La risorsa definitiva per un viaggio a Bali.
Posta tra Java e Lombok, Bali – conosciuta con l’appellativo di “isola degli dei” – è senza dubbio l’isola più famosa e turistica tra le innumerevoli dell’arcipelago indonesiano.
Cresciuta enormemente di popolarità negli anni, tanto da essere diventata in buona parte sin troppo sfruttata, con tutto ciò che ne consegue. Anche se cercando bene ed uscendo dai classici circuiti turistici si può trovare ancora tradizione ed autenticità.
Dalle rinomate spiagge della movida balinese agli iconici terrazzamenti di riso passando per zone montagnose sino a località balneari ancora non intaccate dal turismo di massa, senza dimenticare villaggi tipici e templi, Bali è una meta capace di unire relax, divertimento, avventura e natura. Oltre che storicità/culturalità. Nonostante un certo tipo di turismo possa in alcuni casi averne cambiato il volto e fatto perdere parte del suo fascino, soprattutto parlando del sud dell’isola.
Una destinazione tra l’altro facile da girare visto le dimensioni ridotte, economica e con un popolo estremamente ospitale ed amichevole. Facilmente abbinabile con alcune delle vicine isole in un unico viaggio.
Ho viaggiato l’isola per tre settimane entrando da Java prima per poi tornare in un secondo momento da Flores per passare gli ultimi giorni rimanenti alla scadenza del visto e prendere quindi il mio volo d’uscita dal Paese. Pertanto in questa guida troverai un sacco di risorse e consigli utili per organizzare al meglio il tuo viaggio a Bali. Il tutto con un occhio di riguardo al budget. Ma sono certo che l’articolo ti tornerà sicuramente utile anche viaggiando con maggiori disponibiltà economiche.
Indice dei contenuti:
- Quando andare a Bali
- Documenti e vaccini per Bali
- Moneta e telefonia a Bali
- Cosa vedere a Bali
- Bali itinerari consigliati
- Come muoversi a Bali
- Viaggio a Bali costi
- Viaggio a Bali sicurezza
Quando andare a Bali
Bali presenta un clima di tipo tropicale, quindi con temperature medie costanti durante l’intero corso dell’anno. Con due stagioni distinte: secca da aprile ad ottobre e delle piogge da novembre a marzo (con il picco delle precipitazioni tra gennaio-febbraio).
Ovviamente la prima è quella da preferire anche se, riguardo alla seconda, spesso parliamo di temporali/forti rovesci di breve durata, che lasciano spazio nuovamente al sole una volta terminati. Rendendo di fatto Bali una destinazione visitabile tutto l’anno.
Se possibile, meglio evitare i mesi di luglio – agosto e le feste natalizie, quando l’isola è estremamente affollata e i prezzi tendono a salire non poco.
Riassumendo, il periodo migliore per un viaggio a Bali coincide con i mesi di aprile – maggio – giugno e settembre – ottobre.
Personalmente sono stato a Bali da poco prima della metà di aprile fino alla fine dello stesso mese circa (passando anche alcuni giorni a fine maggio di rientro da Flores) trovando sempre bel tempo. A parte qualche pioggia passeggera nel primo pomeriggio a Munduk, comunque piuttosto normale da queste parti.
Documenti e vaccini per un viaggio a Bali
I possessori di passaporto italiano con validità residua di almeno sei mesi possono richiedere due tipologie di visto all’arrivo nel Paese (VOA), ottenibili però solo entrando da determinate frontiere elencate in questa pagina (tra cui l’aeroporto Ngurah Rai di Bali):
– uno gratuito della durata di 30 giorni NON estendibile in nessun modo se non uscendo e rientrando nel Paese;
– un altro estendibile di ulteriori 30 giorni (60 in totale) pagando una somma pari a 500000 IDR. Una volta all’interno del Paese, potrai quindi allungare il tuo soggiorno recandoti personalmente ad uno degli uffici immigrazione presenti (Kantor Imigrasi) o rivolgendoti ad un’agenzia specializzata che si occuperà del tutto.
In merito alla seconda opzione, tutto sommato consiglio di rinnovare il visto tramite agenzia, sempre che la differenza di prezzo rispetto al “fai da te” non sia eccessiva (personalmente ho pagato circa 54$ contro i 35$ che viene a costare nel farlo da soli). Sostanzialmente per un fatto di praticità/comodità. Puoi affidarti e contattare questa agenzia, che consiglio fortemente. Risponderanno ad ogni tuo dubbio (opera tra Canggu, Seminyak, Kuta e Sanur).
Alcune informazioni pratiche riguardo al rinnovo visto:
-specie facendolo da soli, con ogni probabilità ti verrà richiesta una prova di uscita dal Paese entro i limiti di tempo previsti dal visto stesso, anche se tale richiesta sembra essere a discrezione delle autorità competenti (in ogni caso, per evitare inutili problemi consulta questo mio articolo). Questo vale anche per il visto gratuito;
-non è possibile procedere subito al rinnovo del visto, ma bisogna aspettare indicativamente una decina di giorni dal momento dell’ingresso nel Paese. Mentre il tempo di attesa per la procedura del rinnovo si aggira attorno ai 7/10 giorni;
– una volta espletate le pratiche burocratiche, non necessariamente devi aspettare che la procedura del rinnovo sia completata. Nel frattempo puoi girare Bali nonchè altre isole senza avere il passaporto dietro, potendo tra l’altro prendere anche voli interni senza problemi. Andandoti a riprendere il documento (o facendotelo portare nel caso ti sia affidato ad un’agenzia) anche un giorno prima o addirittura il giorno stesso della data di uscita dal Paese;
– se, come prevedibile, intendi abbinare altre isole a Bali all’interno del tuo viaggio in Indonesia, sappi che la procedura in quelle meno turistiche è decisamente più rapida. Ad esempio a Flores (precisamente Maumere) una signora francese che ho conosciuto ha completato il tutto nel giro di poche ore.
Per concludere, sappi che per entrambi i visti (gratuito e non) il giorno di arrivo e partenza sono inclusi nel conteggio del periodo massimo di permanenza (ogni giorno di “overstay” è multato di ben 1000000 di rupie).
Bali (e l’Indonesia in generale) non richiede alcuna vaccinazione obbligatoria. Epatite A e B sono comunque consigliate, specie se hai intenzione di visitare aree remote, giungla ecc.
Parti per l’Indonesia con la miglior assicurazione viaggio per rapporto qualità/prezzo presente sul mercato: Globelink – SafetyWing.
