al villaggio scelto. A tal proposito questa l’esatta successione delle fermate: Genting, Paya, Tekek (dove devi scendere se intendi raggiungere Juara), Air Batang e Salang (quest’ultima raggiungibile solo con Bluewater). Come detto, Cataferry offre un servizio aggiuntivo anche per il villaggio di Mukut.

Se per qualsiasi ragione dovessi dormire una notte a Mersing (probabile), consiglio Myra Hotel Mersing (ottime stanze private ad un prezzo ragionevole) o per qualcosa di più economico Zeedam Backpackers (io ci sono passato due volte trovandolo sempre chiuso, nonostante l’ostello sia comuque ancora in attività).

Dove dormire a Tioman

Personalmente ho scelto come base Air Batang dormendo al My Friend’s People, bungalow in legno molto basici e spartani a due passi letteralmente dalla spiaggia in un’area deliziosa del villaggio ancora più “local” della restante. Il proprietario è una persona fantastica. Trattando un pò sono riuscito a pagarlo meno che un letto in dormitorio al B&J Diving Centre, l’altra struttura che consiglio specie se hai intenzione di fare diving/conseguire il brevetto.

cosa vedere in Malesia
Spiaggia di Panuba

Malesia itinerari consigliati

Di seguito trovi alcuni itinerari in Malesia di diversa durata, con tutte le tappe da seguire in ordine di successione (numerate).

Ovviamente potrai seguirli in toto o andare a modificarli leggermente in base al tuo budget/interessi, consultando la precedente sezione “cosa vedere in Malesia” per approfondire il tutto. Dove ti ricordo esserci anche scritto nel dettaglio come raggiungere le varie località.

Aiutati inoltre con le apposite mappe.

N.B.: tali itinerari sono pensati con partenza da Kuala Lumpur, visto che quasi certamente sarà proprio da qui che inizierà il tuo viaggio all’interno del Paese. In ogni caso puoi benissimo trarne spunto ed ispirazione anche qualora entrassi dalla Thailandia (seguendoli sostanzialmente al contrario) o da Singapore (con una tra Malacca/Tioman, o entrambe, come tappe precedenti Kuala Lumpur). Ultima cosa importante: gli itinerari proposti non tengono conto del conseguimento del brevetto da sub alle Perhentian o Tioman. Nel caso volessi ottenerlo, sappi che con ogni probabilità ti servirà almeno un giorno in più nelle rispettive isole rispetto ai giorni indicati per le stesse negli appositi itinerari. Se così fosse (informati in anticipo), agisci di conseguenza prendendo i dovuti accorgimenti (facendo ad esempio qualche giorno in meno in una delle altre tappe ecc).

Itinerario due settimane in Malesia

Due settimane in Malesia non sono moltissime, ma comunque buone per visitare le principali destinazioni turistiche (prima opzione). In alternativa troverai una proposta meno canonica che porta alla scoperta di alcune località meno battute, da prendere in considerazione specie se dopo la Malesia intendi raggiungere Singapore (seconda opzione).

Prima opzione

In questo itinerario classico di due settimane in Malesia ho inserito le Perhentian a discapito di Langkawi dopo Georgetown, in quanto più selvagge e meno turistiche. In ogni caso potrai fare l’opposto, soprattutto se cerchi qualcosa di più accessibile da Georgetown (o non sei nel periodo idoneo per le Perhentian). Qualsiasi sia la tua scelta, la tappa seguente – ossia Kuala Lumpur – rimarrà invariata.

Possibili varianti all’itinerario proposto potrebbero essere l’inserimento del Taman Negara (dopo le Isole Perhentian e prima di KL) o Malacca (dopo KL, con conseguente ritorno nella capitale per il volo di rientro o dirigendoti poi a Singapore) a discapito di altre. Ultima soluzione, fare qualche giorno di mare in più a Langkawi o Perhentian saltando qualche tappa di viaggio precedente.

itinerario 2 settimane Malesia

1 – Kuala Lumpur (3 notti)

Giorno 1: arrivo a KL (arrivando presto potresti incastrare qualche attrazione del secondo giorno).

Giorno 2: Majid Jamek, Merdeka Square, National Mosque, Chinatown, Petronas Tower.

Giorno 3: Batu Caves, Thean Hou Temple, Little India (se ti avanza del tempo considera il KL Forest Ecopark).

2 – Cameron Highlands (2 notti)

Giorno 4: trasferimento alle Cameron Highlands. Visita qualche piantagione di tè o altre attività basilari.

Giorno 5: termina qualche trekking.

3 – Ipoh (2 notti)

Giorno 6: trasferimento a Ipoh. Gira il centro storico, Little India.

Giorno 7: Sam Poh Tong Cave Temple/Mirror Lake.