Viaggio a Bali moneta e telefonia
La moneta locale è chiamata rupia indonesiana (IDR). Per il cambio attuale e quindi farti un’idea dei prezzi che troverai in questa guida controlla qui.
Gli atm sono presenti un pò ovunque. Le maggiori banche presenti sul territorio (BNI, BRI, BTN, BCA, Mandiri ecc.), non applicano alcuna commissione sul prelievo. Perciò usa sempre i loro rispettivi sportelli. A tal proposito ti suggerisco di leggere questo mio articolo, dove spiego in modo dettagliato come risparmiare sulle commissioni bancarie e con quali carte di pagamento viaggiare: come gestire i soldi in viaggio.
Come sempre ti consiglio di farti una sim locale una volta giunto in loco. La miglior compagnia è Telkomsel, con una buona ricezione pressochè ovunque.
Cosa vedere a Bali
La parte sud dell’isola è in assoluto quella più turistica e sviluppata, mentre a nord e al centro (esclusa Ubud) troviamo una Bali decisamente più autentica e genuina, con alcune tappe fuori dai classici circuiti. Inutile dire che è proprio la parte centro/nord dell’isola quello che ho preferito e in cui consiglio di dedicare la maggior parte del tempo.
N.B.: per non ripetermi ogni volta, gli spostamenti tra una località e l’altra che trovi in questa sezione ruotano attorno all’uso di servizi come Gojek o Grab, spesso e volentieri la soluzione migliore, specie per brevi e medio distanze. Per spostarsi dal sud al nord dell’isola, in alternativa a questi servizi potresti valutare invece il terminal di Ubung a Kuta che offre collegamenti tra queste due regioni. In ogni caso tutto è spiegato in modo più approfondito nell’apposita sezione “come muoversi a Bali” che trovi in fondo all’articolo.
Denpasar
Denpasar è il centro principale dell’isola, sede dell’aeroporto internazionale. Quindi, a meno che non si arrivi a Bali via terra dalle vicine isole, rappresenta per chiunque il punto di partenza di un viaggio a Bali.
In realtà praticamente nessuno si ferma qui ma, una volta atterrato, si sposta immediatamente verso altre destinazioni dell’isola. In genere le vicine località lungo la costa, inglobate ormai all’interno del tessuto metropolitano di Denpasar, ossia: Kuta, Seminyak, Canggu e Sanur. Ovviamente, in base al tuo itinerario/interessi, nessuno ti vieta di andare da Denpasar direttamente ancora più a sud verso Uluwatu o dirigerti verso il centro/nord dell’isola.
Kuta, Seminyak, Canggu
Le cito assieme in quanto piuttosto vicine tra loro. Dai 10 ai 30 minuti di scooter. Sono tre località lungo la costa sud occidentale di Bali. In assoluto le più turistiche ed occidentalizzate dell’isola.
Vista l’estrema vicinanza con l’aeroporto, come detto sono usate generalmente come tappe intermedie in cui passare qualche giorno dopo essere atterrati o prima di lasciare l’isola.
Tutto sommato si assomigliano un pò tutte, pur se con qualche lieve differenza. Per cui non ci sbatterei più di tanto la testa sulla scelta di una o l’altra. Anche perchè, data appunto la vicinanza, puoi fare base in una e visitare le escluse in giornata affittando uno scooter volendo. In ogni caso qui sotto trovi tutte le informazioni necessarie per orientarti nella scelta.
Qualunque essa sia, credo comunque ci siano luoghi a Bali decisamente più interessanti ed autentici. Per cui ci spenderei il meno tempo possibile.
Cosa vedere e fare a Kuta, Seminyak, Canggu
Oltre alla classica vita da spiaggia e notturna, in realtà non c’è molto da fare, nè tantomeno da visitare.
Spiagge e mare non sono certo dei migliori, anzi. Tra l’altro spesso sovrafollate, specie in alta stagione. Probabilmente quella di Seminyak è la più carina, anche se non adatta al surf, al contario delle altre due.
I rispettivi centri , girabili facilmente a piedi, sono pieni di bar, ristoranti, massaggi, negozi ecc. Oltre a club/discoteche dove fare nottata. In particolare a Kuta e Seminyak, mentre Canggu sotto questo punto di vista offre meno.
Delle tre Kuta è quella più prossima all’aeroporto per cui, qualsiasi sia il motivo, da scegliere se vuoi stare il più vicino possibile a quest ultimo. Oltre ad essere probabilmente quella più commerciale, in particolare nell’area che si sviluppa lungo Jalan Legian. Mentre Seminyak, posta tra le due, è quella un pò più alla moda e raffinata. Infine Canggu, leggermente più a nord, è una destinazione nota tra nomadi digitali, dove trovare caffetterie, ristoranti vegani, centri yoga e coworking space. In linea di massima quella più tranquilla, anche se non troppo.
Per qualcosa di culturale/storico puoi visitare il tempio di Tanah Lot, 11km a nord di Canggu. Ma che puoi benissimo raggiungere anche da Kuta o Seminyak.
Dove dormire a Kuta, Seminyak, Canggu
A Kuta consiglio da’HouseTel, buon ostello molto “friendly” con cena inclusa nel prezzo. Si trova leggermente fuori dal centro vero e proprio, in un’area della città più tranquilla e “local”.
Mentre a Canggu ho dormito al Seabreeze Hostel. Nonostante il basso punteggio l’ostello è più che dignitoso, con un dormitorio davvero spazioso. Ottima e salutare colazione inclusa nel prezzo (viene servita in un localino davvero carino a pochi minuti a piedi dall’ostello).
Per Seminyak controlla qui.
Sanur
Sanur si trova sul versante opposto rispetto alle altre località dell’area di Denpasar appena citate. Ossia quello orientale.
Al contrario di quest’ultime, si tratta di una destinazione più per famiglie, con un’atmosfera più tranquilla, anche per quel che riguarda la vita notturna. Con una spiaggia in genere meno affollata, ottima per praticare il kitesurf. Importante a livello storico per il fatto di essere stata la prima vera località turistica di Bali.
Sanur è inoltre il crocevia per le vicine isole Penida (Nusa, Lembongan, Ceningan), con frequenti collegamenti giornalieri.
Oltre a rilassarti in spiaggia, in centro puoi farti un giro per la vivace strada principale Danau Tamblingan e visitare il tempio Pura Blanjong.
Uluwatu
Uluwatu è un’area posta a sud di Denpasar, all’interno della Penisola di Bukit. Comprensiva di 6 distretti principali: Balangan, Bingin, Padang Padang, Suluban, Nyang Nyang ed Ungasan.
Una delle destinazioni più popolari di Bali, sebbene non così sviluppata e turistica come tutta l’area di Denpasar. Ma, in generale, nemmeno particolarmente autentica. Caratterizzata da alte scogliere che fanno da cornice alle diverse spiagge presenti, punto di forza della regione.
Cosa vedere ad Uluwatu
Qui di seguito trovi una breve descrizione dei 6 distretti sopracitati, con le cose da vedere in ognuno di essi. Da notare come praticamente tutte le spiagge siano a pagamento, cosa che non ho apprezzato particolarmente, pur trattandosi di cifre irrisorie.
N.B.: qualsiasi sia la tua scelta riguardo il distretto da tenere come base d’appoggio per esplorare la regione, avrai bisogno di uno scooter per muoverti all’interno della stessa e raggiungere tutto quello indicato in questo paragrafo (puoi abbinare facilmente diversi siti tra loro nell’arco della stessa giornata, trattandosi di distanze brevi). Altrimenti si fà ben poco, visto il trasporto pubblico limitato.
Balangan
In posizione leggermente defilata, Balangan è una delle zone meno sviluppate e più autentiche di Uluwatu. Dall’atmosfera rilassata. Ideale quindi se vuoi evitare confusione ecc. In assoluto una delle mie preferite.
Balangan Beach è una delle spiagge più carine di Uluwatu (5000 IDR per l’ingresso). Consiglio di salire in questo punto panoramico da cui si ha una vista davvero niente male sulla spiaggia stessa.
Bingin
Bingin è una delle zone più note di Uluwatu. In generale un’area alla moda, con alloggi in media più costosi e cafè chic. Il fatto che tutto sia però un pò sparso all’interno di un contesto per lo più rurale, rende comunque questo distretto meno caotico di altri. Con un’atmosfera piacevole.
L’omonima spiaggia (uno dei migliori spot per surfare) è carina, niente di più. A mio parere abbastanza sopravvalutata (5000 IDR per l’ingresso).
Padang Padang
Posta tra Bingin e Sulabang, grazie alla sua centralità, Padang Padang è in assoluto la località più turistica e affollata di Uluwatu. Con tutti i servizi del caso e alloggi per tutte le tasche. Per questo scelta come punto di riferimento da viaggiatori zaino in spalla o comunque da chi vuole essere al “centro dell’azione” senza spostarsi più di tanto.
Come per Bingin Beach, anche la spiaggia di Padang Padang è ottima per il surf. Come prevedibile molto frequentata.
Sulabang
Sulabang non solo è la miglior località di Uluwatu per gli amanti del surf e della vita notturna, ma ospita anche uno dei templi più famosi di Bali, l’Uluwatu Temple (50000 IDR, dalle 7 alle 19). Posto in cima ad una scogliera, offre splendide viste sull’Oceano Indiano. Inoltre, ogni sera ad orario tramonto viene messo in scena uno spettacolo di danze tradizionali (Kecak Dance).
Sulabang Beach (detta anche Uluwatu Beach o Blue Point) è invece una piccola spiaggia incastonata tra la scogliera, accessibile scendendo delle scalinate (5000 IDR). Con bassa marea è possibile arrivare sino alla caverna e uscire nell’Oceano. In cima alla scogliera sono presenti diversi negozi di surf, souvenirs e warung. Con buone viste dall’alto.
Infine, Karang Boma Cliff è un altro punto panoramico (5000 IDR) con ottime viste sullo scenario circostante, compreso il vicino Uluwatu Temple. Consigliato specie al tramonto.
Nyang Nyang
Questa è un’area di Uluwatu consigliata per le coppie, grazie alla sua atmosfera tranquilla e rilassata. La spiaggia di Nyang Nyang è considerata una delle migliori della regione, anche se in merito non sono molto d’accordo. Pur essendo abbastanza selvaggia (cosa che ho apprezzato) l’ho trovata infatti molto deturpata da rifiuti di ogni genere e da un pacchiano areoplano posto in cima alla scogliera. La parte più bella è, a mio parere, la strada che conduce alla spiaggia stessa, con belle visuali dall’alto.
Ungasan
Assieme a Balangan il distretto che ho preferito. E uno dei più autentici, nonostante la presenza di lussuosi hotel, ville, resort e beach club. Per il resto il contesto è in linea di massima genuino e rurale.
Qui puoi visitare la sviluppata e abbastanza commerciale spiaggia di Melasti Beach (12000 IDR l’ingresso), ottima ad orario tramonto, oltre alla piccola e nascosta Green Bowl Beach, accessibile scendendo oltre 300 gradini di pietra (con la conseguente risalita un pò faticosa).
Dove dormire ad Uluwatu
Pecatu Guest House & Hostel. Ostello socievole con un ampio giardino esterno, bell’atmosfera e personale simpatico. In posizione strategica rispetto alle maggiori spiagge di Uluwatu. Insomma, buono per rapporto qualità/prezzo. Nonostanze stanze non proprio tra le migliori, ma nemmeno così male.
Ubud
Ci troviamo nella parte centrale di Bali, di cui Ubud è la maggiore località. Nonchè snodo principale tra la parte sud e nord dell’isola (e viceversa). Una destinazione diventata estremamente popolare nel corso degli anni, in particolare per i terrazzamenti di riso che caratterizzano il paesaggio e l’immaginario comune che si ha di Bali. Oltre che per le diverse cascate e templi.
Purtroppo il tutto è diventato sin troppo turistico, con buona parte dei siti di interesse divenuti ormai meri “spot” per instagrammer ed influencer (tra l’altro spesso sovrafollati di gente, in particolare in alcune fascie orarie). Motivo per cui ho deciso di saltarla (ci sono solo transitato e quello che ho visto non mi ha fatto una bella impressione, molto caotica e trafficata).
Ora. Non metto in dubbio la piacevolezza degli scenari ma, come scoprirai a breve, ci sono località a Bali dove poter vivere paesaggi del tutto simili ad Ubud (se non superiori in termini di bellezza) in un’atmosfera decisamente più autentica, rilassata e piacevole. Lontano dal turismo più becero. Per cui a te la scelta.
Detto questo, qui trovi un articolo completo (in inglese) con le principali cose da vedere ad Ubud.
Munduk
Munduk (e l’omonimo villaggio) è una regione montagnosa nel nord di Bali posta a 800 metri sul livello del mare. Si tratta di una destinazione relativamente ancora poco battuta immersa tra splendidi scenari ricchi di natura.