4 – Georgetown (2 notti)

Giorno 8: trasferimento a Georgetown. Inizia a scoprire la città.

Giorno 9: Kek Lok Si Temple (magari abbinandoci Penang Hill), altro giro per il centro storico. Prendi un bus notturno per Kuala Besut (Isole Perhentian).

5 – Perhentian (3 notti)

Giorno 10: trasferimento Kuala Besut – Perhentian Kecil. Rilassati in spiaggia.

Giorni 11-12: Windmill Scenic Spot, Fisherman Village, scopri altre spiagge.

6 – Kuala Lumpur (1 notte)

Giorno 13: ritorno a Kuala Lumpur.

Giorno 14: volo di rientro o entra a Singapore.

Seconda opzione

Come detto, questo è un itinerario di due settimane in Malesia meno classico, da considerare visto il tempo a disposizione specie se poi hai intenzione di entrare a Singapore.

N.B.: per quanto riguarda Tioman, le indicazioni sotto riportate fanno riferimento tenendo come base Air Batang.

itinerario 2 settimane in Malesia

1 – Kuala Lumpur (3 notti)

Giorno 1: arrivo a KL (arrivando presto potresti incastrare qualche attrazione del secondo giorno).

Giorno 2: Majid Jamek, Merdeka Square, National Mosque, Chinatown, Petronas Tower.

Giorno 3: Batu Caves, Thean Hou Temple, Little India (se ti avanza del tempo considera il KL Forest Ecopark).

2 – Taman Negara (2 notti)

Giorno 4: trasferimento a Kuala Tahan. Visita il villaggio.

Giorno 5: trekking nella foresta.

3- Mersing (1 notte)

Giorno 6: trasferimento e notte a Mersing.

4 – Tioman Island (4 notti)

Giorno 7: ferry per Tioman (ABC). Visita il villaggio, cammina sino a Tekek, spiaggia.

Giorno 8: trekking Tekek – Juara. Passa qualche ora a Juara.

Giorno 9: trekking Air Batang – Monkey Bay (o sino a Salang).

Giorno 10: visita di altri villaggi, oppure altre attività come snorkeling, immersioni o tour nelle isole minori.

5 – Malacca (2 notti)

Giorno 11: trasferimento a Malacca.

Giorno 12: centro storico, Villa Sentosa e/o cimitero cinese. Verso sera (prima delle 8) raggiungi la moschea galleggiante.

A questo punto dell’itinerario hai due opzioni: passare il 13esimo giorno ancora a Malacca (in questo caso i primi due giorni prenditeli con più calma) entrando a Singapore il 14esimo, oppure procedere come di seguito.

6 – Kuala Lumpur (1 notte)

Giorno 13: ritorno a KL.

Giorno 14: volo di rientro.

Itinerario 3 settimane in Malesia

Con tre settimane a disposizione potresti “mixare” le due opzioni di viaggio di due settimane come indicato qui sotto. Anche in questo caso ti indicherò due possibili itinerari, uno inclusivo delle Perhentian (o Langkawi in base alle tue preferenze/periodo) e uno con Tioman al posto di quest’ultime.

Prima opzione

Se dopo Malacca intendi recarti a Singapore, avrai un giorno in più a disposizione da spendere in una delle varie località precedenti o nella stessa Malacca, dato che non dovrai tornare a KL il 20esimo giorno. Se interessato, potresti pensare di utilizzarlo per conseguire il brevetto da sub alle Perhentian qualora 4 giorni sull’isola non bastassero per ottenerlo.

itinerario 3 settimane in Malesia

1 – Giorni 1,2,3: Kuala Lumpur

2 – Giorni 4,5: Cameron Highlands

3 – Giorni 6,7: Ipoh

4- Giorni 8,9,10: Georgetown (il 10imo giorno prendi un bus notturno per Kuala Besut)

5 – Giorni 11,12,13,14: Perhentian

6 – Giorni 15,16: Taman Negara

7 – Giorni 17,18,19: Malacca

8 – Giorno 20: Kuala Lumpur

Giorno 21: volo di rientro

Seconda opzione

Anche in questo caso se dopo Malacca intendi recarti a Singapore, avrai un giorno in più a disposizione da spendere in una delle varie località precedenti o nella stessa Malacca, dato che non dovrai tornare a KL il 20esimo giorno. Se interessato, potresti pensare di utilizzarlo per conseguire il brevetto da sub a Tioman qualora 4 giorni sull’isola non bastassero per ottenerlo.

itinerario 3 settimane in Malesia

1 – Giorni 1,2,3: Kuala Lumpur

2 – Giorni 4,5: Cameron Highlands

3 – Giorni 6,7: Ipoh

4 – Giorni 8,9,10: Georgetown

5 – Giorni 11,12: Taman Negara

6 – Giorno 13: notte a Mersing

7 – Giorni 14,15,16,17: Tioman

8 – Giorni 18,19: Malacca

9 – Giorno 20: Kuala Lumpur

Giorno 21: volo di rientro

Itinerario 4 settimane in Malesia

4 settimane di viaggio in Malesia sono sufficienti per vedere il Paese nella sua completezza, prendendosela con relativa calma.