Ideale per chi vuole sfuggire dal caldo e dall’afa che caratterizza la costa balinese, grazie ad un clima come prevedibile più fresco. O comunque per chi vuole scoprire un volto dell’isola che non sia solo “spiaggia e mare”.
Cosa vedere a Manduk
L’intera area è conosciuta principalmente per le numerose cascate presenti, tra le più scenografiche di Bali. Oltre che per il famoso tempio di Puru Ulun Danu Bratan. Non mancano inoltre possibilità di svolgere trekking, visita di piantagioni di caffè e terrazzamenti di riso.
Il modo migliore per andare in esplorazione è affittando uno scooter. Tra l’altro guidare tra le strade di montagna di Munduk è davvero piacevole, non solo per gli splendidi paesaggi e viste dall’alto lungo il procedere, ma anche perchè il traffico qui è ben lontano da quello che si può trovare nel sud dell’isola.
N.B.: per visitare la regione e relativi siti di interesse è consigliabile partire la mattina ad un orario decente, dato che verso le 13.00 la stessa tende sempre ad esse ricoperta da nuvole con nebbia e pioggia leggera, seppur generalmente passeggere.
Le cascate di Munduk
Come detto, l’intera area di Munduk è ricca di cascate. Visitarle tutte è pressochè impossibile, oltre che abbastanza inutile. Credo che la visita a 2/3 di esse sia più che sufficiente. Anche per il fatto di essere praticamente tutte a pagamento. Con la possibilità di visitarne più di una nell’arco della stessa giornata, dato che in linea di massima si trovano abbastanza vicine l’una con l’altra. Purtroppo anche qui come in altre parti di Bali non mancano le solite scene da “fashion week”, specie nelle cascate più sponsorizzate.
Tra le principali: Munduk Waterfall, Banyumala Waterfall, Banyu Wana Amertha, Aling-Aling Waterfall, Gitgit Waterfall e soprattutto Sekumpul Waterfall, la più spettacolare in assoluto (in abbinamento con la pressochè attaccata Hidden Waterfall, 150000 IDR per la visita di entrambe).
Pura Ulun Danu Bratan Temple
Quello che è considerato uno dei più spettacolari templi di Bali sorge sulle acque del lago Tamblingan. Il tempio e in particolare la location in cui è immerso in effetti non sono affatto male, anche se il tutto è piuttosto turistico.
Dal villaggio di Munduk sono circa 30 minuti di scooter, qui la posizione (75000 IDR il costo d’ingresso, ogni giorno dalle 8 alle 18).
Twin Lakes
Questi laghi gemelli sono un’altra delle maggiori attrazioni di Munduk (20 minuti scarsi dal villaggio in scooter). Con diversi punti panoramici lungo il perimetro dello specchio d’acqua da cui poterlo ammirare dall’alto. Diversi dei suddetti punti sono a pagamento (nemmeno economici), cosa del tutto inutile visto che si può godere di ottime viste sul lago da molti altri punti in modo totalmente gratuito, come ad esempio questo.
Jatiluwih Rice Terrace
Una vasta area dichiarata patrimonio Unesco dove poter ammirare i tipici terrazzamenti di riso, simbolo di Bali. Il sito è inoltre meno battuto e commerciale (e probabilmente anche più spettacolare) rispetto a quello di Tegalalang ad Ubud.
Si trova a poco più di un’ora di scooter da Munduk (40000 IDR l’ingresso). Qui la posizione.
Per concludere, Handara Gate è una porta d’accesso ad un golf club diventata estremamente popolare su instagram. A meno che non ci arrivi verso l’alba, sappi che dovrai pagare 10000 IDR per farti la foto. Onestamente non credo ne valga la pena.
Dove dormire a Munduk
Gli alloggi a Munduk non sono esattamente tra i più economici di Bali. Dong Paloh Hostel sembrerebbe essere uno dei pochi con prezzi da “backpackers”. Tra l’altro con ottime recensioni.
Lovina
Lovina è una località di mare lungo la costa nord di Bali lontana dal turismo di massa che accumuna le sue controparti a sud. Perciò con un’atmosfera più rilassata e meno frenetica. Nonostante spiagge e mare non certo invidiabili è stata una delle mie località preferite dell’isola.
N.B.: se viaggi con un budget limitato, potresti pensare di usare Lovina come alternativa a Munduk nel caso non volessi farle entrambe. Da Lovina infatti si possono raggiungere le stesse attrazioni visitabili da Munduk, con distanze da coprire pressochè simili. Con il vantaggio di avere prezzi degli alloggi decisamente meno cari (e la spiaggia a due passi, nel caso preferissi il mare alla montagna). Esattamente quello che ho fatto io.
Cosa vedere a Lovina
L’attività turistica principale è l’avvistamento dei delfini che popolano le acque a largo della costa. In pratica ogni agenzia/struttura presente propone questo tipo di servizio, con prezzi tutto sommato accessibili.
In città vengono offerti anche tour verso il vicino Taman Nasional Bali Barat, parco nazionale ottimo per immersioni e snorkeling.
Oltre a poter visitare, come detto, tutto quello descritto poco sopra per Munduk in sella ad uno scooter.
Dove dormire a Lovina
Consiglio questi due ostelli, semplici e piacevoli: Apollo Hostel – Family Hostel.
Kintamani
Questa regione montuosa situata nel nord-est di Bali e più precisamente il villaggio di Toya Bungkah (dove sono dislocate la maggior parte delle strutture ricettive della zona), è la base ideale per l’ascesa al Monte Batur, uno dei vulcani attivi dell’isola con all’interno della caldera l’omonimo lago.
Cosa vedere e fare a Kintamani
Come detto, l’escursione al Monte Batur è l’attività più popolare da svolgere, nonchè il motivo principale che spinge i viaggiatori sin qui. L’ascesa al vulcano partendo dal villaggio di Toya Bungkah non è niente di così impegnativo o difficile. Parliamo di circa 2 ore, con il sentiero da seguire abbastanza chiaro e comunque tracciato su maps.me. Per cui fattibile in completa autonomia, sebbene qualcuno possa dirti il contrario. Se opti per il cosidetto “sunrise trekking” iniziando la salita di notte, forse è preferibile affidarsi ad una guida.
Altre attrazioni che potresti visitare a Kintamani sono le Toya Devasya Hot Springs, delle sorgenti termali proprio sulle rive del Lago Batur con splendide viste sul bacino d’acqua stesso e le montagne (da aggiungere magari dopo il trekking al Monte Batur per un sano relax), il tempio Pura Ulun Danu Batur e/o il tempio Pura Segara, oppure semplicemente goderti il Lago Batur facendo, qualora ne avessi voglia, un pò di kayaking sulle sue acque.
Dove dormire a Kintamani
Black Lava Hostel a Toya Bungkah sembrerebbe essere una delle migliori soluzioni in assoluto.
Amed
Amed è stata la mia tappa preferita durante il mio viaggio a Bali.
Questo piccolo villaggio di pescatori lungo la costa nord orientale è tutt’ora una delle destinazioni meno turistiche e sviluppate dell’isola. Ideale quindi per chi vuole scoprire una Bali ancora genuina e rurale, fuori dai classici circuiti.
L’intera area è nota in particolare per i numerosi siti di immersione presenti. Anche se in realtà offre molto altro.
Cosa vedere e fare ad Amed
Anche in questo caso il modo migliore per andare in esplorazione è affittando uno scooter, visto il trasporto pubblico praticamente inesistente. Tra l’altro servizi come Gojek o Grab qui sono banditi o comunque mal tollerati.
Di modeste dimensioni, il villaggio è davvero carino ed intimo, dominato dalla presenza del Monte Agung sullo sfondo e caratterizzato da una spiaggia vulcanica dalla sabbia nera (Amed Beach) raggiungibile dal villaggio anche a piedi volendo.
Come detto, diving e snorkeling sono le attività che vanno per la maggiore. Con la possibilità, nel caso fossi interessato, di conseguire il brevetto per le immersioni nel giro di pochi giorni a prezzi vantaggiosi. Alcuni dei migliori punti dove svolgere suddette attività e scoprire così i fondali marini sono Tulamben (con il relitto della nave statunitense Liberty), Jemeluk (con relativa galleria sottomarina) ed infine Lipah (con il relitto giapponese). Ovviamente puoi recarti in tali spiagge esclusivamente per rilassarti.
Amed resta comunque una destinazione da considerare anche qualora non fossi interessato alle immersioni, dato che può essere usata come base per raggiungere svariati siti di interesse nei dintorni, elencati di seguito. Con paesaggi sublimi lungo il procedere.
Lahangan Sweet, Bukit Cinta, Amlapura, Taman Ujung, Virgin Beach
Consiglio di visitare queste attrazioni nell’arco della stessa giornata e in tale ordine, in modo da completare una sorta di circuito per poi fare ritorno ad Amed.
Considerando che da Amed al Lahangan Sweet sono circa 30 minuti di scooter, alzati per tempo in modo da essere in questo fantastico punto panoramico per ammirare il sorgere dell’alba sul Monte Agung. Davvero spettacolare! La strada fino all’ingresso (30000 IDR) è in buone condizioni, dopodichè diventa abbastanza insidiosa e ripida, per cui potresti valutare di lasciare giù lo scooter e farti quest ultimo tratto a piedi (circa 20 minuti di camminata).
Raggiungi quindi Bukit Cinta, altro notevole punto panoramico con vista sul Monte Agung, questa volta però in piano (nel caso ti fosse bastato il precedente, potresti pensare anche di saltarlo, valuta tu).
Da qui guida verso Amlapura, un autentico villaggio balinese immerso tra le risaie. Paesaggi davvero splendidi.
Recati quindi al Taman Ujung (75000 IDR l’ingresso), un tempio sull’acqua a mio parere da preferire al Tirta Gangga Palace, l’altro “water temple” presente nella regione.
Infine raggiungi e rilassati a Virgin Beach, una bella spiaggia con ottime viste dall’alto lungo la strada che porta alla spiaggia stessa.
Besakih Temple
Se dovessi consigliare un solo tempio a Bali, punterei dritto su questo. In assoluto il più spettacolare. Oltre che autentico e capace di offrire quella spiritualità che spesso manca in altri siti religiosi dell’isola. Con ogni probabilità ti capiterà anche di assistere a cerimonie/riti di sorta una volta all’interno.
Il tempio si trova ad un’ora abbondante di strada da Amed (qui la posizione). Considerando inoltre che l’intera area non è esattamente piccola da esplorare, ti consiglio di prenderti il giusto tempo per la visita. Metti in conto una mezza giornata.
Se ancora non l’hai fatto, puoi abbinare il Besakih Temple con il Lahangan Sweet di cui ho parlato in precedenza nell’arco della stessa giornata. Entrambi i siti si trovano infatti lungo la medesima direttrice. Altra opzione è quella di abbinare il tempio con la visita del villaggio di Sidemen di cui parlo appena più sotto, sempre alzandosi presto.
Lempuyang Temple
Situato sul Monte Lempuyan, a 30 minuti di scooter da Amed, questo tempio indù è uno dei più sacri di Bali. Anche se col tempo, “grazie” ai famosi “cancelli del paradiso” con vista sul Monte Agung, è finito col diventare uno degli “spot” più instagrammati dell’isola, con tutto quello che ne consegue. Tanto che già dopo le 8 del mattino potresti trovare centinaia di visitatori in coda (con attese anche di 3/4 ore) per la stessa identica foto.
Quindi, se è il lato spirituale del tempio quello che realmente ti interessa, è bene arrivarci molto presto in modo da evitare la folla. O salire i 1700 gradini che portano ad altre sezioni del complesso decisamente meno visitate.
Trekking sul Monte Agung
Oltre a poterlo ammirare dai svariati punti sin qui elencati, è possibile salire in cima al monte attraverso un percorso di circa 3/5 ore che inizia dal tempio Pura Pasar Agung. L’ascesa, che prevede un dislivello di 1300 metri (non proprio una passeggiata insomma), può essere svolta in totale autonomia (il sentiero è tracciato su maps.me), oppure affidandosi ad un tour/guida, specie se hai intenzione di affrontare la salita di notte in modo da essere in cima per il sorgere dell’alba.
Dove dormire ad Amed
Bali Fab Dive Center, buona struttura economica in ottima posizione. Consigliata anche se sei interessato alle immersioni.
Sidemen
Fuori dai classici circuiti turistici, questo rilassato e rurale villaggio immerso tra le risaie è come doveva apparire Ubud diverso tempo addietro, prima dell’avvento del turismo di massa.
Una delle destinazioni balinesi più autentiche, in cui scoprire ancora usi e tradizioni locali, oltre ad alcuni degli scenari naturali più belli dell’intera isola.
Per quel che mi riguarda da preferire di gran lunga all’ormai inflazionata Ubud se cerchi qualcosa di autentico con paesaggi del tutto simili. Con la differenza che qui potrai goderteli in santa pace, senza le solite scene di turno.