Ovviamente anche qui vale il discorso fatto per i precedenti itinerari. Ossia:

  • la possibile sostituzione Perhentian con Langkawi;
  • se dopo Malacca intendi recarti a Singapore, avrai un giorno in più a disposizione da spendere in una delle varie località precedenti o nella stessa Malacca, dato che non dovrai tornare a KL il 27esimo giorno. Se interessato, potresti pensare di utilizzarlo per conseguire il brevetto da sub alle Perhentian/ Tioman qualora 4 giorni nelle rispettive isole non bastassero per ottenerlo.
itinerario 4 settimane in Malesia

1 – Giorni 1,2,3,4: Kuala Lumpur

2 – Giorni 5,6: Cameron Highlands

3 – Giorni 7,8: Ipoh

4 – Giorni 9,10,11: Georgetown (l’11esimo giorno prendi il bus notturno per Kuala Besut)

5 – Giorni 12,13,14,15: Perhentian

6 – Giorni 16,17,18: Taman Negara

7 – Giorno 19: Mersing (passa la notte)

8- Giorni 20,21,22,23: Tioman

9 – Giorni 24,25,26: Malacca

10 – Giorno 27: Kuala Lumpur

Giorno 28: volo di rientro

Come muoversi in Malesia

Il sistema trasporti (bus, treni) in Malesia è efficiente, con una qualità dei mezzi decisamente elevata, soprattutto se paragonata agli standard degli altri Paesi del sud-est asiatico.

C’è da dire però che, rispetto a quest ultimi, le corse giornaliere a livello generale sono meno frequenti, con orari e partenze ben precisi. Per cui è necessaria qualche accortezza in più e meno improvvisazione.

Le strade sono in buone condizioni, se non ottime.

Per quanto riguarda le distanze da coprire da una località all’altra, non sempre le ore suggerite sono veritiere, in quanto potrebbe volerci più tempo del previsto. Ad esempio la tratta Sungai Nibong (Georgetown) – Kuala Besut (Perhentian) è indicata come 7 ore, quando in realtà ce ne ho messe 9.

Autobus

Il modo più pratico ed economico per muoversi all’interno del Paese. Con una rete trasporti ben diramata.

Sono davvero moderni e confortevoli, tanto da essere rimasto piacevolmente sorpreso in tal senso. E, al contrario della maggior parte degli altri Paesi asiatici, anche sicuri, grazie ad una guida dei conducenti responsabile ed impeccabile. Il tutto fa sì che anche lunghi spostamenti risultino gradevoli e poco stressanti.

Durante i giorni infrassetimanali puoi presentarti direttamente al terminal delle stazioni senza comprare il biglietto in anticipo. In linea di massima un posto per il prossimo bus in partenza lo si trova sempre. Durante week-end, festività particolari o per quelle tratte dove il numero di corse è piuttosto limitato, sempre meglio prenotare in anticipo.

Alla luce di quanto detto, in ogni caso meglio consultare sempre e comunque prima redBus Malaysia ed Easybook per informarsi su orari/partenze/disponibilità, i due siti più affidabili per quanto riguarda gli autobus in Malesia. Ed eventualmente comprare il biglietto online da uno di questi servizi, specie nelle situazioni citate sopra in cui è preferibile prenotare in anticipo e andare di persona il giorno prima al terminal risulta sconveniente. Acquistarlo online piuttosto che direttamente sul posto, inoltre, cambia poco, vista la differenza di prezzo tra i due davvero irrisoria. Per cui tanto vale optare per la prima soluzione.

Minivan

Vengono utilizzati in sostituzione/alternativa agli autobus per particolari tratte come ad esempio Kuala Besut – Kuala Tahan (e viceversa). È preferibile prenotare in anticipo visto il numero di posti limitati, così come le corse.

Treni

Sebbene non sviluppata come quella degli autobus, la rete ferroviaria collega comunque gran parte delle principali destinazioni turistiche del Paese.

È una soluzione mediamente più cara rispetto ai bus, ma al contempo più rapida quando si parla di treni ad alta velocità. Mentre i restanti servizi ferroviari (espressi e locali) in linea di massima hanno gli stessi tempi di percorrenza degli autobus.

Per orari e partenze dei treni puoi affidarti a questi due siti, dove acquistare eventualmente online il biglietto: Malaysia Train e KTMB.