N.B.: qualora non volessi utilizzare Sidemen come tappa vera e propria in cui sostare un paio di notti, sappi che il villaggio può benissimo essere visitato in giornata da Amed, con paesaggi lungo la strada che si sprecano (1 ora circa di scooter). In particolare se viaggi con un budget limitato, visto i costi degli alloggi a Sidemen non propriamente economici. In alternativa e se il budget non è un grosso problema, potresti addirittura valutare di sostituire Amed con Sidemen nel tuo itinerario nel caso non volessi farle entrambe. Da Sidemen infatti si possono raggiungere e visitare le medesime attrazioni elencate sopra per Amed, con distanze da coprire del tutto simili.
Cosa vedere a Sidemen
Il piccolo villaggio è letteralmente circondato da distese di terrazzamenti di riso in cui consiglio di perdersi, i quali non hanno nulla da invidiare a quelli presenti nella già citata Ubud o al sito di Jatiluwih Rice Terrace a Munduk, anzi.
Esiste un’area designata dove è possibile svolgere delle semplici camminate tra le risaie (da solo o con guida) che prevede una tariffa nominale di 10000 IDR, utilizzata per il sostentamento del villaggio stesso.
Mentre il resto delle risaie sono esplorabili gratuitamente. Ad esempio potresti partire da qui e proseguire in direzione del Warung Makah Iseh (in scooter o anche a piedi volendo), un ristorantino locale con vista sulle terrazze di riso e il Monte Agung, per poi scendere e camminare tra le risaie stesse, con tanto di fiume ad attraversarle. Un luogo davvero incantevole!
Tukad Cepung Waterfall è invece una cascata a circa 40 minuti di scooter dal villaggio posta all’interno di una grotta.
Oltre a poter visitare, come accennato in precedenza, tutto quello descritto sopra per Amed in sella ad uno scooter.
Dove dormire a Sidemen
Come detto, gli alloggi a Sidemen non sono esattamente tra i più economici. Dika Homestay sembrerebbe essere tra i meno cari.
Padang Bai
Questa cittadina portuale lungo la costa orientale di Bali è per molti solo una località di passaggio. Da qui infatti partono le imbarcazioni verso le Isole Gili e Lombok.
Tuttavia ci sono almeno un paio di attrazioni che possono tenerti impegnato qualche giorno nel caso decidessi di sostare a Padang Bai. Tutte raggiungibili a piedi, a parte il tempio di Pura Goa Lawah con la sua caverna piena di pipistrelli che potresti valutare come escursione nei dintorni.
Tra i templi che si trovano in centro cerca: Pura Dalem, Pura Segara e Pura Luhur Silayukti. Mentre tra le spiagge Blue Lagoon e soprattutto Bias Tugel non sono affatto male.
Bali itinerari consigliati
Qui di seguito elenco alcuni itinerari a Bali di diversa durata con tutte le tappe da seguire in ordine di successione (numerate).
Ovviamente potrai seguirli in toto o andare a modificarli leggermente in base al tuo budget/interessi, consultando la precedente sezione “cosa vedere a Bali” per approfondire il tutto.
Aiutati inoltre con le apposite mappe.
N.B.: tali itinerari sono pensati con arrivo a Denpasar e immediato spostamento verso sud, per poi dirigersi verso il centro-nord. In ogni caso potrai benissimo fare l’inverso, procedendo al contrario.
Itinerario Bali due settimane
Nonostante le modeste dimensioni, 2 settimane a Bali non sono poi molte. E dovrai per forza di cose velocizzare il tutto, specie se intendi visitare sia il sud che il centro-nord dell’isola.
In alternativa potresti concentrarti esclusivamente sul centro-nord (quindi da Ubud in sù), a mio parere decisamente più interessante. Così facendo guadagneresti i 3 giorni spesi ad Uluwatu, due dei quali potresti utilizzarli per visitare Kintamani (dopo Lovina e prima di Amed), con l’ulteriore terzo da spendere in una delle altre località sempre del centro-nord, ad esempio a Sidemen, dormendo così una notte in quest’ultima piuttosto che visitarla in giornata da Amed.
N.B.: nell’itinerario sotto riportato ho inserito Ubud in quanto sò che per molti è una tappa imprescindibile. Se però cerchi qualcosa di più autentico con paesaggi del tutto simili, puoi sostituirla tranquillamente con Sidemen (aggiungendo quest’ultima come quarta tappa dopo Amed), cosa che consiglio di fare. O ancora, tenere Ubud sostituendo invece Amed con Sidemen. Ti ricordo infatti che da entrambe è possibile visitare le medesime attrazioni. Quest ultimo discorso vale anche per Lovina/Munduk, per cui come terza tappa potresti inserire Munduk al posto di Lovina.
1 – Uluwatu (3 notti)
Giorno 1: trasferimento Denpasar (aeroporto) – Uluwatu;
Giorni 2-3: esplora la regione.
2 – Ubud (3 notti)
Giorno 4: trasferimento Uluwatu-Ubud in mattinata; visita il centro, il Palazzo di Ubud + Saraswati Temple e il mercato centrale. Al pomeriggio la Sacred Monkey Forest.
Giorno 5: Campuhan Ridge Walk la mattina + qualche cascata nei dintorni in seguito.
Giorno 6: Tegallalang Rice Terraces + Tirta Empul Temple + Pura Gunung Kawi.
3 – Lovina (3 notti)
Giorno 7: trasferimento a Lovina. Rilassati in spiaggia.
Giorno 8: visita qualche cascata (Sekumpul Waterfall e l’adiacente Hidden Secret Waterfall su tutte ) + Twin Lake.
Giorno 9: tour avvistamento delfini alla mattina + tempio di Pura Ulun Danu al pomeriggio. In alternativa, se non sei interessato ai delfini, visita il tempio in abbinamento al Twin Lake se non l’hai fatto il giorno prima.
4 – Amed (4 notti)
Giorno 9: trasferimento ad Amed. Fatti un giro per il villaggio + Amed Beach.
Giorno 10: svegliati per tempo in modo da ammirare l’alba sul Monte Agung al Lahangan Sweet View Point. Raggiungi poi in sequenza: Bukit Cinta, Amlapura, Taman Ujung, Virgin Beach.
Giorno 11: Besakih Temple (alzandoti di buon’ora è fattibile combinare la visita del tempio con il villaggio di Sidemen nella stessa giornata).
Giorno 12: Sidemen (se non l’hai fatto il giorno prima) oppure snorkeling/diving in qualche apposito sito. In alternativa sali al Monte Agung o visita il tempio di Lempuyang.
5 – Kuta, Seminyak, Canggu (1 notte)
Giorno 12: trasferimento in una di queste località vicine all’aeroporto. Se fai in tempo visita il tempio di Tahan Lot.
Giorno 14: volo di rientro o verso altra destinazione.
Itinerario Bali 3 settimane
Tre settimane sono un buon lasso di tempo per visitare sia il sud che il centro-nord dell’isola con relativa calma.
Possibili variazioni all’itinerario quella di passare un giorno in meno ad Amed ed uno in più ad Uluwatu o a Lovina (o a Munduk, nel caso scegliessi quest’ultima come base d’appoggio al posto di Lovina).
In ultima, potresti seguire l’itinerario di 2 settimane e utilizzare la settimana in più per visitare qualche isola vicina: Gili Islands/Lombok (entrando da Padang Bai), una o più delle Isole Penida (entrando da Sanur), oppure Java (entrando da Gilimanuk; in questo caso potresti pensare di prendere poi un volo di uscita dall’Indonesia a Jakarta).
1 – Uluwatu (3 notti)
Giorno 1: trasferimento Denpasar (aeroporto) – Uluwatu;
Giorni 2-3: esplora la regione.
2 – Ubud (3 notti)
Giorno 4: trasferimento Uluwatu-Ubud in mattinata; visita il centro, il Palazzo di Ubud + Saraswati Temple e il mercato centrale. Al pomeriggio la Sacred Monkey Forest.
Giorno 5: Campuhan Ridge Walk la mattina + qualche cascata nei dintorni in seguito.
Giorno 6: Tegallalang Rice Terraces + Tirta Empul Temple + Pura Gunung Kawi.
3 – Lovina (3 notti)
Giorno 7: trasferimento a Lovina. Rilassati in spiaggia.
Giorno 8: visita qualche cascata (Sekumpul Waterfall e l’adiacente Hidden Secret Waterfall su tutte ) + Twin Lake.
Giorno 9: tour avvistamento delfini alla mattina + tempio di Pura Ulun Danu al pomeriggio. In alternativa, se non sei interessato ai delfini, visita il tempio in abbinamento al Twin Lake se non l’hai fatto il giorno prima.
4 – Kintamani (2 notti)
Giorno 10: trasferimento a Kintamani (Toya Bungkah). Rilassati al lago o fai kayaking sulle sue acque.
Giorno 11: escursione al Monte Batur + sorgenti termali dopo il trekking.
5 – Amed (5 notti)
Giorno 12: trasferimento ad Amed. Fatti un giro per il villaggio + Amed Beach.
Giorno 13: svegliati per tempo in modo da ammirare l’alba sul Monte Agung al Lahangan Sweet View Point. Raggiungi poi in sequenza: Bukit Cinta, Amlapura, Taman Ujung, Virgin Beach.
Giorno 14: Besakih Temple.
Giorno 15: snorkeling/diving in qualche apposito sito.
Giorno 16: ascesa al Monte Agung o visita il tempio di Lempuyang.
6 – Sidemen (2 notti)
Giorno 17: trasferimento a Sidemen. Visita il villaggio e i suoi terrazzamenti.
Giorno 18: Tukad Cepung Waterfall.
7 – Kuta/Seminyak/Canggu (2 notti)
Giorni 19-20: trasferimento in una di queste località vicino all’aeroporto. Visita il tempio di Tahan Lot.
Giorno 21: volo di rientro o verso altra destinazione.
Itinerario Bali 4 settimane
Con una settimana in più a disposizione seguirei lo stesso itinerario di 3 settimane appena descritto prendendomela con più calma. Inserendo magari qualche attività extra descritta nell’apposita sezione che con meno tempo non riusciresti a fare. Potresti pensare anche di usare la settimana aggiuntiva per conseguire il brevetto delle immersioni ad Amed, se interessato (ti rimarebbero inoltre ancora alcuni giorni da spendere, visto che il corso dura in media 4 giorni).
In alternativa potresti usarla per esplorare qualche isola vicina: Gili Islands/Lombok (entrando da Padang Bai), una o più delle Isole Penida (entrando da Sanur), oppure Java (entrando da Gilimanuk; in questo caso potresti pensare di prendere poi un volo di uscita dall’Indonesia a Jakarta).
Come muoversi a Bali
Visto il ventaglio di opzioni presenti e le dimensioni ridotte dell’isola che implica spostamenti mai troppo lunghi od impegnativi, muoversi a Bali è davvero semplice. In sostanza questa voce sarà l’ultimo dei tuoi problemi.
Scooter
Partiamo con quello che è il mezzo più comune, diffuso ed economico sull’isola. Oltre ad essere, come hai visto nel corso della guida, la miglior soluzione per esplorare praticamente ogni destinazione all’interno del territorio.
Possono essere noleggiati un pò ovunque e, in linea di massima, ogni struttura ne ha in dotazione.
C’è anche chi decide di affittare lo scooter per l’intera durata del proprio viaggio a Bali, esplorando l’isola interamente su due ruote. In questo caso viene applicato uno sconto giornaliero sul prezzo, in base alla durata complessiva.
Quando sei alla guida dello scooter mi raccomando di prestare attenzione e di procedere con cautela, specie al sud dove il traffico può essere elevato. Considera inoltre che le strade non sempre sono in condizioni ottimali e il codice stradale è lasciato un pò al caso. Fotografa sempre il mezzo prima di partire, in modo da dimostrare che eventuali danni erano già presenti. In ultima, in teoria è richiesta la patente internazionale per guidare. Nella pratica ho guidato ovunque pur non avendola, senza nessun tipo di problema.
Grab, Gojek, Maxim, taxi
Servizi come Grab, Gojek, Maxim (quest ultimo il meno popolare) sono spesso e volentieri la soluzione migliore oltre che pratica per muoversi tra le varie destinazioni. Con prezzi più che abbordabili, viste le distanze da coprire mai eccessive. Soprattutto optando per i mototaxi piuttosto dell’auto ( a patto che si viaggi leggeri).
Ovviamente puoi utilizzare queste applicazioni non soltanto per spostarti tra una destinazione e l’altra dell’isola, ma anche per raggiungere i vari siti/luoghi d’interesse presenti nelle stesse. Specie se non hai confidenza con la guida di uno scooter, ma al contempo vuoi muoverti in modo agevole senza guidarlo in prima persona (volendo puoi affittare il servizio per l’intero arco della giornata).