Voli interni

Collegano tra loro le principali località malesi, con tariffe davvero vantaggiose grazie a compagnie low cost come Air Asia, Malaysia Airlines e Firefly.

In definitiva volare all’interno del Paese può essere una valida soluzione, in particolare se hai poco tempo a disposizione. Ad esempio per raggiungere qualche isola come Langkawi o Perhentian (Kota Bharu per la precisione, la città più vicina a Kuala Besut).

Taxi e Grab

I taxi non sono esattamente economici, ma comunque con prezzi più abbordabili rispetto agli standard europei. Potrebbero essere una soluzione viaggiando in gruppo, andando così a dividere le spese del mezzo.

Grab è un’opzione decisamente più economica rispetto ai normali taxi, perciò da preferire, specie viaggiando in solitaria.

Autostop

In generale non è una pratica molto comune, a parte in zone rurali come ad esempio le Cameron Highlands o in isole come Tioman, dove l’ho personalmente utilizzata venendo caricato abbastanza facilmente.

Viaggio in Malesia costi

Quanto costa un viaggio in Malesia?

A dispetto di alcune “credenze popolari”, la Malesia è una destinazione adatta per un viaggio low cost. Più di quel che si crede. Nonostante non si tratti del Paese asiatico più economico in assoluto.

Ovviamente, se hai intenzione di conseguire il brevetto da sub, il costo complessivo salirà di qualche centinaio di euro.

Trasporto

Una voce decisamente bassa considerando anche la qualità dei trasporti. Una corsa in bus viene a costare indicativamente 1/2€ per ora di viaggio. Qualcosa in più parlando di treni.

Così come risultano davvero economici i voli interni, con tariffe che oscillano dai 15 ai 30€ per voli di un’ora.

Per brevi distanze Grab resta una soluzione low cost.

Metro a Kuala Lumpur e bus pubblici nella capitale così come in altre località hanno costi davvero irrisori (parliamo di pochi centesimi).

Ho trovato un pò caretto invece il trasporto in barca Mersing-Tioman (25€ circa a/r), così come i “taxi boat” nella stessa Tioman o alle Perhentian (comunque mai usati).

Cibo

Per un pasto nei locali tipici/street food aspettati di pagare tra i 3 e i 15 MYR. Nei locali più turistici il prezzo sale verso i 25 MYR.

Alloggio

Un letto in dormitorio oscilla tra i 22 i 38 MYR a notte. Ma si possono trovare anche stanze private che costano meno o quanto un letto in camera condivisa (ad esempio ad Ipoh ho pagato 25 MYR per una stanza singola), oppure si aggirano sui 50/60 MYR in strutture più simili ad hotel.

Attività/attrazioni

Praticamente tutto può essere svolto in maniera indipendente, con attrazioni storico-naturali spesso e volentieri gratuite, o comunque con costi d’ingresso davvero bassi (a parte qualche caso a Kuala Lumpur come la KL Forest, salita alle Petronas Tower ecc.).

Per quanto riguarda il corso da sub aspettati di pagare sui 200$ o poco più.

Riassumendo: in 28 giorni di viaggio in Malesia (viaggiando low cost, facendo tutto in autonomia e senza fare attività come diving) ho speso 573€. Una media di 20 euro al giorno.

Viaggio in Malesia sicurezza

La Malesia è un Paese sicuro? Viaggiare in Malesia è sicuro?

Assolutamente sì! Come del resto tutto il sud-est asiatico. Mai avuto problemi o sentori di pericolo, nemmeno girando col buio. Onestamente non ho notato nemmeno quei tentativi di piccole truffe ai danni dei turisti, al contrario di quanto invece avviene in altri Paesi della medesima area.

Devo dire che a livello generale ho trovato il popolo malese più riservato e meno espansivo di altri popoli asiatici. Opinione personale. Nulla che comunque vada ad intaccare la bontà di questo popolo.

In ultima, cerca di evitare di bere acqua dal rubinetto e come per qualsiasi altro Paese usa buon senso e fatti vedere sicuro. In questo modo non avrai nessun tipo di problema.

In ogni caso stipula un’assicurazione viaggio prima di partire per la Malesia. Quelle che uso personalmente e consiglio sono Globelink e SafetyWing, le migliori sul mercato. Qualora avessi trovato l’articolo d’aiuto ed ispirazione considera l’idea di acquistarle cliccando negli appositi link (supporterai il mio lavoro senza alcun costo aggiuntivo a tuo carico. Grazie in anticipo).

In questa guida ti ho fornito tutte le risorse necessarie per organizzare al meglio un viaggio in Malesia. Non mi resta che augurarti buon viaggio e una felice permanenza nel Paese!

Lascia un commento sotto l’articolo, anche qualora avessi bisogno di ulteriori chiarimenti/consigli. Sarò felice di risponderti ed aiutarti!

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