I normali taxi sono un’opzione meno economica, nonostante prezzi nettamente più bassi rispetto agli standard europei. Detto questo, visto le numerose alternative, non credo valgano la pena. Se per qualsiasi ragione dovessi prenderne uno, contratta il prezzo prima di salire a bordo qualora fosse sprovvisto di tassametro, onde evitare inutili discussioni.
N.B.: autisti di Grab che trovi all’uscita dell’aeroporto ma a volte anche quelli per strada chiedono tariffe maggiorate rispetto ai prezzi offerti dal servizio in questione tramite app per il medesimo spostamento. Per cui è bene farglielo notare e nel caso non volessero sentire ragioni prenotare la corsa usando appunto l’applicazione.
Bemos
Sostanzialmente dei minivan che sono a tutti gli effetti la forma di trasporto pubblico dell’isola. Coprono le brevi e medio distanze, mentre per tratte relativamente più lunghe aspettati di fare uno o più cambi per arrivare a destinazione.
Essendo usati in prevalenza dai locali sono davvero economici (in ogni caso, in quanto straniero, contratta sempre il prezzo prima di salire), anche se non esattamente il massimo della comodità. Non hanno orari precisi e tendono a partire solo una volta pieni. Nonostante terminal e fermate stabilite (anche se ne effettuano di non programmate su richiesta dei passaggeri) possono essere presi un pò ovunque lungo la strada.
Riguardo i terminal di riferimento e relativi collegamenti, puoi consultare questo dettagliato articolo (in inglese).
Shuttle Bus
Questa è una buona soluzione di trasporto come qualità/prezzo. Oltre a coprire tutte le principali destinazioni turistiche dell’isola, infatti, rispetto ai bemos offrono un livello di comfort superiore, compresa una maggiore rapidità. A prezzi tutto sommato contenuti, con la comodità di essere prelevati direttamente al proprio alloggio. I quali, assieme a qualsiasi agenzia/ufficio turistico presente, sono in grado di prenotarti il servizio in questione.
Oppure puoi prenotare il biglietto direttamente online dai siti di una delle due rispettive compagnie che operano sul territorio: Parema Bus e Kura Kura Bus (clicca negli appositi link per orari e tariffe).
Viaggio a Bali costi
Quanto costa un viaggio a Bali?
Come del resto tutto il sud-est asiatico stiamo parlando di una destinazione sicuramente economica. Con prezzi per tutte le tasche, vista l’alta competizione presente.
Specie viaggiando a basso costo si spende davvero poco, ma anche chi cerca maggiore comodità e lusso troverà prezzi contenuti, soprattutto se rapportati agli standard europei.
Chiaro che se poi si inizia a far festa con una certa continuità, usufruire di driver privati, tour ecc., i costi tenderanno a salire. Così come se hai intenzione di conseguire il brevetto da sub.
Trasporto
Come detto, le distanze da coprire non sono mai eccessive. Rendendo di fatto questa voce più che abbordabile, specie usando bemos e mototaxi. Ma anche mezzi più comodi come shuttle bus o macchina tramite Grab/Maxim hanno costi relativamenti contenuti.
Per una corsa in mototaxi di 1 ora con Grab aspettati di pagare circa 77000 IDR (probabilmente ancora meno con Gojek), circa il doppio o più per il servizio in macchina.
Per farti un’idea riguardo gli shuttle bus, una corsa Amed-Kuta (3 ore) viene a costare attorno alle 200000 IDR.
Infine un noleggio scooter oscilla dalle 60000 alle 80000 IDR per un uso di 24 ore ( su più giorni viene applicato normalmente uno sconto giornaliero).
Cibo
Per un pasto nei locali tipici/street food i prezzi oscillano tra le 15000 e le 60000 IDR, poco più di 100000 IDR nei locali più turistici.
Alloggio
Un letto in dormitorio viene a costare tra le 50000 e le 115000 IDR. Circa il doppio per una stanza privata. A Munduk e Sidemen i prezzi sono un pò più cari sotto questa voce.
Attività/attrazioni
A parte le due uscite a Lovina (avvistamento delfini e Taman Nasional Bali Barat), tutto può essere svolto in totale autonomia, compresi i trekking sui vari vulcani.
Ingressi a siti storico/naturali sono in pratica tutti a pagamento, seppur con prezzi più che accessibili. Idem per le spiagge di Uluwatu.
Riassumendo: in 20 giorni di viaggio a Bali (viaggiando low cost, facendo tutto in autonomia e senza fare attività come diving/snorkeling) ho speso all’incirca 427 euro. Una media di 21€ al giorno.
Viaggio a Bali sicurezza
Bali è una destinazione sicura? Viaggiare a Bali è sicuro?
Assolutamente sì. Mai avuto problemi o sentori di pericolo, nemmeno girando col buio. La sicurezza è paragonabile a quella di qualsiasi altro Paese del sud est asiatico. Per cui nulla che riguardi l’incolumità fisica, piuttosto qualche piccola truffa ai danni del turista, assolutamente evitabile. In generale, comunque, il popolo balinese è molto ospitale ed amichevole, sempre pronto ad aiutarti.
Cerca di evitare di bere acqua dal rubinetto e quando sei in posti affollati tieni d’occhio i tuoi bagagli.
Presta inoltre attenzione quando sei alla guida dello scooter, in particolare al sud dove puoi trovare parecchio traffico. E più in generale per strade non sempre in ottime condizioni e un codice stradale poco rispettato.
In ultima, ricordo che l’uso e il possesso di droga in Indonesia è punito severamente, anche con la reclusione. Credo non debba aggiungere altro.
Detto ciò, come per qualsiasi altro Paese usa buon senso e fatti vedere sicuro. In questo modo non avrai nessun tipo di problema.
In ogni caso stipula un’assicurazione viaggio prima di partire per l’Indonesia. Quelle che uso personalmente e consiglio sono Globelink e SafetyWing, le migliori sul mercato. Qualora avessi trovato l’articolo d’aiuto ed ispirazione considera l’idea di acquistarle cliccando negli appositi link (supporterai il mio lavoro senza alcun costo aggiuntivo a tuo carico. Grazie in anticipo).
In questa guida ti ho fornito tutte le risorse necessarie per organizzare al meglio un viaggio a Bali. Non mi resta che augurarti buon viaggio e una felice permanenza sull’isola!
Lascia un commento sotto l’articolo, anche qualora avessi bisogno di ulteriori chiarimenti/consigli. Sarò felice di risponderti ed aiutarti!
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